È partito il countdown per la 74sima edizione del Festival di Sanremo. Mancano solo due giorni, eppure nei media nazionali si percepisce una fibrillazione sorda, meno strillata e più composta rispetto agli anni passati. Ad esclusione del clamoroso diniego alla superospitata di Sinner, il primo trionfatore italiano agli Australian Open, e dello spot della fuga lesbo dall’altare – 30 secondi programmati per la settimana sanremese che hanno fatto insorgere Simone Pillon e Mario Adinolfi, paladini della famiglia tradizionale – sembra preannunciarsi un’edizione avara di polemiche.
Effetto priorità terza guerra mondiale “a pezzi”, con espressione papale, con tanto di attacco al consolato Usa di Firenze? Potrebbe trattarsi però di quiete prima della tempesta, perché in tutti questi anni le sorprese e gli scandali sono stati sfornati caldi in diretta sul palco. Tra cavalli pazzi, pancioni gonfiati, suicidi tentati e, purtroppo, uno reale, braghe calate, farfalle inguinali, look eclatanti, giri di tacchi e lingue rotanti, ne abbiamo viste tante. C’è da giurarci che anche stavolta la nostra prurigine di vanità verrà soddisfatta, e così la nota di seriosità, attraverso tematiche che tocchino le coscienze e strappino qualche lacrima con interventi ad alta tensione sociale. Se così non fosse, il Festival non sarebbe un appuntamento fisso del calendario nostrano, puntuale come le tasse, inchiodando al divano, sin dalla prima edizione del 1951, milioni di italiani.
12 milioni 256mila spettatori nella serata finale dello scorso anno: un dato impressionante che sarà difficile, ma non impossibile, da eguagliare per l’Amadeus dei record, quest’anno al suo quinto mandato come conduttore e direttore artistico della kermesse. Archiviata la figura della seducente valletta a fianco del conduttore maschio, la co-conduzione esprime una rappresentanza di genere paritaria, proponendo cinque personaggi tra i più amati dagli italiani: Marco Mengoni nella prima serata, Giorgia nella sera di mercoledì 7 febbraio, Teresa Mannino giovedì 8, e Lorella Cuccarini venerdì 9. Co-conduttore della serata conclusiva sarà l’imprevedibile showman Rosario Fiorello, partner d’elezione e amico di una vita di Amadeus, alla sua quinta partecipazione al Festival in vesti varie.
E gli ospiti internazionali non sono da meno, in quanto a poliedricità, se si pensa che probabilmente John Travolta sarà travolto dalla febbre del ballo e Russel Crowe, che da giovane cantava “I want to be like Marlon Brando”, e da attore è diventato una rockstar, si esibirà con la sua band. Le due star di Hollywood, a detta del patron, si sarebbero simpaticamente autoinvitate.
A proposito, last but not least, i cantanti in gara…
Gli artisti giungeranno sul palco scendendo non più da una ma da due scale poste ai lati di una sontuosa scenografia floreale ideata dai veterani Gaetano e Maria Castelli. Nella prima serata, martedì 6 febbraio, si potranno ascoltare tutte le 30 canzoni in gara, mentre nelle due serate successive ci sarà un’interessante novità: si esibiranno solo la metà degli artisti, presentati dai loro stessi colleghi in gara nella sera in cui non si esibiranno. L’abbinamento tra cantanti “presentatori” e “interpreti” sortirà da un sorteggio pubblico che avrà luogo durante le conferenze stampa del 7 e 8 febbraio. Novità anche nella serata dedicata alle cover, venerdì 9 febbraio: gli artisti in gara, affiancati da un artista ospite, potranno scegliere i brani da reinterpretare, attingendo sia dal repertorio italiano che da quello internazionale, da qualsiasi periodo fino al dicembre 2023, da qualsiasi artista, liberi di pescare persino, con un virtuosismo dell’ego, dal proprio catalogo. Eppure non sono mancate le critiche ad Angelina Mango, figlia d’arte di Laura Valente e Pino Mango, per la scelta di interpretare le note del suo indimenticato padre. Le interpretazioni-esecuzioni della quarta serata saranno parte integrante della competizione. Nella finalissima, verranno nuovamente interpretate tutte le canzoni in gara, che saranno votate dal pubblico attraverso il Televoto.
