James Bond diventerà più politicamente corretto. Nemmeno l’agente segreto più famoso del mondo è riuscito a sfuggire alla nuova tendenza del momento – a pochi giorni da un’altra polemica sulla decisione (poi ritrattata) di espungere parole potenzialmente offensive nelle nuove edizioni dei libri di Roald Dahl.
A partire da questa primavera, infatti, i romanzi originali di 007 di Ian Fleming saranno ri-pubblicati in versioni approvate da “lettori sensibili” (sensitivity readers) capaci di identificare ed eliminare le parole che, a loro avviso, fanno trapelare credenze razziali antiquate.
Secondo la casa editrice Ian Fleming Publications, prima di morire nel 1964 era stato lo stesso Fleming ad accettare alcune modifiche a Vivi e lascia morire, ritenendosi favorevole all’uso di una terminologia razziale meno incendiaria. Secondo quanto riportato, molte delle revisioni prevedono la sostituzione di frasi dispregiative nei confronti dei neri con “persona nera” o “ragazzo nero”.
“Noi della Ian Fleming Publications abbiamo rivisto il testo dei libri originali di Bond e abbiamo deciso che la cosa migliore da fare era seguire le indicazioni di Ian. Abbiamo apportato a Vivi e lascia morire le modifiche che lui stesso aveva autorizzato”, ha dichiarato al Sunday Telegraph un portavoce. “Seguendo l’approccio di Ian, abbiamo esaminato le occorrenze di diversi termini razziali nei libri e abbiamo rimosso una serie di parole o le abbiamo sostituite con termini oggi più accettati ma in linea con il periodo in cui i libri sono stati scritti”.
I romanzi di Bond ripubblicati includeranno un disclaimer: “Questo libro è stato scritto in un’epoca in cui termini e atteggiamenti che potrebbero essere considerati offensivi dai lettori moderni erano comuni. In questa edizione sono stati apportati alcuni aggiornamenti, pur rimanendo il più possibile fedeli al testo originale e al periodo in cui è ambientato”.
L’annuncio arriva in un momento in cui l’editoria si sta dimostrando particolarmente sensibile alle differenze culturali – e in cui anche la serie cinematografica ispirata a James Bond sta cercando di reinventarsi, aprendo un “casting” per sostituire Daniel Craig.