Per un appassionato di letteratura c’è da perdere la testa. Jack London, Ernest Hemingway, Ray Bradbury, Truman Capote: i tasti su cui hanno fisicamente composto le loro opere su molte bellissime macchine da scrivere – da quelle manuali inizio Novecento a quelle elettriche degli anni Sessanta, Olympia, Selectric, Underwood, Corona, Remington, e una Crandall del 1887.
È la collezione di Steve Soboroff, che 21 anni fa cominciò a raccogliere macchine da scrivere affascinato dal contatto col genio ma anche dall’oggetto in sé. Venerdì, in Texas, le mette all’asta. Ce ne sono oltre trenta (ne aveva di più ma nel tempo ne ha donata una a un museo di Los Angeles e sei allo Smithsonian, perché non si sentiva degno di possederle: una era di John Lennon, un’altra di Maya Angelou).
“Sedersi davanti a una macchina da scrivere, a un oggetto che ha fatto parte del processo creativo di Harold Robbins o di Hemingway” dice Soboroff: “non è una macchina da scrivere, è una macchina da stampa in una bolla tutta sua”.
Ogni scrittore sa che il mezzo con cui si scrive – penna, carta, tavoletta di cera, macchina da scrivere, computer – non è neutro, influenza il pensiero e coinvolge con i suoi mille dettagli: il pennino, il colore della carta e dell’inchiostro, il tac tac tac dei tasti, il nastro che si spezza, il cancellino, la R che salta, e oggi il rumore della tastiera e il font che scegliamo al computer, apparenti minuzie che circondano e alleviano la fatica del lavoro creativo.
Così si può sognare a lungo davanti alla collezione di Soboroff. Che non è l’unico: anche Tom Hanks, attore e scrittore, colleziona questi preziosi oggetti. “Una volta” dice Soboroff “gli ho detto ‘colleziono solo macchine di gente che è finita sulla copertina di Time Magazine’. Lui mi si avvicina moltissimo e fa ‘Io sono stato due volte sulla copertina di Time’. Ok, gli dico, ti metto in collezione. Il giorno dopo mi ha mandato una macchina, con le due copertine di Time”.
L’asta delle 33 macchine sarà alla casa Heritage Auctions. La macchina di Hemingway parte da una base d’asta di 25.000 dollari, Truman Capote da 10.000. Ma con Jack London potreste cavarvela con 5.500. Per E.M. Forster, George Bernard Shaw e Tennessee Williams si parte da 5.000 dollari. E un’iconica Olivetti Lettera 32 appartenuta a PhiIip Roth ha una base d’asta di soli 2.000 dollari.
Trovate i dettagli cercando “typewriters” sul sito della Heritage Auctions, https://www.ha.com/.