Gli Stati Uniti sono ancora sulla lista dei Paesi che, nel mondo, praticano la pena capitale, benché molti suoi stati abbiano deciso di abolirla. Secondo l’ultimo rapporto globale stilato da Amnesty International, nel 2022 gli Stati Uniti figurano come l’unico Paese sui 35 membri dell’Organizzazione degli stati americani ad aver fatto ricorso al boia. Una pratica che non cessa di provocare sdegno e interrogativi: Quanto è giusto, etico, funzionale mantenere ancora la pena di morte negli Stati Uniti?
Intorno a questa domanda ruota il breve film Off The Menu del regista emergente Daniele Sestito, presentato nella selezione ufficiale di Dances With Films New York (DWF:NY), una costola del Los Angeles Independent Film Festival.
ll film segue un raffinato chef italiano che lavora in uno dei luoghi meno desiderati del pianeta, ovvero nel braccio carcerario della morte americano. Qui, i detenuti possono richiedere, prima dell‘esecuzione, un ultimo pasto, e qualsiasi richiesta sarà soddisfatta da Chef, fiero e dedicato al suo lavoro. Chef è estremamente orgoglioso del suo lavoro e lo prende molto seriamente. Quando però gli arriva una richiesta inaspettata dovrà fare i conti con il suo orgoglio professionale e una leggera arroganza di fondo per andare oltre sé stesso, superare i suoi limiti e, forse per la prima volta, capire cosa sta veramente succedendo nella sua vita.

Scritto, prodotto e diretto da Sestito, l’episodio della durata di 37 minuti ha come protagonista George Lombardo nel ruolo dello chef, insieme alle interpretazioni di Chuja Seo, Cory Shanbom e Garrett Hendricks. Off the Menu ha fatto il suo debutto nel circuito dei festival all’inizio di quest’anno, in anteprima sulla costa occidentale al 2023 NFFTY (National Film Festival for Talented Youth) e poi al Lake Placid Film Festival di New York. Inoltre, Lombardo ha ottenuto il premio come miglior attore al Mystic Film Festival per la sua interpretazione da
protagonista.
Un lavoro calibrato e coraggioso che sfugge ad ogni banalità e riesce a trattare con delicatezza ed ironia un tema complesso. Ma anche monito molto sottile, non retorico, a riflettere su un ordine arcaico che conferma la supponenza umana di poter giudicare secondo il proprio esclusivo concetto di giustizia.
“Sono cresciuto circondato da molti immigrati italiani tradizionali”, riflette Sestito, “questo pilot celebra la bellezza della loro passione, esplorando allo stesso tempo come i rischi dell’orgoglio e la mancanza di empatia possano rendere miope chiunque di noi. Una storia simile a quella di uno dei miei film preferiti, Fa la cosa giusta di Spike Lee”.

Sestito è un giovane italoamericano cresciuto a Old Bridge, nel New Jersey, e ora residente nell’area di New York; racconta di aver iniziato a dedicarsi a questo progetto mentre frequentava l’Emmerson College di Boston, dopo aver ottenuto il Black Box Theater Grant per la progettazione della produzione con il veterano direttore artistico Charles McCarry come consulente.
La sceneggiatura è valsa a Sestito anche il Premio EVVY 2019 per l’Eccezionale Scrittura per il Cinema, un premio che riconosce il meglio del lavoro degli studenti in tutte le facoltà. In precedenza, aveva ottenuto il premio EVVY per la regia dell’ultimo video dell’artista musicale Alec Meza, Adam & Eve.
Attualmente Sestito sta sviluppando altri due progetti cinematografici, tra cui Sweet to the Soul, che racconta l’avventura di un ragazzo in una casa di riposo, e Up An Octave, che segue due uomini nell’industria del pianoforte e che lo riunisce con la star di Off The Menu George Lombardo, probabilmente già scelto come suo attore feticcio.