Come spesso, l’Accademia Nobel spiazza le previsioni del toto-premio-per la Letteratura: in questo 2023 è andato al norvegese Jon Fosse, autore di romanzi, testi teatrali, poesie, letteratura per ragazzi. Secondo l’Accademia Svedese, Fosse ha vinto “per i suoi innovativi testi teatrali e per la sua prosa, che danno voce all’indicibile”.
Fosse, anche traduttore, è molto noto in Scandinavia; i suoi drammi in Norvegia sono i più rappresentati dopo quelli di Henrik Ibsen. È stato pubblicato in oltre 40 lingue. È stato finalista due volte (2020 e 2022) all’International Booker Prize, la versione per testi tradotti in inglese del più prestigioso premio di narrativa in Gran Bretagna.
Era in gara con il suo Settologia, Septology in inglese, opera in tre volumi: segue il flusso di coscienza di Asle, vedovo e pittore che nella sua casa sulla costa cerca di finire un dipinto meditando sugli eventi della sua vita.
L’opera è in corso di pubblicazione in Italia per l’editore La Nave di Teseo, tradotta da Margherita Podestà Heir: il secondo volume, Io è un altro, con perfetto tempismo, è previsto in uscita il 10 ottobre. In inglese invece è già disponibile da tempo, nella traduzione di Damion Searls candidata al Booker.
Jon Fosse ha 66 anni. La sua scrittura è influenzata da un trauma infantile, un incidente che quasi lo uccise quando aveva sette anni. Laureato in letteratura all’Università di Bergen, scrive in Nynorsk, una delle due versioni ufficiali del norvegese.
Dal 2003 è Cavaliere dell’Ordre national du Mérite in Francia. Il Daily Telegraph lo aveva inserito al posto numero 83 nella lista dei 100 geni ancora in vita.
Dal 2011, è stato insignito in patria di una particolare onorificenza, il Grotten, che viene assegnato dal re di Norvegia per contributi all’arte e alla cultura del paese, e consiste in una residenza onoraria permanente all’interno del Palazzo Reale, nel centro di Oslo.
Vive con la seconda moglie fra la Norvegia e l’Austria, a Hainburg an der Donau; ha anche una casa a Bergen e altre due nella Norvegia occidentale. Nel 2012 si era convertito alla fede cattolica, ed era entrato in riabilitazione per alcolismo.
Fra le sue altre opere (oltre 20 di prosa, 27 testi teatrali, otto raccolte di poesie) il romanzo d’esordio Raudt, svart (Red, Black, 1983), Andvake (Wakefulness, 2007), Kveldsvaevd (Weariness, 2014).