Dopo cinque anni di lavori, riapre ai visitatori la Frick Collection nella sede storica al 1 di East 70th Street di New York. I visitatori potranno ammirare dal 17 aprile i nuovi spazi espositivi del bellissimo museo originato dalla collezione dell’industriale dal gusto infallibile, innamorato dell’arte. Dal 18 giugno e fino all’8 settembre, la Frick presenta la prima mostra di questa sua nuova vita, una esposizione intitolata “Le lettere d’amore nella pittura di Johannes Vermeer”, che affianca al celeberrimo dipinto del maestro olandese intitolato Padrona e Domestica del 1667 circa, e nella collezione dal 1919, altre due opere in prestito per l’occasione. Si tratta de La Lettera d’Amore datato tra il 1669-1670, proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam e Donna che Scrive una Lettera con la Domestica proveniente dalla National Gallery of Ireland di Dublino, dipinto intorno al 1670-1672.
Il vice direttore Xavier Salomon della Frick ha sottolineato: “Padrona e Domestica è l’ultimo capolavoro acquistato dal magnate Henry Clay Frick prima della morte: sulla scia della riapertura al pubblico è particolarmente significativo inaugurare le nuove gallerie con un approfondimento sull’opera di Vermeer, uno degli artisti più amati della nostra collezione”. Il quadro fu acquisito da Frick per 300mila dollari strappandolo al magnate del tedesco del tessile James Simon.

Questa mostra, curata da Robert Fucci, studioso di arte olandese del Seicento all’Università di Amsterdam, riunisce dunque per la prima volta tre dipinti di Vermeer su uno dei temi chiave della sua pittura, ovvero la scrittura epistolare e lo scambio di lettere nel contesto della vita quotidiana domestica del diciassettesimo secolo. Le opere raccontano la vita interiore e segreta dei soggetti con un effetto narrativo enigmatico e misterioso. Lo spettatore potrebbe chiedersi: cosa ci sarà scritto in quelle lettere? E quali saranno le dinamiche che portano i soggetti rappresentati a scambiarsele? In particolare, i tre dipinti in mostra evidenziano il ruolo delle donne di classi diverse all’interno della sfera domestica e la complessa relazione che si crea tra padrone e domestiche in un clima di tensioni che alimentano lo scambio epistolare.

Durante gli anni di chiusura della galleria i capolavori della collezione sono stati ospitati nell’edificio brutalista di Marcel Breuer su Madison Avenue.
La villa a 1 East 70th Street, lasciata in eredità a New York nel 1935 da Helen Frick, la figlia del miliardario dell’acciaio e collezionista, è stata rinnovata a cura degli studi Selldorf Architects, Beyer Blinder Belle e Planners. Il progetto ha creato nuovi spazi al piano terra e l’apertura per la prima volta degli spazi del piano nobile, con una nuova serie di sale in quello che originariamente era l’appartamento privato della famiglia Frick.