Una nota musicale: la disintegrazione dall’interno “forma-canzone sanremese”, quel motivetto che ci rimane in testa da canticchiare la mattina dopo, è ormai compiuta dalla gestione Amadeus, e speriamo non si torni indietro. Il rimpasto tra vecchie glorie e giovani promesse ha portato alla rappresentazione di tutte le generazioni viventi, dalle Scuole Medie al reparto geriatrico. Spazzata via la ventata rock portata dalla vittoria dei Måneskin nel 2021, la strizzata d’occhi alla scena hip hop e urban pop è diventata una porta spalancata. Del resto, tra i dischi più venduti del 2023, con relativi tour sold out, sei su dieci sono legati alla scena hip hop, rap e trap, e le nuove generazioni, a partire dai vincitori di Sanremo Giovani, I Santi Francesi, Clara e i bnkr44, sono ampiamente rappresentate.
In tema di adeguamento al mondo che cambia, un peso significativo lo avranno anche quest’anno i social, premiando gli artisti con un maggior numero di follower e engagement rate sui propri profili. Non mancano infine le aperture ai rapidi avanzamenti dell’Intelligenza Artificiale. E se i creators si divertono a creare con l’A.I. motivetti accattivanti tipicamente sanremesi, Chat GPT entra a gamba tesa nel toto-vincitori, vincitrici, in questo caso, piazzando salda al primo posto Angelina Mango.
Forse un giorno ognuno di noi potrà creare la propria canzone con l’aiuto di un software, dando in pasto agli stolti algoritmi canoni musicali standardizzati. Questo forse rappresenterà la fine della creatività individuale e tutti canteremo la stessa Canzone, come se non bastasse il mercato a favorire l’omologazione del gusto musicale. Spingendoci un po’ oltre, è probabile che tra qualche decennio vedremo su un palco virtuale degli avatar. L’unica previsione realistica che mi sento di fare è che, dopo il podio interamente maschile della scorsa edizione, a vincere quest’anno sarà una donna. Ma forse è solo una speranza.
Il Festival di Sanremo si vede in Italia in diretta su RaiUno e sulla sua piattaforma di streaming RaiPlay. Dagli Stati Uniti – se non riuscite ad aggirare i blocchi con una vpn e vedere RaiPlay – è in diretta su RaiItalia, canale in abbonamento. In alternativa la Rai manda in diretta radiofonica il festival, ma con commenti e interviste più che canzoni, su RadioDue che si può ascoltare via web.
Ecco i 30 artisti che si contenderanno la vittoria:
- Ghali, Casa mia
- Alessandra Amoroso, Fino a qui
- Gazzelle, Tutto Qui
- Ricchi e Poveri, Ma non tutta la vita
- Dargen D’Amico, Onda Alta
- Angelina Mango, La noia
- Fred De Palma, Il cielo non ci vuole
- Fiorella Mannoia, Mariposa
- Loredana Bertè, Pazza
- Mr. Rain, Due altalene
- Geolier, I p’ me, tu p’ te
- Negramaro, Ricominciamo tutto
- Rose Villain, Click Boom!
- Mahmood, Tuta Gold
- Diodato, Ti muovi
- Annalisa, Sinceramente
- Il Volo, Capolavoro
- Emma, Apnea
- Francesco Renga e Nek, Pazzo di te
- La Sad, Autodistruttivo
- Irama, Tu no
- BigMama, La rabbia non ti basta
- The Kolors, Un ragazzo una ragazza
- Sangiovanni, Finiscimi
- Il Tre, Fragili
- Alfa, Vai!
- Maninni, Spettacolare
- I Santi Francesi, L’amore in bocca
- Clara, Diamanti grezzi
- bnkr44, Governo punk