L’Italiano, negli Stati Uniti, è una lingua da non perdere. Su questo tema si sono concentrati gli interventi di Fucsia Nissoli (Forza Italia) e Francesca La Marca (Partito Democratico), deputate elette nella circoscrizione Nord-Centro America. Insomma, partiti diversi, ma che si rincorrono sugli stessi obiettivi, con l’interesse comune di preservare la lingua e la cultura nazionale all’interno dei confini di USA, Canada, Messico e Centro America.
Nissoli, durante il Question Time in Commissione esteri, ha fatto un’interrogazione parlamentare al Governo a risposta immediata, chiedendo di rinviare di un anno l’entrata in vigore delle disposizioni attuative della circolare 3 del 2020 del Maeci e di avviare un tavolo di lavoro con gli Enti gestori per salvaguardare i corsi di italiano in Nord America, inoltrando la richiesta anche al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. La nuova norma prevede infatti che le attività che possono essere oggetto di contributo ministeriale, siano quelle fino alla secondaria di secondo grado, escludendo cioè i corsi per adulti.

A risponderle è stato il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, che ha mostrato disponibilità al dialogo, senza però dare alcuna indicazione circa il rinvio chiesto in accordo con gli Enti gestori e il Cgie.
Per la forzista la risposta è insufficiente “per il fatto che non accoglie la mia richiesta, il che significa mettere a rischio i corsi di italiano con la perdita di circa 300 mila studenti in Nord America. È in gioco la proiezione internazionale dell’Italia e il rapporto con i connazionali all’estero e andare avanti su questa strada significherebbe abbandonare i nostri connazionali a loro stessi e tagliare i ponti con la Madrepatria”.
Lei, in ogni caso, continuerà a lavorare in questa direzione, con l’obiettivo di “salvaguardare i diritti linguistici dei nostri figli”.
L’Onorevole La Marca, dal canto suo, ha inviato una lettera a nome del Partito Democratico, sollecitando l’esecutivo a “intervenire per superare le serie difficoltà che gli enti promotori della lingua e della cultura nel mondo stanno affrontando a seguito dell’applicazione della nuova Circolare”. A risponderle, in questo caso, è stata la Ministra Plenipotenziaria Cecilia Piccioni, Direttrice centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana del MAECI, che ha confermato l’impegno di costante indirizzo degli enti gestori nella fase di transizione e di diretta interlocuzione con ciascuno di loro e che “anche in questa difficile fase sarà considerato con realismo il requisito della disponibilità di risorse proprie da parte degli enti”. Ha poi confermato la possibilità di istituire un tavolo tecnico per dibattere della questione.
La Marca accoglie bene le parole della Ministra, sottolineando però che avrebbe preferito “una moratoria di alcuni mesi nell’applicazione della nuova regolamentazione, in modo da affrontare meglio le difficoltà di preparazione dei nuovi progetti, ma confidiamo che con uno sforzo comune di dialogo e con spirito pragmatico, che fortemente auspichiamo, si possa pervenire agli stessi risultati. In questo campo, l’Italia ha nelle mani un patrimonio inestimabile e in questa difficile congiuntura ogni sforzo deve essere fatto affinché non solo non si faccia alcun passo indietro, ma questo potenziale sia pienamente investito nel quadro della promozione integrata del Sistema Paese nel mondo”.