“Un attore fa di tutto per diventare celebre e poi, quando ci riesce, si mette un paio di occhiali scuri per non farsi riconoscere.”
Questa frase veniva spesso pronunciata dall’indimenticabile Marcello Mastroianni, la star italiana famosa in tutto il mondo, a cui il Lucca Film Festival, nell’anno del centenario dalla nascita (28 settembre 1924), dedica una mostra.
Interprete di alcuni dei capolavori che hanno cambiato la storia del cinema, come La dolce vita e 8 e mezzo di Federico Fellini, era rimasto una persona timida, gentile e poco incline al divismo.
La mostra, intitolata “Marcello, l’antidivo di successo”, sarà visitabile nella cittadina toscana fino al 27 ottobre. Vi saranno esposti manifesti originali, locandine, fotobuste e bozzetti che raccontano quasi 60 anni di carriera dell’artista e dell’Italia, dal neorealismo fino alla commedia all’italiana.
Nella raccolta viene data rilevanza anche alle colonne sonore originali in vinile, composte da musicisti quali Nino Rota, Carlo Rustichelli, Armando Trovajoli, corredate di copertine originali, spesso disegnate, insieme a libri e spartiti musicali.
Il percorso parte dagli anni Cinquanta, con il primo film della serie “balneare”, diretto da Luciano Emmer, Una domenica d’agosto, in cui Mastroianni, esordiente, era doppiato da Alberto Sordi.
La carrellata di film e successi arriva fino agli anni precedenti la morte della star, avvenuta nel 1996, con Stanno tutti bene, con regia di Giuseppe Tornatore nel 1990, accompagnato da una colonna sonora di Ennio Morricone, e Sostiene Pereira del 1995, di Roberto Faenza, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi.
Mastroianni è l’attore italiano ad aver ricevuto maggiori riconoscimenti. In oltre cinquant’anni di carriera, iniziata in teatro, ha preso parte a oltre 140 film, interpretati con grande versatilità e con ruoli sempre diversi.
Nell’esposizione non poteva mancare una sezione dedicata a Sophia Loren, con la quale Mastroianni ha condiviso 14 film. La prima commedia che li ritrae assieme sul set è Cuori sul mare, dove la Loren, appena sedicenne, portava ancora il cognome Scicolone.
Grazie alla loro amicizia e complicità, sono riusciti a portare sullo schermo l’amore nelle sue molteplici forme e, insieme, hanno saputo tessere parte della loro leggenda.