Sono arrivati vari ospiti newyorkesi questo mese a Padova e l’occasione è la quinta edizione di
IMP – Festival Internazionale di Fotogiornalismo, il primo in Italia interamente dedicato al
mondo della fotografia di reportage. Oltre 100 autori internazionali, provenienti da cinque continenti,
sono già stati ospitati nella città di Sant’Antonio per incontrare gli oltre 10.000 visitatori
richiamati ogni anno.

Dalla grande mela sono dunque arrivati i direttori di FotoEvidence New York David Stuart e
Svetlana Bachevanova, che hanno presentato alla Cattedrale Ex Macello la mostra collettiva e il
libro Ukraine. A War Crime. La mostra è probabilmente la raccolta di immagini più imponente e rappresentativa dell’invasione russa in Ucraina, un progetto collaborativo che ha messo insieme fotoreporter ucraini e internazionali per raccontare questa tragedia dal punto di vista dei testimoni oculari.
Il gallese Finbarr O’Reilly, habitué del New York Times, presenta un progetto inusuale: lui, fotografo di guerra, ha portato a Padova le immagini della Dakar Fashion perché, come ha spiegato durante un incontro coi visitatori, “la capitale del Senegal sta emergendo come uno dei più importanti centri della moda africana” che lui documenta dai primordi, quando invece delle passerelle alle modelle facevano da sfondo i baobab.Abbiamo incontrato anche la newyorkese d’adozione Sarah Blesener, che ha mostrato Beckon
us from home, un progetto sul programma proposto dal governo russo nel 2015 intitolato
“Educazione patriottica dei cittadini russi 2016-2020” che prevedeva un aumento del 10% delle
nuove reclute per le forze armate russe. L’obiettivo della fotografa era quello di parlare dei rischi delle ideologie e delle tradizioni tramandate alle giovani generazioni.

“L’idea alla base di IMP – afferma Riccardo Bononi, ideatore del festival – è che il fotogiornalismo oggi sia il più rapido accesso alle storie e ai dibattiti internazionali e sia in grado di connettere i quattro angoli del mondo: una modalità per rendere ciascuno partecipe e consapevole del proprio ruolo fondamentale anche nelle questioni più controverse e geograficamente lontane”. L’evento nasce con la volontà di portare la città di Padova e il suo patrimonio artistico, architettonico e monumentale, sulla scena culturale nazionale e internazionale: sono infatti state individuate 6 sedi espositive principali, da Palazzo Moroni e Palazzo della Gran Guardia, alla Cattedrale Ex Macello e alla Galleria Cavour, facilmente collegate in un circuito accessibile ai visitatori che comprende i principali siti storici e i luoghi turistici più attrattivi della città.
Mostre, incontri e workshop continuano fino al 25 giugno, e qui si può scaricare il programma
completo in formato pdf. www.impfestival.com
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