Venerdì scorso il Coccia Institute e il dipartimento di spagnolo e italiano della Montclair State University, nel New Jersey, hanno tenuto il loro settimo simposio sull’insegnamento dell’italiano. L'evento è stato organizzato dalla professoressa Enza Antenos, Deputy Chair of Italian della Montclair, e da Mary Ann Re, PhD., direttrice del Coccia Institute per l’esperienza italiana in America. Il simposio di quest’anno ha analizzato il tema Prospettive sulla letteratura nelle classi di lingua straniera.
Antenos e Re, dal 2008, lavorano e collaborano per questo tipo di conferenze, e ogni anno il simposio ha un tema diverso.
A questo importante appuntamento erano presenti Elisa e Elda Coccia insieme a John

Da sinistra Enza Antenos, Elvira De Fabio, Nicoletta Martini-Maio, Colleen Ryan, Anna Rein, Mirtilli Morgana
Alati, VP della fondazione UNICO, Joseph Agresti, ex presidente dell’UNICO e consigliere al Coccia Institute, e il rappresentante dei Cavalieri Gr. Uff., Peter Caruso.
Il Coccia Institute fa parte della Montclair State University e prende il nome in onore dei dai fondatori, Giuseppe Coccia Jr. e sua moglie Elda. Nel 2012, il Cav. Giuseppe Coccia, scomparso nel gennaio del 2013, ha passato la guida della fondazione alla figlia Elisa, la quale è stata vice presidente dell’istituto durante gli ultimi sei anni. Elisa si è appassionata molto nel perseguire la missione dei suoi genitori e partecipa a ogni evento dell'Istituto insieme alla madre, la signora Elda Coccia. La fondazione Coccia e la Montclair State University condividono un unico obiettivo e questo è il loro motto: con la collaborazione delle altre organizzazioni esistenti si possono aprire nuove opportunità, se tutte condividono passioni come l’interesse per la diffusione della lingua e della cultura italiane e la salvaguardia del retaggio culturale italiano.
La fondazione UNICO National e l’Associazione dei Cavalieri della Repubblica Italiana donano fondi per coprire le spese per il programma, e la Ferrero USA, Inc. contribuisce regalando anche una confezione di nutella a tutti i partecipanti al simposio.
Presente anche Joseph Sciame, vice presidente dell’università St. John e presidente della Conference of Presidents of Major Italian American Organizations. Joseph Sciame, fiero dell’ottimo lavoro della professoressa Re, si è congratulato ricordandole che St. John è orgogliosa di avere una laureata di successo come lei.
In seguito, Sciame e Carlo Davoli, dirigente scolastico del Consolato Generale d'Italia a New York, hanno parlato dell’importanza del programma AP Italian and Culture. Daniel Bellissimo, della IACE, ha informato i docenti della possibilità di fare domanda per ricevere materiale didattico per l’insegnamento dell’italiano, incoraggiando tutti gli insegnanti a visitare il sito della IACE.

