La bellezza immortale di Antonio Canova illumina le sale della National Gallery of Art di Washington con la mostra “Canova: Sketching in Clay”. La prima esposizione, in cinquant’anni, interamente dedicata ai modelli in argilla dell’artista veneto.
“È una mostra incredibile. Racconta il processo creativo dello scultore, partendo dai bozzetti fino ad arrivare al marmo”, ci dice Moira Mascotto, direttrice della Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso), città natale dello scultore, arrivata a Washington per l’occasione. L’istituto ha generosamente prestato parte della sua collezione all’istituzione museale americana. Le terrecotte di Canova, spiega Mascotto, permettono di intuire “le prime idee dell’artista, ma anche la sua vivacità, la modernità, la freschezza”. Pezzi che lo scultore realizzò plasmando con le proprie mani la materia. “Si vedono le sue impronte digitali – fa notare la direttrice – ecco perché sono particolarmente emozionanti”.

Museo Bottacin – Musei Civici, Padua
Photographed by Luigi Spina / courtesy National Gallery of Art Washington
Oltre ai trenta pezzi in terracotta, i visitatori potranno ammirare anche sette gessi e quattro statue in marmo che offrono uno spaccato unico dello sviluppo concettuale ed artistico di Antonio Canova. L’esposizione sarà aperta al pubblico da domenica 11 giugno 2023 a lunedì 9 ottobre 2023 alla National Gallery of Art di Washington.
Ad inaugurarla, l’Ambasciatrice d’Italia Mariangela Zappia, che ha ricordato il forte legame del nostro Paese con l’istituzione della capitale. “Le straordinarie mostre della National Gallery sui capolavori italiani e il loro costante successo di pubblico rappresentano grandi opportunità per rafforzare il legame tra i nostri due Paesi, promuovendo l’incomparabile patrimonio artistico italiano, che vede in Canova una delle sue espressioni più alte e più conosciute anche qui negli Stati Uniti” ha dichiarato. L’Ambasciatrice non ha mancato di ringraziare tutti i musei italiani che, in uno sforzo sinergico, hanno contribuito a concretizzare un progetto itinerante raffinatissimo, dato il pregio della collezione.
Dal 19 novembre 2023 fino al 18 marzo 2024 l’evento si trasferirà all’Art Institute di Chicago. “Canova: Sketching in Clay”, difatti, è stata organizzata oltre che dalla National Gallery of Art, anche dall’Art Institute of Chicago con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia, sotto il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova del Ministero della Cultura (lo scultore si spense a Venezia il 13 ottobre del 1822).

“La più importante mostra sull’opera di Canova mai realizzata negli Stati Uniti, dedicata ai modelli in terracotta”, l’ha definita entusiasta Eric Motley, vicedirettore della National Gallery of Art.
Tutta l’operazione è affidata a C. D. Dickerson, curatore del comparto “Arte europea e americana” presso la National Gallery of Art, e ad Emerson Bowyer, curatore Searle, “Pittura e scultura d’Europa”, presso l’Art Institute of Chicago.
Tre le sezioni tematiche in cui è suddivisa la mostra: miti e leggende, fede, monumenti e ritratti. Difficile comporre la gerarchia di pezzi così preziosi. Ci sono i modelli connessi alle origini artistiche di Canova a Venezia, ma anche quelli legati alle prime importanti commissioni a Roma. Come, ad esempio, gli studi per i monumenti papali a Clemente XIII e Clemente XIV. Di particolare pregio, gli spettacolari modelli plasmati per uno dei capolavori più amati, ovvero Cupido e Psiche. Presenti anche i bozzetti per le celeberrime Tre Grazie. Ad impreziosire la collezione, la scultura marmorea dedicata a Letizia Ramolino, madre di Napoleone, accompagnata dai tre modelli che ne precedettero l’esecuzione. Arricchisce l’esperienza visiva dei visitatori, un documentario realizzato con il contributo dell’Ambasciata.

Un appuntamento da non perdere, dunque, per gli estimatori dell’arte italiana ed in particolare del genio di Antonio Canova che continua a rapire chiunque posi gli occhi sulle sue opere senza tempo.
Come accadde a Gustave Flaubert quando per la prima volta ammirò la scultura raffigurante Psiche rianimata dal bacio di Cupido. “Non vidi altro nel resto della galleria”, annotò lo scrittore francese nel suo Voyage en Italie del 1845. “La stessa cosa potrebbe accadere a noi che visitiamo questa mostra – ha detto l’Ambasciatrice menzionando l’episodio – Anche se noi abbiamo il privilegio di scegliere quale capolavoro di Canova catturerà la nostra esclusiva attenzione”.