Uno dei più importanti compositori di musica contemporanea e per il cinema, Burt Freeman Bacharach, e’ morto di cause naturali nella sua casa di Los Angeles il 9 febbraio. Aveva 94 anni. Una lunga vita piena di successi e una tragedia.
Nel 2016, durante le interviste per il film “A Boy Called Po”, Bacharach spiegava così il segreto della sua longevità: “Non ci sono garanzie. Puoi fare il possibile per essere sano e mangiare le cose giuste e fare ginnastica ogni giorno e poi magari schiatti da un momento all’altro. Per fortuna ho buoni geni: mia madre e mio padre sono vissuti fino a 85 anni, io non fumo e certamente questo aiuta. E non sono mai depresso, ho sempre qualcosa da fare, anche se mi metto al piano senza scrivere niente, solo per essere in contatto con la musica.”

Nella sua lunga carriera più di mille artisti hanno registrato le sue canzoni, da Dionne Warwich, la sua cantante preferita, a Perry Como, Herb Albert, I Carpenters, Tom Jones, raggiungendo il top delle charts con le sue musiche e le parole di Hal David. Uno dei team musicali più di successo degli anni ’60, solo John Lennon e Paul McCartney gli facevano concorrenza. Titoli conosciuti nel mondo come “Do you Know the Way to San Jose”, “Walk on By”, “What the World Needs Now”, “Promises, Promises”, “The Look of Love” e le due canzoni che gli hanno conquistato i suoi due Oscar e due Golden Globes (dove e’ stato candidato sette volte): “Raindrops Keep Fallin’ on my Head” da Butch Cassidy and the Sundance Kid e “Arthur’s Theme”, dalla commedia Arthur. Bacharach ha anche vinto 6 Grammy Awards fra il ’67 e il 2005.
Guardando indietro, Bacharach confermava l’importanza a livello musicale del suo rapporto con Dionne Warwich: “Era il perfetto veicolo per la musica. Ogni volta che scrivevamo qualcosa per Dionne quando lei registrava ne vedevamo tutte le possibilità perché era capace di fare così tanto! Mi ha dato la libertà e la possibilità di espandere il mio linguaggio musicale.”
Bacharach e’ nato a Kansas City, Missouri, il 12 maggio 1928, trasferitosi con la famiglia a New York ha iniziato bambino a studiare il piano, il violoncello e le percussioni. L’amore per la musica classica si è unito presto alla passione per il jazz con la scoperta della musica di Dizzy Gillespie e Count Basie. Dopo la laurea in musica all’università di Montreal, in Canada, si è arruolato nell’esercito e nel 1950 ha incontrato il giovane cantante Vic Damone che ha cominciato ad accompagnare nei suoi concerti. Nel 1958 ha incontrato Marlene Dietrich, che cercava un direttore musicale per i suoi show. Dopo sette anni di tournée con la Dietrich Bacharach ha iniziato la sua partnership con Hal David, ma ci sono voluti anni prima dell’incontro con la musa Dionne Warwich e la composizione di canzoni che hanno scalato le classifiche musicali in tutto il mondo. Di li’ a Hollywood il passo è stato breve, con “What’s New Pussycat” nel 1965. Sono seguiti “Alfie” e “The Look of love” fino all’Oscar con “Butch Cassidy and the Sundance Kid” sia per la canzone che per la colonna sonora. Da allora molti altri film ed uno show a Broadway. Nel dicembre 1968 hanno debuttato con “Promises, Promises”, l’adattamento di “The Apartment” di Billy Wilder ad opera di Neil Simon. Un successo rimasto a Broadway per 1281 rappresentazioni e nominato per 7 Tony Awards. Poi il fallimento clamoroso del film “Lost Horizon” ha portato alla rottura con David.
Nel ’65 intanto aveva sposato l’attrice Angie Dickinson da cui ha avuto una figlia. Il più grande dolore della sua vita. Nikki si è suicidata con l’elio nel 2007 a poco più di 40 anni dopo aver combattuto con la sindrome di Asperger tutta la vita. “Nessuno sapeva cosa fosse l’autismo all’epoca,” ci aveva detto Bacharach nel 2016. “Eravamo persi. Oggi sappiamo cosa sia anche se non sappiamo quali ne siano le cause. Ma spero che ci sia una consapevolezza maggiore, perché troppi ragazzi ricevono questa diagnosi. Uno su 67, un numero allarmante. Perché? Per il cibo che produciamo qui? Per come lo coltiviamo? E’ un problema di GMO? Ho girato tanto in Europa e non mi sembra di aver visto tante persone autistiche per esempio in Italia.” Bacharach è stato poi sposato con la paroliera Carole Bayer Sager con cui ha condiviso l’Oscar e il Golden Globe per il tema di Arturo ed ha avuto un figlio. Nel ’93 ha sposato Jane Hansen da cui ha avuto due figli. Guardando alla sua vita nella sua autobiografia “Anyone Who Had a Heart: My Life and Music,” ha scritto: come compositore “sono stato più fortunato di molti altri”.