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January 22, 2014
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January 22, 2014
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Mutual Benefit: il folk da camera del girovago Jordan Lee

Piero MerolabyPiero Merola
Time: 3 mins read

Si autodefinisce un "detestabile buddha post-lunare" parafrasando un'espressione usata da Tom Robbins nel suo romanzo più noto, Uno zoo lungo la strada. Questo rassicurante cantautore che risponde al nome di Jordan Lee, in realtà, sembra aver poco in comune coi personaggi ideati dall'eccentrico scrittore americano. Ha le sembianze del ragazzo della porta accanto, in comune ha semmai quell'irrequietezza da personaggio continuamente on the road, da girovago contemporaneo. A soli 25 anni, ha già vissuto in cinque città molto diverse di altrettanti stati tra loro molto differenti.

Nasce, cresce e studia nell'assonnata periferia dell'Ohio, a Columbus. I suoi esordi musicali, come per molti suoi coetanei, sono all'insegna del punk melodico della scuola Blink 182. Un suo amico più sofisticato fa conoscere a Lee band più sperimentali del calibro di Radiohead, Sigur Ros e Godspeed You! Black Emperor. Lui se ne appassiona e dopo il liceo va alla ricerca di fortune musicali a Austin, la città del Texas denominata "live capital of the world". Sbarca il lunario facendo lo stagista in uno dei tanti studi di registrazione della città. E ovviamente suonando in una rock'n'roll band, ma prova e esprimere la sua vena cantautorale dando vita al progetto che tuttora porta avanti, Mutual Benefit. Nessun significato particolare, spiegherà, ma un gioco di parole nato sotto l'effetto di funghi allucinogeni o di qualcosa di simile. Jordan è a dir poco profilico. In poco più di tre anni realizza cinque demo autoprodotti e un EP, tutti distribuiti solo in versione di digitale. Non lasciano il segno, pur mettendo in luce la sua indubbia vena creativa.

Così si stufa definitivamente di Austin e sceglie di andare a vivere con un amico in Missouri, a St. Louis, in un'area musicalmente meno stimolante. Questa parentesi lontana dai luoghi di culto della scena indipendente, gli consente di trovare nella solitudine di una cameretta, per il tempo necessario a iniziare a pianificare al meglio il suo primo LP, Love's Crushing Diamond che vede finalmente la luce alla fine dell'autunno del 2013, dopo nuove sessioni di registrazioni realizzate un po' ovunque, non solo in studi di Austin e Boston, dove si trasferisce dopo il ritiro creativo di St. Louis.

Jordan è viaggiatore e compositore instancabile. In questi mesi rientra da un breve soggiorno in California, dalle parti di San Diego, mentre attualmente sta provando ad ambientarsi nel cuore della scena, a Brooklyn. Non senza difficoltà per questi ambienti molto competitivi e ricchi di proposte musicali, che – come ha dichiarato – possono diventare un pericoloso buco nero. Alcuni dei brani inseriti in questo LP d'esordio vedono la luce sulla strada, tra bus Greyhound, treni, stanze di motel più o meno squallidi, città fantasma del Midwest ed ex villaggi minerari. Questo respiro bucolico e suburbano marchia a fuoco un disco che è stato tra le sorprese del 2013, con segnalazioni sui più influenti e illustri blog del settore e inclusioni nelle classifiche di fine anno, da Pitchfork a Stereogum. Non a caso l'etichetta Other Music, parte del gruppo della storica Fat Possum, ha scelto di redistribuirlo a fine anno. In molti lo paragonano a Devendra Banhart, altri lo definiscono un erede di Sufjan Stevens, per il timbro vocale simile e soprattutto per quel binomio perfetto tra composizioni semplici e arrangiamenti dal respiro quasi barocco e orchestrale.

Le melodie di Mutual Benefit sono a tratti fiabesche e incantevoli, conquistano il cuore con modi sinceri e schietti. Eppure non si tratta del classico cantautore un po' freak con una chitarra acustica che sembra strimpellata. C'è il banjo, c'è il piano, ci sono percussioni molto morbide e impercettibili, violini e tastiere che creano delle sonorità molto composite e avvolgenti, in stile Fleet Foxes e Akron/Family. I collaboratori sono casuali e numerosi, non esiste una formazione standard nella sua band. Ma la coesione non manca.

Brani come Golden Wake e That Light's Blinding sembrano ripescati dall'esaltante colonna sonora del film Little Miss Sunshine, curata dai Devotchka. Advanced Falconry è uno dei brani più belli dell'anno che trasuda buoni sentimenti e una travolgente positività: "Per anni ho lavorato con mia sorella che di mestiere fa la fotografa ai matrimoni: quando vedi ogni giorno centinaia di foto di sposi, finisci per credere nell'amore“. Difficile dargli torto dopo un disco come Love's Crushing Diamond.

Mutual Benefit è su Facebook e Bandcamp. 

 

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Piero Merola

Piero Merola

Laureato in Relazioni Internazionali, lavoro come consulente di comunicazione, pubbliche relazioni e nuovi media. All'interesse per la storia e la politica americana, ho sempre unito quello per la musica. Dopo uno stage in Ambasciata Italiana a Washington, ho seguito per America 24 le presidenziali del 2012, e oggi scrivo per Rivista - Il Mulino. Editor del magazine online Kalporz, dal 2006 scrivo recensioni, interviste e report da ogni dove. Collaboro come ufficio stampa e copywriter con etichette, agenzie di booking, eventi e festival. In passato ho lavorato per festival estivi come Beaches Brew e Ortigia Sound System, oggi per la comunicazione del Diagonal Loft Club e di Deposito Zero Studios dove sono responsabile della direzione artistica del video format Live Zero. In questa rubrica vi presento nomi emergenti della scena americana, alcuni dei quali, intanto, sono diventati grandi.

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