Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arte e Design
December 10, 2015
in
Arte e Design
December 10, 2015
0

L’arte astratta italiana in mostra a New York

Lucia PiccionibyLucia Piccioni
Mario Radice (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Mario Radice (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Time: 5 mins read

Intitolata Painting in Italy 1910s-1950s: Futurism, Abstraction, Concrete Art, la mostra alla Sperone Westwater Gallery di New York oltrepassa la cesura storica convenzionale del 1945, accentuando così le continuità delle tendenze astratte durante la prima metà del XX secolo, e mette in luce l’eclettismo di trentadue artisti e 119 opere riuniti sotto l’etichetta “arte astratta”.

L’introduzione dell’imponente catalogo a colori di 388 pagine chiarisce le intenzioni del gallerista Gian Enzo Sperone affiancato per l’occasione da Maria Antonella Pellizzari (Docente al Departement of Art and Art History dell’Hunter College e al The Graduate Center, New York). Sulla scia della mostra Inventing Abstraction, 1910-1925 organizzata dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York (dicembre 2012-aprile 2013), la mostra vuole portare l’attenzione sulla dimensione internazionale dell’arte astratta italiana. Si tratta, in particolare, di porre l’accento sulle tre principali sperimentazioni dell’astrattismo in Italia: il Futurismo, dalle prime ricerche di Giacomo Balla degli anni 1912-1913 all’Aeropittura degli anni 1930; il gruppo degli artisti riuniti intorno alla galleria milanese Il Milione; l’Arte concreta degli anni 1945-1950. I tre saggi di Maria Antonella Pellizzari mettono a fuoco il contesto storico e ideologico di questi momenti e permettono di ricostruirne il tessuto internazionale.

t1

(Courtesy Sperone Westwater Gallery)

L’obiettivo è stato sicuramente raggiunto. Nella sala principale l’allestimento a parete piena, che ricorda i Salons parigini, rende omaggio a quattro emblematici protagonisti dell’astrazione italiana: Atanasio Soldati (1896-1953), Mario Radice (1895-1987), Manlio Rho (1901-1957) e Luigi Veronesi (1908-1998). Una cinquantina di opere di alta qualità che vanno dagli anni Trenta agli anni Cinquanta la cui astrazione geometrica rinvia al clima internazionale europeo. Davanti a queste tele il pensiero va immediatamente a Mondrian, a Theo Van Doesburg, agli artisti del Bauhaus ecc. Nel puzzle formato dalle opere, i colori, in particolare, permettono di distinguere le pitture degli anni Trenta da quelle degli anni Cinquanta: dai toni chiari le prime, forti e vivaci, le seconde esprimendo l’energia e le speranze del periodo della ricostruzione.

t2

Luigi Veronesi, a sinistra, e Atanasio Soldati, a destra (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Il saggio in catalogo di Antonella Pellizzari, intitolato Astrazione, ricostruisce l’ambiente artistico milanese degli anni Trenta, quando Soldati, Radice, Rho e Veronesi espongono presso la galleria Il Milione. Fondata nel 1930 dai tre fratelli Ghiringhelli (Gino, Giuseppe e Livio), Il Milione divenne, secondo le parole di Pellizzari, il “centro catalizzatore di artisti, architetti, designers e poeti […], un centro culturale fornito di biblioteca, una sala conferenze e un Bollettino che pubblicava recensioni di libri e di mostre, nazionali e internazionali”. L’efficienza di tale organizzazione riflette le aspirazioni programmatiche del gruppo che pubblica nel 1933 il Manifesto dell’Astrattismo Italiano e che riconosce come principale riferimento teorico il libro di Carlo Belli Kn (1935), che Kandinsky definisce “il Vangelo dell’arte chiamata astratta”. In Kn Carlo Belli promuove l’arte astratta come l’espressione dello “sviluppo di una civiltà nuova orientata sull’asse mediterraneo”. Le delicate astrazioni geometriche degli anni Trenta ritrovano allora il loro significato politico come un’arte che si propone di rigenerare l’antica “civiltà” mediterranea. È sull’ambiguità di questa idea di mediterraneità che l’arte astratta incontra il favore del regime fascista in un periodo in cui Mussolini rinforza la retorica del Mare nostrum in vista della guerra di Etiopia.

