Saint Laurent lancia la campagna Man Winter 2024 caratterizzata da immagini che evocano l’arte dei maestri, da Michelangelo a Édouard Manet. I cappelli di Borsalino si arricchiscono delle fasce disegnate da E. Marinella, il brand napoletano conosciuto per le cravatte, realizzando una capsule estiva. Ferrari realizza una collezione con gli scarti degli pneumatici, invece Delta Airlines affida a Missoni il design dei kit di cortesia e gli interni delle lounge dell’aeroporto JFK di New York. Il brand degli anni Sessanta Curiel ritorna in Italia dopo un rilancio fortunato in Cina. Queste e altre ancora le nostre pillole di moda della settimana.
Arte. Durante la settimana della moda di Parigi, Saint Laurent ha svelato la sua campagna maschile per l’inverno 2024, il cui debutto è stato affidato al canale social del brand. La particolarità: ogni immagine presenta una figura nuda.
Lo stesso direttore creativo della maison Anthony Vaccarello ha collaborato con il fotografo britannico Glen Luchford per la realizzazione delle immagini e di un breve filmato. La casa descrive le composizioni come “tableau che rendono omaggio a dipinti creati dai maestri, da Michelangelo e Caravaggio a Édouard Manet”.
Secondo Saint Laurent, le allusioni a dipinti famosi riecheggiano “l’abbraccio di tutta la vita del fondatore Yves Saint Laurent all’arte, una ricerca che egli paragonava all’inseguimento di “fantasmi estetici””.
Ma la maison ha evidenziato una “giocosità contemporanea” nelle immagini di Luchford, che “sottolinea il classicismo della campagna; ogni immagine è soffusa di una sensualità sfacciata distillata da influenti registi del XX secolo come Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini”.
“Le loro opere audaci sono state ritenute controverse da coloro che non ne hanno compreso il significato intrinseco; in realtà gli autori hanno affrontato in modo intelligente eventi preoccupanti delle loro epoche per evitare che la storia si ripetesse”, ha aggiunto Saint Laurent, ora dedito anche alla produzione cinematografica.
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Eleganza italiana. Borsalino inizia una nuova collaborazione con E. Marinella, storico marchio italiano fondato nel 1914 da Eugenio Marinella a Napoli.
L’incontro tra l’artigianalità di
Alessandria e l’eccellenza sartoriale di Napoli ha dato vita a una collezione esclusiva di cappelli
dedicata all’estate.
I cappelli principali della capsule sono gli intramontabili modelli Amedeo e Federica, a tesa larga il primo, media il secondo. Entrambi in qualità Panama quito hanno le cinture impreziosite dalla seta fantasia di E. Marinella.
Ogni cappello è realizzato riutilizzando i tessuti delle cravatte degli stabilimenti di produzione del brand napoletano.
La collezione è il risultato della passione per l’eleganza condivisa dai due marchi, che rappresentano l’esperienza artigianale del Made in Italy e sarà disponibile nelle boutique dei rispettivi brand e sui siti ufficiali di e-commerce a partire da giugno 2024.
Dal 1857, Borsalino è la massima espressione dell’eccellenza italiana nella produzione di cappelli, con un’esperienza artigianale tramandata di generazione in generazione.
E. Marinella, è specializzata nella realizzazione di cravatte e articoli di abbigliamento di lusso con una reputazione internazionale per lo stile distintivo del fatto a mano.
Moda in alta quota. Delta va a zigzag. La compagnia aerea ha infatti avviato una partnership con Missoni.
Nell’ambito della collaborazione, la casa di moda italiana personalizzerà l’esperienza Delta One fornendo kit di cortesia con il proprio marchio e si occuperà della nuova Delta One Lounge all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. Missoni personalizzerà la Fireplays Lounge e la terrazza Scented Arbor con cuscini, libri e vasi.
Gli amenity kit presenteranno il motivo a zig zag caratteristico di Missoni sia all’esterno della pochette con cerniera testurizzata che all’interno. I kit saranno disponibili in Delta One a partire da metà luglio su tutti i voli Delta da e per l’Italia e Parigi, prima di essere lanciati in tutto il mondo a settembre.
Ritorni, Curiel, una storica casa di alta moda degli anni ‘60, si prepara ad un nuovo debutto internazionale. Pioniera del Little Black Dress in Italia, recentemente è stata rilanciata con successo in Cina.
Fondata come sartoria d’élite dalla triestina Ortensia Curiel nel 1908, la maison è stata guidata da generazioni di donne stiliste, e la sua notorietà si sviluppò grazie a una partnership con il teatro lirico La Scala di Milano, siglata nel 1945. Una nota poco conosciuta nella vasta storia del marchio: Karl Lagerfeld, uno dei più originali designer della moda, ha disegnato una capsule collection per Curiel, alcuni modelli per la collezione autunno 1970.
Per la prima collezione in vista del lancio internazionale, un team di designer ha tratto ispirazione dagli archivi della Curiel, interpretando gli iconici abiti del brand in tessuti sontuosi, tra cui il velluto. “Mantiene lo stile semplice, sofisticato ed elegante che è stato un segno distintivo di Curiel fin dagli anni ’50”, ha spiegato Rafael Jimenez, international development director. Aggiungendo: “Ci piace pensare che i nostri modelli siano versatili e al servizio di tutte le donne. Sono stati creati con l’intento di soddisfare le esigenze di diversi scenari, dal tragitto quotidiano verso il lavoro a un’occasione formale o un cocktail”.
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Riconoscimenti, A Cucinelli, “stilista Illuminato”, il Premio Einaudi 2024.
A consegnare il riconoscimento all’imprenditore, il presidente della Fondazione Giuseppe Benedetto nella sede della Fondazione omonima a Roma. Prima di ricevere il premio, Cucinelli ha tenuto una lectio magistralis parlando del valore del lavoro operaio, auspicando che la società torni a dare alla “classe operaia una dignità morale ed economica”.
“Per risolvere questo problema basterebbe l’1% dei profitti delle imprese da destinare agli operai”, ha detto il designer umbro.
Il presidente Benedetto, nel consegnare il premio, ha ricordato che “il consiglio di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi ha conferito il riconoscimento, nella sua quarta edizione, allo stilista, fondatore dell’omonimo brand, eccellenza del made in Italy nel mondo, in ragione della coerenza di una vita spesa nella diffusione di alti principi etici di libertà e responsabilità nel solco degli insegnamenti di Luigi Einaudi”.