Da sinistra: Roberto Dolci, Robert DiBiase, Carlo Davoli, Andrea Baldi, Elisa e Elda Coccia, Anthony Tamburri, Tiziano Cherubini, Mary Ann ReÔǬ, Joseph Sciame,
Al simposio, dedicato all’italiano in America, erano presenti docenti arrivati da ogni parte degli Stati Uniti e dal Canada. Gli insegnanti presenti hanno avuto occasione di scambiare idee e di ragionare su nuove strategie per l’insegnamento dell’italiano con l’utilizzo di testi di letteratura, e anche per discutere sui diversi autori italiani, attraverso un tavolo tematico prima dei workshop. I presentatori e i partecipanti si sono confrontati con domande e risposte, e scambiandosi idee sull’utilizzo della letteratura nelle classi di lingua. Le presentatrici hanno sottolineato il tema del simposio, cioè “come utilizzare” la letteratura per l’insegnamento della lingua, tema da non confondere con “insegnare” la letteratura.
I partecipanti hanno affermato che tutti i testi letterari sono adatti all’uso nelle classi di lingua basta che siano originali. Saperli scegliere secondo il livello degli studenti è compito del docente. Il successo dell'apprendimento della lingua dipende da una serie di fattori socioculturali esterni e interni, dalle condizioni di apprendimento, dalla quantità e qualità degli input forniti dai docenti e dai materiali didattici. Bisogna anche tenere presente la motivazione, l'età, lo stile cognitivo, le strategie usate per l’insegnamento e l’apprendimento, come pure il livello di conoscenza dell’italiano e della cultura, la maturità degli studenti e la loro abilità di capire la lingua. La motivazione nelle classi di livello medio e avanzato non è sempre forte, dunque, usare testi di letteratura può rappresentare un nuovo stimolo. Usare testi teatrali recitandoli è anche divertente e dinamico. Infatti, nella letteratura italiana si ritrovano argomenti non solo linguistici, ma anche di storia e cultura, e con la letteratura nelle classi di lingua gli studenti imparano a valutare, dialogare, interpretare, e familiarizzano con i valori culturali italiani. Anche se in principio non è facile abituare gli studenti a usare i testi, perché a volte il livello di comprensione della lettura è scarso, se si cerca di semplificare i testi e di usarli strategicamente si ottiene successo con l’apprendimento, e con la motivazione degli studenti.
Dopo lo scambio d’idee e strategie, docenti delle varie università hanno presentato i loro workshop con i seguenti titoli: WritingVisualizing Words, Expressing Images: Artful Writing, presentato da Elvira Di Fabio, dell’Harvard University, che ha spiegato come visualizzare nuove parole, usando testi di letteratura in classe a seconda del livello affinché gli studenti possano essere esposti a parole e verbi diversi. Nicoletta Marini-Maio, del Dickinson College, nel suo workshop Theater in Elementary and Intermediate Courses ha dimostrato come gli studenti possono imparare più facilmente, e allo stesso tempo divertirsi, se si esercitano recitando in classe dei testi teatrali. Morgana Mirtilli, Studio Arcobaleno, ha parlato sull’uso dei testi della letteratura italiana del XIIX secolo, focalizzandosi soprattutto su I Promessi Sposi del Manzoni. Colleen Ryan, dell’Indiana University, ha parlato di letteratura e testi teatrali, nel suo intervento dal titolo Theater in Advanced and College Italian: Building Curricular Bridges through Theater. Infine, Anna Rein, del Bowdoin College ,ha discusso diverse strategie di lettura e diversi testi. Tutti i workshop sono stati di alto livello e i partecipanti hanno potuto sceglierne due, uno la mattina e uno per il pomeriggio.
All'incontro era anche presente Anthony Julian Tamburri, Dean del Calandra Italian American Institute della City University di New York. Elisa Coccia, a nome della fondazione Coccia, ha consegnato un attestato di riconoscimento al professor Tamburri, per la sua recente nomina a Distinguished Professor di lingue e letterature europee del Queens College, con un premio monetario per il suo lavoro al Calandra Institute. In seguito, il professor Tamburri, Elisa Coccia, Lawrence Inserra Jr., figlio di Lawrence Inserra III, insieme a Carlo Davoli, dirigente scolastico al Consulate General of Italy in New York, Roberto Dolci, professore di linguistica all’università di Perugia, e Andrea Baldi, docente alla Rutgers Univeristy, hanno presentato il riconoscimento all’insegnante vincitrice del quarto premio annuale Coccia-Inserra Award for Excellence and Innovation in the Teaching of Italian (K-12)/Conferimento del premio al merito, che quest’anno è stato assegnato a Barbara Borghi, insegnante di liceo dal 2004 alla Pascack Valley High School, livelli: I, II, III, e IV.

Anthony Tamburri tra Elisa ed Elda Coccia
Carlo Davoli, Anthony, Julian Tamburri, Roberto Dolci Andrea Baldi e Clorinda Donato (California State Univeristy/Long Beach, CA) sono i giudici che decidono l’insegnante da premiare con il Conferimento del premio al merito Coccia-Inserra. Il premio consiste di $4000, di cui $2000 per uso accademico per gli studenti e $2000 per l’insegnante da spendere per aggiornamenti professionali, e di un attestato di riconoscenza. Il preside di Pascack Valley, Thomas DeMaio, presente all’evento, si è detto fiero della sua insegnante e felice di partecipare al simposio. Il professor Tamburri, dopo le congratulazioni, ha affermato: “Il college di Montclair è l’unica università della Nazione che programma questi simposi didattici per gli insegnanti d’italiano e questi sono possibili grazie al Coccia Istitute e alla sua capacità di collaborare con le altre associazioni che condividono la stessa idea”.
Concludo ricordando la data del 25 marzo 2015, per l’appuntamento che il Coccia Institute, in collaborazione con l’ITANJ (Italian Teachers Association of New Jersey), organizza ogni anno per l’evento primaverile che sarà dedicato al made in Italy. Infine, una citazione della professoressa Enza Antenos: “La forza del programma d'italiano alla Montclair State va oltre l'ampiezza dei corsi di lingua, letteratura, cultura e formazione dei docenti. Offre tante opportunità agli studenti dalla formazione ai ricchi e unici programmi culturali (anche per gli ex-studenti) che arricchiscono sia il curriculum sia lo sviluppo professionale, grazie all'Istituto Coccia, ospitato dalla Facoltà di lettere, e dalla cattedra Inserra (titolare della cattedra è la professoressa Teresa Fiore), ospitata presso il Department of Spanish and Italian”.
Save the Date: Il prossimo simposio, meeting VIII, si terrà venerdì, 23 ottobre 2015.
Per saperne di più sul network of Italian Clubs degli Amici della cultura italiana, una iniziativa della Coccia Foundation, cliccare qui.
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12