Alla fine degli anni Trenta, con la svolta totalitaria e razziale, il fascismo finirà per ostracizzare l’arte astratta definita dal critico Roberto Farinacci “malattia esterofilia”. In risposta, alcuni artisti, come Atanasio Soldati e Luigi Veronesi, fanno dell’arte astratta un’arma di dissenso contro il fascismo e il loro impegno si radicalizza in azione prendendo parte alla Resistenza.

t3

Giacomo Balla (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Lasciando alle spalle l’astrattismo milanese, la seconda sala della Sperone Westwater Gallery, dedicata al futurismo, presenta alcuni studi di Giacomo Balla e un interessante gruppo di opere di Enrico Prampolini, Tato, Fillia (pseudonimo di Luigi Colombo) e Sante Monachesi, artisti legati all’Aeropittura futurista degli anni Trenta. Le sperimentazioni di Balla degli anni 1912/13 sulla luce (Compenetrazioni iridescenti) sono affiancate al disegno Linea di velocità dell’aereo di Caproni (1915) che ricorda il precoce legame che unisce l’astrazione futurista all’aviazione. Le rappresentazioni biomorfe e polimateriche di Enrico Prampolini, la prospettiva aerea di Tato, i paesaggi di Fillia, di Nicolaj Diulgheroff, di Ezio D’Errico e ancora gli incredibili Alluminii a luce mobile (1937) di Sante Monachesi rinviano ai precetti del Manifesto dell’Aeropittura (1929), che esaltano le visioni aeree come un mezzo per raggiungere “una nuova spiritualità plastica extra-terrestre”.

t4

Panoramica della Balconata (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Il secondo piano della mostra presenta l’arte italiana astratta del secondo dopoguerra. Pur mostrando legami formali evidenti con l’astrazione degli anni Trenta, queste opere non ne condividono più la volontà di fondare un nuovo mondo (precetto comune a tutte le avanguardie storiche). Si parla ora di ricostruzione e non più di rigenerazione. Le molteplici tendenze astratte, riunite sul balcone della Galleria, sono testimoniannze del contesto storico del dopoguerra profondamente trasformato dai totalitarismi, dalla seconda guerra mondiale e in Italia dalla guerra civile. Diversi sono gli artisti che vedono ora nell’arte astratta l’unico linguaggio capace di fare tabula rasa del passato e nello stesso tempo, di generare una nuova era dai valori universali opponendosi radicalmente al dogmatismo dell’allora potentissimo Partito Comunista Italiano (PCI) che tenta di imporre la severa estetica del realismo socialista di stampo sovietico. Al secondo piano l’effervescenza e la complessità dell’arte astratta italiana durante gli anni Cinquanta sono messe in evidenza con grande efficacia riunendo insieme lo Spazialismo fondato da Lucio Fontana (1947-1958), il M.A.C, Movimento Arte Concreta (1948-1958) che riunisce a Milano Atanasio Soldati, Bruno Munari, il pittore e critico Gillo Dorlfes e l’architetto-grafico Gianni Monnet, e altre numerose esperienze individuali che ruotano intorno a questi due nuclei (Enrico Bordoni, Roberto Crippa, Gianfranco Fasce, Albino Galvano, Augusto Garau, Alberto Magnelli, Mario Nigro, Adriano Parisot, Filippo Scroppo, Ettore Sottsass, Giulio Turcato).

t5

Corrado Cagli (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Chiudono la mostra tre inattese opere di Corrado Cagli (1910-1976). Rendere omaggio a questo pittore è altamente simbolico. Membro durante gli anni Trenta della Scuola Romana, nel 1938, in seguito alla pubblicazione delle leggi razziali, Cagli, di confessione ebrea, è costretto all’esilio prima a Parigi poi negli USA. Nel 1945 egli partecipa allo sbarco di Normandia a fianco degli Alleati e alla liberazione del campo di concentramento di Buchenwald. Le scure figure umane astratte e l’evocazione dei miti in questi sculture di carta dipinte ad olio, sembrano un invito a ricordare quanto fragile sia l’umanità e quanto l’arte astratta sia intrisa di storia.

La mostra Painting in Italy 1910s-1950s: Futurism, Abstraction, Concrete Art sarà visitabile fino al 23 gennaio 2016.


*Lucia Piccioni è una dei Fall Fellow 2015 del CIMA.

Questo articolo viene pubblicato anche sul blog del CIMA.

Share on FacebookShare on Twitter
Lucia Piccioni

Lucia Piccioni

DELLO STESSO AUTORE

Marisa Merz

Marisa Merz: A Craft of Simple Things

byLucia Piccioni
Marisa Merz

Marisa Merz : l’arte delle piccole cose

byLucia Piccioni

A PROPOSITO DI...

Tags: arteCenter for Italian Modern ArtfuturismomostreNew YorkSperone Westwater Gallery
Previous Post

L’italiana che vuole allenare New York

Next Post

Dalla Tunisia con “Much Love”

DELLO STESSO AUTORE

Mario Radice (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

L’arte astratta italiana in mostra a New York

byLucia Piccioni
Mario Radice’s paintings (Courtesy Sperone Westwater Gallery)

Painting in Italy exhibition: bringing italian abstract art to New York

byLucia Piccioni

Latest News

Possible impact area estimated by expert Marco Langbroek / Ansa

50-year-old Soviet Space Probe Expected to Crash Back to Earth in the Next Two Days

byGrazia Abbate
Riproduzione della sonda Kosmos 482 secondo una ricostruzione dfella NASA / Ansa

La sonda sovietica Kosmos-482 è in rotta di rientro verso la Terra

byGrazia Abbate

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Nel Belpaese adesso si muore anche per le banche e per le obbligazioni

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?