Una mostra per grandi e piccini, che ha attraversato l’oceano e ci racconta tante storie, in particolare quella di una donna che si è fatta imprenditrice a dispetto delle costrizioni dei tempi.
Beatrix Potter: Drawn to Nature alla Morgan Library fino al 9 giugno, è un piacevolissimo viaggio in un bucolico passato inglese e nel nostro passato di bambini divoratori di favole. Mostra i disegni che hanno portato alla creazione dei mitici personaggi Peter Rabbit, Squirrel Nutkin, Jemima Puddle-Duck, la genesi delle loro storie. Ma insieme racconta l’itinerario di una ragazza inglese di fine ottocento che ama la natura, la disegna, nel tempo inventa personaggi, che diventano protagonisti di fantastici libri per bambini.

Allestita al Victoria and Albert Museum nel 120esimo anno dalla nascita di Peter Rabbit nel 1903, la mostra si è poi spostata al Frist Museum di Nashville, allo High Museum di Atlanta prima di arrivare alla Morgan Library. Presenta 175 oggetti, fra acquarelli, disegni, foto, lettere, diari e prime edizioni dei libri. La prima sezione Town and Country, mostra Beatrix Potter (1866 -1943) a Londra, nella bella casa di Kensington con la famiglia, gli animali, il fratello. Le gite in campagna e allo zoo nelle foto che il padre, artista a sua volta, fa della famiglia. E’ un periodo in cui la piccola Beatrix, che studia con una tutrice a casa, trascorre il tempo a osservare e dipingere la natura.
Under the Microscope racconta gli interessi scientifici della giovane Beatrix che collezionava farfalle, scarafaggi, uova di uccelli, conchiglie, sassi, fossili, piccole piante. Studiava i conigli, le rane, i pipistrelli e le lucertole e quando morivano insieme al fratello li dissezionava per vedere come erano fatti dentro. Più tardi iniziò a studiare i funghi, portò avanti esperimenti e presentò i suoi studi alla Linnean Society di Londra dove non poté partecipare alla discussione perché era una donna.

A Natural Storyteller mostra la genesi dei libri di Beatrix Potter. La giovane inizia a dipingere cartoline di auguri per amici e parenti: piacciono e le viene chiesto di commercializzarle. Una sua lettera al figlio della ex governante di 5 anni diventa poi la base per la storia di Peter Rabbit. L’editore la rifiuta, ma quando il libro viene pubblicato nel 1903 vende 45 milioni di copie. Sarà il primo di una serie, e il primo personaggio nella storia ad essere commercializzato in giochi da tavola, pupazzi, servizi da te. Potter si scopre una imprenditrice fenomenale capace al tempo stesso di negoziare i diritti economici e artistici delle sue creazioni. Fu lei a insistere perché i libri fossero di piccolo formato: piccoli libri per piccole mani, disse.
Living Nature è sulla terza parte della sua vita quando con le ricchezze guadagnate nel 1905 acquista 4.000 acri di terra nel nord dell’Inghilterra e ci si trasferisce, evitando così che vengano distrutti e cementificati e inizia l’allevamento di una razza indigena di pecore per proteggerle. Una ambientalista ante litteram che conclude la sua meravigliosa parabola esistenziale donando tutto al National Trust perché quella natura che aveva tanto amato venisse amata anche da altri.