Per la settimana della moda di New York Autunno/Inverno 2025, Coach ha trasformato la passerella in uno spettacolo ispirato alla Grande Mela guardando dritto negli occhi la Gen Z.
All’interno del Park Avenue Armory, il direttore creativo Stuart Vevers ha trasformato lo spazio in una warehouse – con mattoncini finti lungo tutto il perimetro delle sala – che ospita una sala di registrazione: pianole chitarre e microfoni per le note della band di Brooklyn Nation of Language.
Elementi, che insieme alla luce rarefatta, hanno fatto da cornice all’incontro tra nostalgia e modernità. A dare inizio alla sfilata una modella in total blu. Poi un look nero, a seguire uno marrone. Una base scura punteggiata unicamente da uno spruzzo di giallo acceso, rosso intenso e viola di occhiali da sole.
A questa collezione non manca nulla dell’eredità classica di Coach. Vevers ha mantenuto i capi in pelle e shearling in una varietà di forme: smanicati, bomber corti a coste e a collo alto, ma anche blazer classici e trench lunghi fino al pavimento. Il flair è sembrato quello del quite luxury ma in equilibrio con l’ispirazione vintage, bohemien soprattutto.
Forte l’equilibrio tra strutture rigide e morbidezza: abiti baby doll sovrapposti a pantaloni larghi, ma anche t-shirt corte, una chiara rivisitazione dello stile grunge dei primi anni 2000. E ancora tessuti delicati e morbidi contrapposti a cappotti oversize, che mostrano la dualità dello stile sartoriale di Coach.
Le fantasie sono apparse sottoforma di tessuti a quadretti, ma soprattutto con un indimenticabile cappotto leopardato, una scelta audace che rassicura: la tendenza non si arresta. E poi il denim: quello di Vevers è baggy e extra-long in versione délavé, ma il jeans è in ascesa al di là delle passerelle.
Con una mandria di borse a forma di animali di peluche e portamonete appesi alle borsette, e toy ai lobi, la collezione di Coach Fall/Winter 2025 sembra un’ode ai moderni ragazzi di New York: disinvolti e originali. L’impressione è quella di osservarli proprio mentre attraversano le strade frenetiche della città.




