Donatella Di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega 2024 con 189 voti per il suo romanzo L’età fragile, edito dalla grande casa editrice Einaudi. La serata della kermesse del più prestigioso premio letterario italiano ogni anno è un evento che riunisce ed eccita gli intellettuali, per quanto criticato e accusato di manipolazioni.
“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati” ha detto Di Pietrantonio, emozionata dopo aver bevuto per due volte, come da tradizione, dalla bottiglia del liquore Strega.
L’età fragile è un romanzo innestato su una storia vera trasfigurata, quella dell’uccisione di Tamara Gobbo e Diana Olivetti nei boschi del monte Morrone in Abruzzo, avvenuta nell’agosto del 1997: un doppio femminicidio che ha lasciato anche una sopravvissuta, testimone poi al processo. A raccontare la storia è Lucia, madre di una ragazza fuggita a Milano per cercare qualcosa che non trova.
Al secondo posto Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), 143 voti; al terzo Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), 138 voti. Al quarto posto Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), 83 voti, al quinto Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 66 voti e al sesto Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti.
La serata è stata presentata da Pino Strabiolo e Geppi Cucciari: a presiedere il seggio Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, al posto di Ada d’Adamo, vincitrice nel 2023 con Come d’Aria, morta l’1 aprile dello scorso anno a cui sarebbe spettato come da consuetudine. Hanno votato in 644 su 700 aventi diritto, pari al 92%.