Una storia ambientata durante il fascismo in Italia ha vinto il massimo riconoscimento letterario in Francia, il Prix Goncourt. Il romanzo Veiller sur elle – “Vegliate su di lei” – di Jean-Baptiste Andrea è un affresco di 500 pagine che racconta l’amicizia fra uno scultore di pochi mezzi e una aristocratica.
Jean-Baptiste Andrea, 52 anni, scrittore e sceneggiatore, ha origini italiane da parte di madre e di nonna materna; nell’infanzia non ha avuto contatti con l’Italia per facilitare la sua ‘integrazione’; a scuola imparò il tedesco perché l’italiano in famiglia era una lingua disprezzata. “Il distacco dalle mie origini mi ha molto frustrato” dice, “scrivere questo romanzo è stato un modo per riconnettermi all’Italia e nessuno poteva impedirmelo”.
È il quarto romanzo di Andrea, ed è ambientato in un paesino ligure inventato, Pietra d’Alba. Orfano di padre, di condizione modesta, Mimo fa l’apprendista scultore con un uomo violento e alcolizzato. Viola è una Orsini, la famiglia più potente della regione che ha costruito un impero sugli agrumi. Dall’incontro nasce un’amicizia potente, attraversata da due guerre mondiali e dall’ascesa del fascismo. Mimo andrà a Firenze e Roma e diventerà un’artista celebre ma i ritorni a Pietra d’Alba hanno sempre una certa magia. Viola invece resta prigioniera della sua posizione, una donna nata all’inizio del XX secolo che cede a un matrimonio di convenienza nonostante i suoi sogni.
“È probabilmente uno dei giorni più felici della mia vita, compreso quello in cui, 7 anni fa, ho incontrato il mio editore e ho realizzato che il mio primo romanzo sarebbe stato pubblicato. Scrivere è la mia libertà, e ricevere questo premio dai miei colleghi è qualcosa di molto, molto commovente”, ha detto lo scrittore alla cerimonia del Goncourt.
Veiller sur Elle sarà tradotto in italiano ed edito da La nave di Teseo che lo porterà nelle librerie a maggio del 2024.
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