Il sindacato degli attori di Hollywood è ufficialmente in sciopero dalla mezzanotte di venerdì.
La SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists) si è unita così alla protesta che il sindacato degli sceneggiatori (Writers Guild of America) sta portando avanti ormai da 3 mesi contro gli studios, accusati di offrire compensi troppo bassi nell’era dello streaming e dell’intelligenza artificiale.
Era dal 1960 che attori e sceneggiatori non scioperavano assieme – e dal 1980 che gli interpreti non incrociavano le braccia. Di conseguenza, slitterà la maggior parte dei film e delle serie televisive attese per la seconda metà di quest’anno.
Tra i titoli coinvolti ci sono anche film già finiti ma che devono ancora essere presentati – come La casa dei fantasmi della Disney (in uscita il 28 luglio), Tartarughe Ninja: Caos mutante (2 agosto), e il giallo Assassinio a Venezia (15 settembre).
Tra i principali blockbuster attualmente in produzione figurano invece pellicole attesissime come Wonder Woman 3, Ghostbusters 4, Mufasa: il re leone, nonché il terzo e il quarto capitolo di Avatar – secondo quanto riporta l’Internet Movie Database. Anche le produzioni all’estero, come quella de Il Gladiatore 2 della Paramount che si sta girando in Marocco e a Malta, saranno coinvolte.
Nonostante sia molto probabile che la sceneggiatura di questi progetti venga nel frattempo completata, lo sciopero degli interpreti è destinato a congelare gran parte del lavoro di produzione e causerà problemi con la programmazione, facendone slittare l’uscita.
Per quanto invece la TV, prima dello sciopero degli attori la Warner Bros aveva dichiarato che non ci sarebbero state interruzioni rilevanti per i progetti della HBO la cui sceneggiatura è già completa, tra cui la popolare serie House of the Dragon.
Altri progetti televisivi attualmente in produzione quest’estate – e quindi soggetti a inevitabili ritardi – comprendono la seconda serie del reboot di Giudice di notte e Chicago Med, Fire e P.D. sulla NBC, NCIS e Young Sheldon sulla CBS, ma anche I Griffin e I Simpson sulla Fox.
In risposta allo sciopero, l’Alliance of Motion Picture and Television Producers ha dichiarato che “non è certo il risultato che speravamo, poiché gli studios non possono operare senza gli interpreti che danno vita ai nostri spettacoli televisivi e ai nostri film”. “Il sindacato ha purtroppo scelto una strada che porterà a difficoltà finanziarie per innumerevoli migliaia di persone che dipendono dall’industria”.