Doveva essere inaugurata due anni fa, la grande mostra di disegni di Giovanni Battista Piranesi. Doveva celebrare i trecento anni dell’artista veneziano (1720 – 78), ma il lavoro di scelta degli esemplari più rappresentativi, fra i tanti disegni conservati alla Morgan Library, ha dovuto aspettare a lungo, che la pandemia si affievolisse, e nei musei si potesse tornare senza timori. Così ha aperto solo ora, fino al 4 giugno, la mostra Sublime Ideas: drawings by Giovanni Battista Piranesi. “Nessuno a Venezia voleva finanziare le mie idee sublimi”, scrive l’artista ormai avanti negli anni alla sorella, per spiegarle perché si era trasferito a vivere a Roma, nessun mecenate veneziano aveva creduto in lui. A Roma invece l’artista trova l’ambiente giusto e si dedica a quelle acqueforti di palazzi, chiese e piazze romane che hanno definito la città eterna per sempre e per cui è divenuto celebre. Ma si dedica anche alle sue ricerche di archeologo, architetto, teorico. Ricerche che dettagliava in migliaia di schizzi, disegni, abbozzi, sul davanti e retro dei fogli, su pezzi di carta strappata, appunti di idee, fantasie, sogni sublimi, appunto.
“Per il suo trecentesimo anniversario tante istituzioni nel mondo avevano organizzato degli eventi per celebrare questo grande artista – ci dice il curatore della mostra John Marciari – noi abbiamo scelto di concentrarci sui disegni perché la Morgan Library ha la più grande e importante collezione al mondo: 150. Quello che si evidenzia qui è la mente di Piranesi al lavoro. Quasi tutti questi disegni sono studi fatti non per regalarli o venderli, ma per poterci tornare a lavorare, per costruire qualcosa, o per ricordare qualche frammento archeologico. E’ un archivio personale piuttosto che una serie di lavori pubblicati e noi attraverso questi schizzi capiamo perché usava una certa carta, perché certi disegni sono sopravvissuti nel suo studio, da dove vengono idee utilizzate magari 20 anni dopo.”
La mostra inizia con gli schizzi da architetto che mostrano l’interesse di Piranesi per le creazioni fantastiche unito all’amore per le rovine romane. Costituiscono la base di uno dei suoi lavori più famosi, Le invenzioni capricciose di carceri, raffigurazioni di spazi angusti, soffocanti, dolorosi, sedici tavole, prodotte tra il 1745 e il 1750, che ispireranno l’olandese Escher nelle sue incisioni.

La seconda serie mostra l’influenza di Tiepolo, apprezzato durante un suo breve ritorno a Venezia. I disegni più rappresentativi nella mostra sono il disegno per una gondola cerimoniale 1745-47, l’abbozzo di una barca che non sarà mai costruita, la fantasia di un foro magnifico, lo schizzo di un palazzo romano con l’aggiunta di ornamenti di sua creazione, la proposta di cambiamenti di San Giovanni in Laterano 1763-64 uno dei disegni architettonici più vasti dell’artista per dettagliare la proposta di un allargamento della chiesa romana.

“Il modo in cui pensiamo Roma è basato sui disegni di Piranesi: ha definito la città. E’ l’apostolo dei palazzi romani: a chi voleva costruire palazzi dalle linee più essenziali Piranesi contrapponeva la ricchezza, gli ornamenti, dell’architettura romana, voleva preservare tutto, dall’antichità al rinascimento, a Borromini, fino ai suoi giorni. Se ami Roma devi amare Piranesi! E in architettura è stato un grande modello per il postmodernismo nella sua ricchezza e ornamentazione. e anche oggi, gli architetti che vengono a vedere la mostra, sono entusiasti.”
Sublime Ideas: Drawings by Giovanni Battista Piranesi
March 10–June 4, 2023 The Morgan Library & Museum
225 Madison Avenue at 36th Street New York, NY 10016