Sir Paul Smith festeggia 55 anni di attività regalandosi Firenze. Lo stilista inglese di David Bowie e dei Led Zeppelin, tra i pochi marchi ancora indipendenti, ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2025 all’interno della 106esima edizione di Pitti Immagine Uomo.

“Sono stato tra i primi stilisti invitati a Pitti, nel 1993, e l’ho sempre ritenuta una meravigliosa opportunità per dare risalto ad alcuni dei capi più belli di abbigliamento maschile al mondo”, così il designer ha reso omaggio alla kermesse fiorentina. Questa volta ha scelto Villa Favard, una delle opere principali dell’architetto Giuseppe Poggi (a fine ‘800 trasformò Firenze in moderna capitale europea), che Sir Smith ha trasformato in “Bar Paul”, in un caffè italiano.

È partito da uno show intimo, in un formato ridotto, che desse risalto unicamente ai capi in mostra. A partire dalla sala da ballo, che è stata trasformata in laboratorio artistico, con tanto di sketch e disegni dell’intera collezione esposti su cavalletti. Una sorta di coreografia narrante che ha accentuato l’essenza degli abiti, 16 look, di cui Smith ha spiegato personalmente i dettagli. Invece di mandarli, si fa per dire, in passerella, il designer ha deciso di spiegarne stile e ispirazione. Un particolare che esprime la connessione intima con lo spettatore. “Il motivo per cui espongo a Pitti ora è che ci siamo dimenticati degli abiti. Tutti cercano di diventare più grandi, più belli e più costosi. Mi sono detto: Perché non fare di nuovo una presentazione? Perché non fare qualcosa che venga dal cuore e che parli solo degli abiti?“, ha detto il designer.
Per la collezione SS25, Sir Paul ha fatto leva sull’elemento tecnico del vestito sartoriale in chiave contemporanea. Un abito a tre bottoni in pied-de-poule si rifà allo stile tradizionale, mentre quello aderente con ricami floreali e multicolori è il tocco kitsch. Blazer mescolato con l’Harrington jacket e nuove interpretazioni del denim in collaborazione con il marchio Lee. Un altro elemento guida della collezione è stato scavare nell’archivio storico del brand, con oltre 4.600 pezzi, che ha aggiunto il flair vintage: trench oversize e abiti in tessuto Principe di Galles.
Paul Smith a Firenze è riuscito a trasformare un evento di moda in esperienza sensoriale, una fusione che sa di perfezione.
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