Inizia la terza serata del Festival di Sanremo con l’energia di Edoardo Bennato. I 14 cantanti in gara per questa sera sono votati dalla giuria delle radio e dal televoto da casa: la top 5 alla fine elenca Brunori Sas, Olly, Coma_Cose, Irama e Gabbani. Serata dedicata alle donne e irrompe sul palco la bellezza e la classe di Miriam Leone che annuncia Clara che canta Febbre in abito con perline luccicanti. Scende le scale Elettra Lamborghini che indossa un abito bianco e annuncia Brunori sas che con L’albero delle noci scatena un applauso a scena aperta. Entra Katia Follesa elegantissima in abito di velluto nero che vorrebbe scendere le scale col bob, fermata da Carlo Conti che la accompagna ingaggiando una serie di gag e che ironizzando sulla lista degli autori, comunica l’esibizione della cantante più giovane di questa edizione: Sarah Toscano che con Amarcord porta una ventata di freschezza.
Entra in scena un grande esperto di Sanremo, il piccolo Samuele Parodi, che aveva lanciato un appello dal TG1 per essere invitato a Sanremo, e dimostra tutta la sua bravura nel conoscere ogni cosa del Festival rispondendo ad una serie di domande che il direttore artistico gli pone. Massimo Ranieri con Tra le mani un cuore canta un pezzo che, nonostante autori del calibro di Tiziano Ferro e Nek, continua a non entusiasmare lontanissimo dal successo immediato, di Perdere l’amore. Joan Thiele con Eco cattura il pubblico per la sua struttura elegante e avvolgente. Subito dopo Il Teatro patologico – dove attraverso la teatro terapia i ragazzi disabili trovano un luogo di aggregazione ed espressione – si esibisce sul palco con una messa in scena che si conclude con la canzone La musica è vita e conquista il favore della platea che regala loro una standing ovation per dimostrare sensibilità e vicinanza al tema.

Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento eseguono La mia parola, considerata la canzone più complicata di questa edizione dal punto di vista musicale in bilico tra ricerca delle radici e continua innovazione accompagnati da un coro gospel con tanto di balletto. Subito dopo l ‘attesissimo cast di Mare fuori si presenta e annuncia le date della messa in onda della serie tv; insieme lanciano Erma Metal che dal Suzuky Stage di piazza Colombo intona Vietato morire. Dopo aver ringraziato l’artista, Carlo Conti e Katia Follesa annunciano Noemi che elegantissima in abito sirena con strascico canta Se ti innamori muori. La sua canzone, non facilissima al primo ascolto, pian piano sta arrivando al pubblico.
Entra in scena Miriam Leone con un abito rosso fuoco a balze decisamente ingombrante che annuncia Olly con Balorda Nostalgia e dalla platea si sente più volte gridare il suo nome. Scende tra il pubblico che lo acclama e nonostante qualche sbavatura nell’intonazione conquista una standing ovation.
Tanto attesi arrivano dopo quarant’anni dalla loro apparizione sul palco dell’Ariston i Duran Duran con un medley dei loro grandi successi. L’Ariston balla e appare anche Victoria De Angelis dei Maneskin che come annunciato poche ore prima, imbracciando il suo basso suona Psycho Killer con la band. Alla fine, arriva Katia Fallesa con il cartello Sposerò Simon Le Bon (ricordate il libro e il film?), abito bianco da sposa e bouquet, per rubare un bacetto a Simon. Il comune di Sanremo e il Festival consegnano il premio Amici di Sanremo e la band intona Wild Boys davanti ad un pubblico scatenato.
E dopo questo ciclone si palesa la Lamborghini in nero con strass accompagnato da strascico da principessa che annuncia i Coma Cosa con Cuoricin. Arriva il tanto atteso momento “Tutti cantano Sanremo”, e il pubblico guidato da Carlo Conti intona Si può dare di più. La puntata viene ritmata dagli sketch di Follesa.
I Modà con Non ti dimentico eseguono un brano che assieme a quello di Achille Lauro è l’unico ad avere un solo autore ovvero il loro frontman Kekko. Si parla ora di prevenzione per sensibilizzare il pubblico e Carlo Conti lancia l’appello a non fumare, mangiare sano, partecipare agli screening e fare un po’ di movimento.
Tony Effe con Damme na mano si presenta con il suo solito look da trap con tatuaggi, completo in pelle nera e catene dorate dando un immagine diversa da quella da bravo ragazzo che ha offerto nella prima esibizione (era in bianco e senza tatuaggi coperti momentaneamente dal trucco). Ed ora l’esibizione di Iva Zanicchi con un medley di alcune sue popolari canzoni e la consegna del premio alla carriera.
Subito dopo Irama canta Lentamente in una improbabile tutina da moderno Acquamen. Carlo Conti si collega con il comandante della Amerigo Vespucci che racconta il giro per il mondo della iconica nave che ha portato in tour la cultura e l’ingegno italiani.
Si ritorna alla competizione con Francesco Gabbani che, accolto da grande entusiasmo, canta Viva la vita.
Miriam Leone annuncia la messa in onda della serie tv Rai che parla della vita di Oriana Fallaci – di cui è protagonista – e subito dopo annuncia Gaia che sfoggia un abito a sirena argentato e che con la sua Chiamo io chiami tu si conferma la regina dei tormentoni.
Siparietto tra Carlo Conti e le tre co conduttrici-una bionda, una rossa e una mora – che in tutta la serata hanno sfoggiato abiti da star – e approfittano per lanciare un messaggio forte e chiaro: se la donna dice no è no.
Arriva l’atteso momento della finale di Sanremo Giovani, giunto al termine di un lungo percorso di selezioni partito dall’autunno 2024. Vince Andrea Settembre con Vertebre che fa incetta: ottiene anche il Premio Mia Martini per le Nuove Proposte e quello assegnato dalle radio, con una ballad che già aveva ottenuto 7 milioni di ascolti sulla piattaforma di streaming. Cronaca di un successo annunciato per questo cantautore che ha caratterizzato la sua presenza a Sanremo con un atteggiamento rispettoso, educato ed estremamente disponibile.