“Non sono una voce imparziale nella lotta di SAG-AFTRA contro l’intelligenza artificiale – ha scritto Zelda – Per anni sono stata testimone dei tentativi di molte persone di creare/ricreare gli attori che non possono dare il loro consenso, come nel caso di mio padre”, morto suicida nel 2014.

E continua: ha già sentito “la sua voce” riprodotta dall’AI e lo trova “personalmente inquietante, ma le conseguenze vanno ben oltre ai miei sentimenti”. Zelda Williams conclude che fenomeni di questo tipo sono il risultato della parte peggiore dell’industria cinematografica, soprattutto se, anche quando avviene con le migliori intenzioni, manca il consenso dell’attore in questione.
Se l’associazione WGA ha trovato un accordo provvisorio con gli studio hollywoodiani, dall’altra parte SAG-AFTRA è ancora in sciopero. Fra le questioni in sospeso, c’è proprio l’uso dell’intelligenza artificiale come sostituta di attori e attrici, produttori e sceneggiatori. Tom Hanks, Samuel L. Jackson, Stephen Fry (che ha subito un’opera di clonaggio), Keanu Reeves sono solo alcuni fra quelli che si sono apertamente schierati contro l’uso dell’AI nel mondo del cinema.