Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arts
November 1, 2024
in
Arts
November 1, 2024
0

“Qui non è Nuova York”: Cometto e Maggi raccontano l’Altra America

Nel libro il viaggio on the road dei due giornalisti

Luciana CaprettibyLuciana Capretti
“Qui non è Nuova York”: Cometto e Maggi raccontano l’Altra America

Maria Teresa Cometto e Glauco Maggi ad Austin, Texas, davanti alla Littlefield Fountain della University of Texas

Time: 4 mins read

Pensano a Ruggero Orlando, lo storico impareggiabile corrispondente della Rai negli anni ’60, Glauco Maggi e Maria Teresa Cometto con il titolo del loro ultimo libro, Qui non è Nuova York, edito da Neri Pozza, e come lui vogliono raccontare l’America, ovvero gli Stati Uniti, ma quella dei giorni nostri, quella che le cronache dei giornali raccontano divisa e ostile, razzista e misogina  e invece loro scoprono animata ancora dallo spirito della nuova frontiera, del se insisti, se ci credi ci riesci, se costruisci lo stadio they will come come nel Field of dreams di Kevin Costner, che trovano a Dyerville, Iowa. Un’America dai buoni sentimenti, dalle famigliole felici in vacanza nei parchi e i rapinatori drogati che si redimono. E soprattutto una America popolata di italiani, italici, italoamericani, o perlomeno amanti dell’Italia.

Sono tanti e facili da individuare gli italici perché hanno voglia di rivendicare le loro origini, perché l’Italia ora va di moda, fra cibo, moda e macchine da corsa, e riconquistare la lingua degli avi e fregiarsi del Made in Italy è ormai un titolo di merito. Ne so qualcosa perché per anni per Rai International raccontavamo le loro storie, li scovavamo nelle insegne dei negozi, nei nomi storpiati, oppure quando vincevano premi di ogni tipo. Facevano gli scalpellini e muratori, ora li troviamo al NASA Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, California. Gli italiani, si sa, sono abili e si danno da fare. Arrivando in America hanno creato città, Milan in Ohio, Naples ovunque, dall’Idaho, alla California, Florida, Maine, New York, Utah e Texas, e ovunque tante Little Italy da quella celeberrima di New York, a Cleveland e così via. Ce le raccontano nel loro libro on the road i due giornalisti che, grazie all’Istituto Italiano di Cultura di New York e al suo direttore Fabio Finotti, hanno avuto l’opportunità di viaggiare per scoprire “l’America profonda”. Per raccontare “il sogno americano” che “dato per morto – scrivono – continua ad attirare gente da tutto il mondo: oggi alla frontiera con il Messico non premono più solo i migranti dal Venezuela, da Cuba o dagli altri paesi poveri latinoamericani, ma anche dall’Africa e dalla Cina”.

Entrambi corrispondenti, Cometto per Corriere della Sera e Maggi per La Stampa e Investire, con parecchi libri alle spalle, i due che sono marito e moglie, si sono trasferiti negli Stati Uniti nel 2000 e sono diventati cittadini americani nel 2018. Hanno compiuto due viaggi on the road per scrivere i reportage che sono divenuti poi Non è Nuova York. “Prima siamo scesi lungo la costa atlantica verso Sud fino a Savannah, in Georgia – ha spiegato Cometto presentando il libro – Poi ci siamo diretti a Ovest, attraversando Arkansas, Oklahoma, New Mexico, Arizona e poi ancora più a Sud, fra Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama. Infine, siamo ritornati passando per gli Appalachi”. In tutto hanno attraversato 15 Stati, 9 capitali, 7 parchi nazionali, 5 librerie presidenziali, 23 musei e siti storici, percorrendo più di 15mila chilometri.

Come due novelli Turisti per caso, i Syusi Blady e Patrizio Roversi che negli anni ‘90 hanno girato il mondo per raccontarlo al pubblico Rai, Cometto e Maggi si commuovono di fronte alla immensità delle foreste, alla grandiosità dei parchi creati da Theodore Roosevelt, scoprono bellezze naturali poco conosciute come il Cave Creek Canyon, “l’isola nelle montagne” dell’Arizona, il Crystal Bridges Museum immerso nei boschi di Bentonville, Arkansas, capitale allo stesso tempo dei supermercati Walmart, simbolo della nascita del capitalismo. Elogiano l’industriosità dei produttori di burro e cheddar di Tillamook, trovano Wharhol e Weiwei nel National Museum of Wildlife Art a Jackson nel Wyoming dedicato alla natura selvaggia, ricordano Kubrick nella casa dove ha girato Shining, Clint Eastwood nella Sun Valley  dove ha realizzato Il cavaliere pallido nel 1985 (Pale Rider) ed Ernest Hemingway a Ketchum, dove riposa in una tomba su cui sono incisi i suoi bellissimi versi: Più di tutto amava l’autunno, le foglie gialle sui pioppi. Foglie che galleggiano sui torrenti di trote e sopra le colline. Gli alti cieli azzurri senza vento… Ora ne farà parte per sempre.

