“Schifo, ruspa, schiavismo, pulizia, invasione” sono le parole ricorrenti di Matteo Salvini, la filastrocca del neo Ministro dell’Interno, leader incontrastato della Lega. Dal “Sud Puzza” a “Salvatore della Patria”, Salvini è alla guida del Paese con i Cinque Stelle. Antonello Caporale, giornalista del Fatto Quotidiano, nel suo ultimo libro “Il Ministro della Paura” propone al lettore un’attenta analisi del leader leghista. “Da qualunque parola si parta si arriva sempre a lui: a Matteo Salvini, il neo ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio del governo Conte. Il politico più social, che ha saputo ripulire l’immagine di un partito consumato dagli scandali, la Lega, e capovolgere il suo mondo senza farsene accorgere. All’inizio se la prendeva con i napoletani, poi con i Rom e infine con gli immigrati: ora “vengono prima gli italiani”, non i padani. Prima il problema del Paese era la Calabria e il sud nullafacente ora sono da un lato gli spacciatori dall’altro i burocrati di Bruxelles. Come racconta Caporale, Salvini ha cambiato la forma ma non la sostanza: il filo della narrazione vincente è sempre la paura. La paura dell’altro, di chi ci invade, di chi attenta alla nostra sicurezza, di chi ci spoglia dei nostri averi o della nostra fede e infine della nostra stessa identità. Prefazione di Tomaso Montanari”.
Perché Salvini diviene il ministro della Paura?
“Perché al florido mercato della paura collettiva Salvini offre altra paura. L’immigrato diviene prima clandestino, quindi uomo senza diritti, poi ladro, spacciatore, stupratore. Prima ruba il lavoro poi attenta alla sicurezza, ci toglie tranquillità. Diviene un pericolo, anzi è il pericolo numero uno. “Guarda che la tua vita va a farsi fottere, hai perso il lavoro, perderai la sicurezza quindi io ti difendo con la spada della libertà”. Lui si fa difensore della nostra vita, della nostra libertà”.
Le parole che Salvini utilizza spesso sono: schifo, ruspa, schiavismo, sovranità, pulizia, invasione: ha un lessico pazzesco.
“No, ha un lessico collegato al nostro immaginario. Lui parla come te, si fa capire da te. Il guaio peggiore che ha potuto fare il centro sinistra, e qui Salvini ha ragione, è quello di non aver dato un senso alla permanenza dei clandestini. Non si può lasciare tanta gente a ciondolare. Salvaguardare la loro dignità significava dire: io ti ospito in un modo decente ma chiedo a te un aiuto in cambio di ospitalità, ci avrebbero aiutato nei lavori socialmente utili”.
Hai definito la propaganda di Matteo Salvini “l’ideologia dello schifo”.
“Salvini opera la semplificazione di ogni questione. Tutti i problemi sono banalizzati. Il lavoro si perde perché alla crisi del capitalismo si è aggiunta la rivoluzione di internet che finora ha distrutto posti di lavoro. L’immigrazione è un problema piccolo così. Eppure la propaganda salviniana lo fa divenire ossessione quotidiana, paura quotidiana”.
La Lega ha consenso anche nel Mezzogiorno.
“Perché il Mezzogiorno va sempre a passeggio con i vincitori. Non è una novità di questi giorni. Berlusconiani con Berlusconi, renziani con Renzi, salviniani con Salvini. Questo fa parte della nostra capacità di aderire a un movimento maggioritario, non vogliamo mai perdere. E poi abbiamo sempre la speranza che il vincitore ci dia cose, ci faccia del bene, ci aiuti”.
La Flat tax!
“Non ti preoccupare io ti aiuto! Ti faccio la flat tax, ti taglio la metà delle tue tasse. Adesso se è vero che le tasse pesano troppo è anche vero che troppi sono gli evasori e troppi pagano troppo poco. E’ giusto aiutare chi non ce la fa, ma non è giusto aiutare chi ha fatto il furbo. Sei un evasore o sei soltanto sfortunato, fallito o in difficoltà economica? Mettere tutti sullo stesso piano è sommamente iniquo”.
La soluzione alle ingiustizie sociali del Paese è sempre creare una guerra tra poveri…
“Salvini rappresenta la porzione più ricca del Paese, il Nord fatto di partita IVA, i Cinquestelle invece rappresentano i giovani, i disoccupati, quindi la parte più povera del Paese. C’è una coniugazione tra Nord e Sud, tra forti e deboli. Il problema è che non si può fare una politica sia per i forti che per i deboli, tu devi avere una linea retta, un’indicazione altrimenti che fai? Rendi il cittadino povero ancora più debole (o dai il reddito di cittadinanza) e concedi il condono fiscale al più forte. Fai due cose che si dovrebbero elidere. Se io scelgo di dare una mano al più debole dove togliere qualcosa al più forte altrimenti che mano è?”.
Ora che la destra con Berlusconi si sente molto poco, la Sinistra ha messo lo smoking, questo Governo rappresenta la politica del futuro?
“Questo Governo potrebbe durare per molto tempo proprio perché la sinistra ha finito le parole, le parole con cui sedurti e un’idea con cui affrontare il futuro. Rifondarla significa far passare tanto tempo perché significa trovare gente nuova, parole nuove, un clima nuovo che adesso non c’è”.
E Salvini cresce sempre di più
“Il Ministro della Paura è il salvatore dalle nostre paure”.
Ma Salvini il tuo libro lo ha letto?
“Non lo so. So che è arrivato sulla sua scrivania. Ma leggere impegna tanto tempo, e lui ha voglia di rinunciare a qualche tweet per un libro?”.