Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
March 30, 2014
in
Libri
March 30, 2014
0

La mafia uccide anche i presidenti quando è certa dell’impunità

Filomena Fuduli SorrentinobyFilomena Fuduli Sorrentino
Il Prof. Fred Gardaphe

Il Prof. Fred Gardaphe

Time: 6 mins read

copertina 1

"La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni" –Giovanni Falcone

Il Professore Mario Mignone, direttore al Centro di Studi Italiani della Stony Brook SUNY, giovedì ha introdotto la presentazione del libro di Stefano Vaccara Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013. In Italia il libro è stato pubblicato da Editori Riuniti con il titolo Carlos Marcello. Il boss che odiava i Kennedy). Mignone ha detto che per il 50mo anniversario dell’assassinio del Presidente John Kennedy si aspettava più dibattito politico e più eventi, invece poco si è ascoltato e si è letto in America. Questo soprattutto se messo in paragone al 20mo anniversario della morte dei magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sui quali si è scritto e si è parlato molto di più e non solo in Italia. Infatti, proprio alla Stony Brook, nel dicembre del 2012 ci fu una grande conferenza organizzata dall'Italian Center diretto da  Mignone e in cui partecipò anche  l'allora Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, attuale presidente del Senato. Mignone, durante la sua introduzione al libro di Vaccara,  ha quindi aggiunto: “In America l’antimafia non esiste. In Italia si parla di Mafia e Antimafia invece qui, quando si fa, si parla solo di Mafia”.

Mario Mignone

Il Prof. Mario Mignone

Fred Gardaphe, Distinguished Professor di Studi Italo-Americani al Queens College CUNY, e già autore di libri sulla mafia, introducendo il libro Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination, lo ha connesso con la storia della  sua famiglia a Chicago. 

Gardaphe, parlando della sua infanzia, ha detto che quando qualcuno gli domanda ancora se ricorda il giorno dell’assassinio di JFK e cosa avesse provato quando il Presidente era stato ucciso, lui risponde: “Assolutamente niente”! Dopo un attimo di esitazione per lo shock del pubblico, ecco che Gardaphe ha raccontato di come proprio nell'estate del 1963, alcuni mesi prima dell’assassinio di JFK, la mafia uccise suo padre, quando lui aveva appena dieci anni. Già, ad un ragazzo che perde il padre in quel modo importa poco della morte del presidente, "perché a quella giovane età quando perdi il padre si perde tutto". 

Ascoltare Gardaphe raccontare la sua storia è stato sconvolgente e commovente allo stesso tempo; il professore della CUNY ha raccontato di come suo padre e suo nonno, che era coinvolti con la mafia, morirono entrambi ammazzati. Di come anche lui rischiò di finire sulla stessa strada, ma alla fine decise di studiare e diventare un professore per allontanarsi dai ricordi del suo doloroso passato. Gardaphe ha spiegato come la Mafia, per funzionare, debba essere connessa alla politica. Le parole più sconvolgenti del professore sono state quando, con tono triste, ha raccontato come il 22 luglio 1963 fu ucciso suo padre. E poi: “Con un gesto che ancora oggi non riesco a spiegarmi, mia madre un giorno mi afferra per mano e mi accompagna a casa di due vicini dicendomi che dovevo lavorare per loro.”

Tornando sulla spiegazione di Gardaphe su come Cosa Nostra sia connessa alla politica, il professore dice che i “grandi capi” mafiosi ci tengono al futuro dei loro figli tenendoli lontano dai loro affari e mandandoli nelle migliori scuole private. Dove possono crescere ben istruiti e lontani dalla loro vita corrotta. Questa spiegazione, aggiunge, la ritroviamo nella vita di Joseph Patrick "Joe" Kennedy, padre di John e Robert. Joe Kennedy Sr. era legato alla Mafia, ma questo non gli impedì di far carriera come imprenditore e diplomatico. Joe Kennedy fu un uomo d’affari senza scrupoli che non si fermò davanti a niente per ottenere il suo obiettivo: vedere un figlio presidente.  Per soddisfare il desiderio del padre, JFK sostituì il fratello maggiore Joe jr. (morto in guerra) per la conquista della Casa Bianca. Quando JFK vince la presidenza, grazie anche ai voti dei mafiosi, invece di "ringraziarli" accade che il fratello Robert, diventato intanto ministro della giustizia, scateni una guerra contro Cosa Nostra.

Nel suo libro Stefano Vaccara evidenzia che il bersaglio di Carlos Marcello, boss mafioso di New Orleans,  non fosse il presidente JFK,  ma il fratello Bob, il quale voleva smantellare l’organizzazione mafiosa e aveva proprio Marcello (il suo vero nome era Calogero Minacori ed era figlio di emigrati siciliani della provincia di Agrigento). Marcello  sa che "affinché il cane smetta di mordere, devi tagliargli la testa, non la coda". Ma perché RFK aveva questo ardente desiderio di distruggere la mafia se proprio il padre aveva avuto questi legami mafiosi? La spiegazione che emerge dal racconto di Gardaphe appare tanto semplice quanto chiara. Come lui scelse lo studio e la carriera di professore per “rompere” i ponti con il suo passato, anche Bob Kennedy decise di ripulire “gli scheletri” di suo padre concentrandosi a distruggere la Mafia. 

