“La lista è all’origine della cultura. È parte della storia dell’arte e della letteratura. E cosa vuole la cultura? Rendere comprensibile l’infinito”. Per il suo debutto haute couture per Maison Valentino, Alessandro Michele si è lasciato ispirare da L’Infinito delle liste di Umberto Eco, portando alla settimana dell’Alta Moda di Parigi una collezione che da subito ha catturato il ritmo della poesia.
Uno show da vertigini, così come anticipato dal titolo Vertigineaux, quello della collezione Primavera/Estate 2025 del direttore artistico di Valentino presentata al Palais Brogniart, sede del Palazzo della Borsa della capitale francese, che per la prima volta ha aperto le sue porte alla moda.
Il più atteso della settimana, Alessandro Michele non ha deluso con la sua narrazione del passato e del presente. Sullo sfondo di un sipario blu notte, un pannello digitale con parole a led rossi ha fatto da guida per i riferimenti storici, artistici a filosofici attributi a ogni capo, oltre a segnalare il numero del look in uscita.

Ben 48 abiti da red carpet, intrisi della grazia dell’alta moda: un personaggio per ogni creazione, una sfilata scandita dalla rappresentazione di correnti artistiche e storiche. Non sono mancate le protagoniste delle fiabe, capitanate da Alice, che, per una sera, ha vissuto il suo ‘paese delle Meraviglie’ a Parigi. Michele ha messo insieme uno scrigno di riferimenti e periodi, un vero viaggio nel tempo. Una sorta di melting pot in cui hanno trovato spazio tessuti trapuntati, gorgiere, spilli, balze a forma di colonna dorica. Insieme agli occhiali indossati dalle modelle da cui pendevano gemme, maschere e gioielli.
A dare il tono alla sfilata l’abito ‘Arlecchino’, il look d’apertura: un enorme ‘componimento’ di losanghe e rouches applicate su un corpetto imbottito su una gonna dalle proporzioni enormi date da un cerchio alla base; il flair ha evocato il XVIII secolo di Maria Antonietta unito al tocco vintage, che il designer romano tanto ama, nei volant di ispirazione anni Settanta e Ottanta. Per la creazione di partenza ci sono volute 1300 ore di lavorazione.
Dalla camminata lentissima delle modelle in passerella alla danza finale in un mescolio perfetto di colore, forme e età, il palcoscenico sembra fare un respiro profondo. Uno show teatrale dettato dai versi di una poesia, che per il debutto nell’alta moda ha offerto a Alessandro Michele l’ennesima chance di riaffermare la sua smania di creare il nuovo attraverso la ricerca storica.
Enorme anche il parterre dei guest in prima fila, amici della maison come Elton John, Nick Cave, Carla Bruni, Demna, Alba Rohrwacher e Giancarlo Giammetti.