E parlano con le persone del luogo. “Volevamo capire se effettivamente gli americani sono frammentati, polarizzati e arrabbiati come vediamo sui social”, ha detto Cometto. Desiderano scoprire l’”Altra America” e “capire quanto sia diversa dai luoghi comuni che per esempio bollano come rednecks, buzzurri dal collo rosso, i maschi bianchi degli stati del Sud visti tutti come incolti, razzisti, dal grilletto facile oltre che repubblicani.”

Così ci portano per esempio in Nebraska, stato rosso in cui gover­natore e tutti i deputati e senatori sono repubblicani e alle elezioni presidenziali sia del 2016 sia del 2020 Trump ha preso il cinquantanove per cento. “Quindi quasi sicuramente Joel – scrivono – ha votato per Trump. Ma per favore, non bollatelo per questo con l’etichetta di «deplorevole», come fanno certi media e politici. Joel, infatti, è una persona buona, gentile e generosa.” Si avverte il loro desiderio di mostrare come l’America dell’elefante sia migliore di come viene spesso rappresentata, citano il giornalista americano neocon Irving Kristol che dice “Un conservatore è un progressista che è stato aggredito dalla realtà”,  per spiegare come sia necessario cambiare di fronte alle esigenze del paese reale, nello specifico come il sindaco democratico di Portland Ted Wheeler abbia cambiato idea sul taglio dei fondi alla polizia e la depenalizzazione delle droghe pesanti dopo la fuga dalla città di commercianti e imprenditori, record di omicidi e di morti per overdose.

E ci portano a Charleston, in South Carolina sulle orme di Frederick Law Olmsted, l’architetto di Central Park, inviato in giro per l’America nel 1853 dal New York Times a raccontare la schiavitù, per capire quanto razzismo c’è ancora oggi nel paese. Visitano il “museo del linciaggio” a Montgomery, in Alabama, e incontrano Opal Lee, novantaseienne afro-americana che è riuscita a far proclamare da Biden nel 2021 Juneteenth festa nazionale, e a Fort Worth, Texas, pratica e predica il rispetto dell’altro, indipendentemente dal colore della pelle.

Ci conducono anche a Williston in North Dakota, la capitale del fracking, per dirci attraverso le parole di un abitante di non preoccuparci perché “Le trivelle scendono giù oltre due miglia e poi vanno oltre due miglia in orizzontale per estrarre il petrolio. Sono molto al di sotto delle falde ad uso domestico. Non ci sono problemi.”

E noi speriamo veramente che non ci siano problemi, che l’America sia più unita di come sembra, che quello che abbiamo visto il 6 gennaio non accada più, che non accada di nuovo. Che Qui non è Nuova York sia la fotografia di questo paese reale.

Share on FacebookShare on Twitter
Luciana Capretti

Luciana Capretti

Nata a Tripoli, Libia, ha studiato a Roma, lavorato più di 20 anni a New York come corrispondente per varie testate giornalistiche e per la Rai, e a Roma nella redazione esteri del Tg2. Ha scritto i romanzi Ghibli (Rizzoli) e Tevere (Marsilio), il saggio La Jihad delle donne (Salerno) e il memoir Tredicesima Strada (Galaad).

DELLO STESSO AUTORE

Filippo Capobianco e la sua slam poetry al festival In Scena

Filippo Capobianco e la sua slam poetry al festival In Scena

byLuciana Capretti
Il dramma della migrazione di Lampedusa Beach apre In Scena

Il dramma della migrazione di Lampedusa Beach apre In Scena

byLuciana Capretti

A PROPOSITO DI...

Tags: Fabio FinottiGlauco MaggiIstituto Italiano di Cultura NEw YorkMaria teresa comettoQui non è Nuova York
Previous Post

Trump on Liz Cheney: She’s a “Dumb Warmonger” Who Deserves a Firing Squad

Next Post

IRS Adds Condoms to List of Tax-Deductible Expenses

DELLO STESSO AUTORE

Davide Luciano Lights Up the Met in The Barber of Seville

Davide Luciano Lights Up the Met in The Barber of Seville

byLuciana Capretti
Sargent and Paris: magnifica mostra al MET

John Singer Sargent’s Paris Years Take Center Stage at the Met

byLuciana Capretti

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Fill out the tax return / Ansa

IRS Adds Condoms to List of Tax-Deductible Expenses

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?