Stefano

Stefano Vaccara durante il suo intervento a Stony Brook

Purtroppo, come afferma l’autore del libro, i due fratelli arrivati al potere non conoscevano, come il padre, la pericolosità della mafia, e alla fine affrontarla risultò essere più grande delle loro capacità. E nemmeno Joe Kennedy, che grazie ai suoi soldi e soprattutto alle sue "connection" aveva spalancato le porte della Casa Bianca alla famiglia Kennedy,  poteva più aiutare i suoi figli, perché già nel1961 era stato colpito da un ictus che lo rese del tutto incapace di comunicare.

Le 200 pagine del libro di Vaccara (il direttore della VOCE di New York insegna anche un corso sulla mafia al Lehman College della CUNY)  si leggono di un fiato, mettendo insieme i pezzi di una storia complessa. La parte iniziale del libro si dedica a ricostruire la storia del boss mafioso di New Orleans; la storia dei Minacori,  una famiglia immigrata che commise l'errore di non naturalizzare il primogenito, Calogero, una volta arrivati negli Stati Uniti. Una storia d’immigrazione italiana tragica e purtroppo vera. 

La storia del coinvolgimento di Carlos Marcello nell'omicidio Kennedy non piace agli italo americani e non piace nemmeno a chi scrive, ma ignorandola non farà certo cambiare la storia degli eventi. Un libro pone domande fondamentali: perché il "cover up", l'insabbiamento della verità durato tutti questi anni? Perché la Warren Commission, istituita dal Presidente Lyndon Johnson, si ostinò a far credere che Lee Harvey Oswald avesse pianificato tutto da solo? Perché il governo degli Stati Uniti, a cinquanta anni dall’assassinio di JFK, non rende accessibili tutti i documenti CIA e FBI su quello che successe a Dallas nel novembre del 1963? 

Secondo le discussioni e le riflessioni durante e dopo la presentazione del libro alla Stony Brook University, la risposta è semplice: Il governo americano ha il compito di proteggere i cittadini da qualunque minaccia o pericolo a qualunque costo, e questo anche non rivelando chi ci fosse veramente dietro l’assassinio del 35º Presidente degli Stati Uniti. Se la verità può essere ancora troppo pericolosa per la stabilità e la coesione nazionale, allora questa potrà attendere,  e con lei anche la giustizia. 

Vaccara ha sottolineato che la tesi del suo lavoro, come per altri autori, si basa soprattutto sulle conslusioni del rapporto di una Commissione del Congresso che nel 1979 pubblicò una indagine durata tre anni (e costata milioni di dollari) e in cui risultava che il maggior sospetto dell'omicidio di JFK a Dallas fosse appunto Carlos Marcello. "Ormai è tardi per la giustizia, Marcello da vero boss mafioso, nel 1993, non è morto in carcere ma nel suo letto a New Orleans", ha detto Vaccara, concludendo: "Ma diventa ancora importante capire, per evitare che possa accadere di nuovo, perché il governo USA si ostinò all'insabbiamento della verità e perché i maggiori media lo agevolarono, anche quando il Congresso, con la sua inchiesta, smentiva la Warren Commission". 

Abbiamo iniziato con una frase di Giovanni Falcone. Terminiamo con una di Paolo Borsellino:

Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo.

Nel caso di JFK e RFK, i due poteri si sono fatti la guerra e poi, una volta eliminati i Kennedy… 

 

Qui sotto le parti finali dell'intervento del Prof. Fred Gardaphe:

Share on FacebookShare on Twitter
Filomena Fuduli Sorrentino

Filomena Fuduli Sorrentino

Calabrese e appassionata per l’insegnamento delle lingue, dal 1983 vivo nel Long Island, NY. Laureata alla SUNY con un AAS e in lingue alla NYU con un BS e un MA, sono abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento K-12 in italiano, ESL e spagnolo. Insegno dal 2003 lingua e cultura italiane nelle università come adjunct professor e come docente di ruolo in una scuola media del Newburgh ECSD. Nel mio tempo libero amo scrivere, leggere, cucinare, ascoltare musica, viaggiare, visitare i centri storici (soprattuto italiani) e creare cose nuove. Tra le mie passioni ci sono la moda, il mare e la natura.

DELLO STESSO AUTORE

La melagrana: il frutto che ha fatto la storia e mangiarlo porta fortuna!

La melagrana: il frutto che ha fatto la storia e mangiarlo porta fortuna!

byFilomena Fuduli Sorrentino
L’italiano sul palcoscenico: la settimana della lingua italiana dedicata al teatro

L’italiano sul palcoscenico: la settimana della lingua italiana dedicata al teatro

byFilomena Fuduli Sorrentino

A PROPOSITO DI...

Tags: booksCarlos MarcelloJFKJFK assassinationmafiaNew OrleansRobert KennedyStefano Vaccara
Previous Post

Noah: quando il disaster-movie incontra la New Age

Next Post

La Cina “pacifica, simpatica e civilizzata” corteggiata dall’Europa

DELLO STESSO AUTORE

Dalla letteratura al cinema la ricchezza della cultura italiana è nella sua diversità

Dalla letteratura al cinema la ricchezza della cultura italiana è nella sua diversità

byFilomena Fuduli Sorrentino
I tranelli della lingua italiana: quei sostantivi un po’ dispettosi

I tranelli della lingua italiana: quei sostantivi un po’ dispettosi

byFilomena Fuduli Sorrentino

Latest News

Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero
Doppietta per gli azzurri: Sinner ha battuto Navone e Berrettini ha vinto su Fearnley

Doppietta per gli azzurri: Sinner ha battuto Navone e Berrettini ha vinto su Fearnley

byMassimo Cutò

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Quale patrimonio edilizio? Ecco la New York che cade a pezzi

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?