Giovedì sera presso la Dacia Gallery di New York (53 Stanton Street) si è tenuta la presentazione di Arid Rain, seconda mostra personale dell’artista e poeta italiano Stefano Losi.
Losi è un artista speciale, capace di far convivere su una tela in perfetta armonia arte visiva e poesia, che collaborano nel trasmettere emozioni completandosi a vicenda. Immagini e poesia convivono nell’utilizzo di differenti linguaggi per comunicare la stessa visione d’insieme, in un costante gioco tra parole e immagini.
Il progetto artistico dell’autore si sviluppa a partire dai primi anni Novanta tra Milano, Londra e New York, e prende vita dalla combinazione unica di linee e colori con una toccante poesia epigrammatica. Su tele di lino delle più varie dimensioni prendono forma le curve della figura umana, maschile e femminile, realizzate in acrilici, minerali ossidati e oro puro, che vanno a intersecarsi con originali epigrammi scritti in latino e in inglese. In alcune opere i colori sono assolutamente naturali, in altre al contrario si va a cercare la totale innaturalità, dando vita a corpi che ricordano statue di bronzo.
L’arte di Losi sembra nata da una combinazione di generi, dove una formazione classica viene influenzata dal moderno e incontra nuove sperimentazioni per definire e trasmettere la sensazione di un attimo, o di una vita. La poesia prende spunto dalle liriche classiche della scuola greca e latina, per prestarsi a differenti prospettive e interpretazioni, facendosi veicolo di temi sempre attuali e cruciali come la libertà, l’amore e la profonda essenza dell’essere umano.
La disperata inquietudine esistenziale inerente alla condizione umana, è fulcro evidente dell’esposizione, ed è catturata anche nel nuovo volume di Losi, Arid Rain, che l’artista ha presentato nel corso della serata. Leggiamo nella prefazione dell’autore: "Inquietudine. Ragione pura. Sete continua fra una pioggia arida, di cenere e ossido di rame. Senza pausa. Fino al bacio esangue di Febris". Il libro raccoglie le opere e le poesie dell’autore (in italiano, latino e in inglese) degli ultimi due anni, oltre a una coinvolgente prefazione del curatore internazionale Renato Miracco, che riferendosi a Losi scrive: "Lui vive il presente scrutandolo e analizzandolo, e cogliendo l’oro che l’attimo regala".
Il volume Arid Rain è disponibile online in diversi formati sul sito dell’autore. Un lavoro incredibile, specie considerando che Stefano Losi non è solo un artista, ma un funzionario delle Nazioni Unite con una impegnativa carriera istituzionale alle spalle. Nato e cresciuto vicino a Milano, dove ha ricevuto una formazione classica in letteratura e arti visive, dopo la laurea Losi è stato manager in differenti istituzioni internazionali ed ora è first officer alle Nazioni Unite di New York, nonché presidente del Circolo Culturale Letterario. Inoltre nel 2005 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Ciampi.
Un uomo dalle mille sfumature, che riesce abilmente a conciliare gli impegni di una soddisfacente carriera manageriale con un lavoro creativo di alto livello, eccellendo in entrambi i campi. Vorremmo tanto sapere la ricetta segreta di Stefano, ma pare non ce ne sia una… Se non dedicare ogni attimo del proprio tempo a ciò che realmente ci appassiona.
L’esposizione è stata organizzata dalla Dacia Gallery in collaborazione con lo UNSRC, circolo culturale alle Nazioni Unite, e resterà allestita fino al 31 maggio, visibile negli orari di apertura della Galleria.