Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arts
October 29, 2019
in
Arts
October 29, 2019
0

La realtà in fuga da se stessa: Peeping Tom al “Bam’s Next Wave Festival 2019”

Debutto nord-americano del gruppo belga Peeping Tom al “BAM’s Next Wave Festival 2019” mentre gira il mondo la sua Trilogia sulla famiglia

Marinella GuatterinibyMarinella Guatterini
Reality Fleeing from Itself: “Peeping Tom” at “BAM’s Next Wave Festival 2019”

Peeping Tom, Herman Sorgeloos

Time: 6 mins read

Un gruppo di danza che si sia impegnato, di questi tempi, a raccontarci il suo punto di vista sullo scottante tema della famiglia, addirittura in una Trilogia divisa in tre distinti spettacoli – Padre, Madre, e Figlio – non può che essere meno che eroico e ben sicuro delle proprie capacità espressive per non cedere al solito bla bla retorico, lacrimoso e/o linguisticamente didascalico. Per fortuna l’originalissimo gruppo in questione, – che si è dato il calzante nome di Peeping Tom (Guardone)  -, non teme alcun pericolo. Da quando è nato in Belgio, nel 2000, grazie alle intelligenze creative dell’argentina Gabriela Carrizo e del francese Franck Chartier,  non ha fatto che accumulare successi, vantare co-produzioni e grondare di premi, grazie all’indefinibile cifra stilistica delle sue pièce. I Peeping Tom amalgamano danza, acrobazia, recitazione e canto e inchiodano tutte queste discipline ad una estetica iper-realistica, infilata entro scenografie  concrete, ma scombussolate o distorte da un’instabilità percettiva ed umana, che contraddice ogni logica razionale del tempo e dello spazio. 

Vorremmo subito inoltraci nei meandri della loro Trilogia famigliare costata anni di lavoro: Kind (Figlio, 2019), Moeder (Madre, 2016) e Vader (Padre, 2014) radunata in quest’ordine e per la prima volta , nel lungo e importante festival italiano “TorinoDanza 2019”. Tuttavia ci preme anzitutto annunciare l’imminente debutto nord-americano del gruppo con 32, Rue Vandenbranden , all’Harvey Theater  di Brooklyn (20-23 novembre) nell’ambito del  “BAM’s Next Wave Festival 2019”. La pluripremiata  pièce  ha girato il mondo per dieci anni e proprio a New York cesserà, non senza tristezza, la sua corsa. Addio alla sua neve, alla sua pioggia, ai suoi refoli di vento in cima a una montagna isolata e frustrata dalle intemperie, ove passano di tanto in tanto sciatori allegri, mentre sette, tormentati, personaggi entrano ed escono da due casupole prefabbricate che si fronteggiano.

   Una giovane incinta, languida e arcigna, è in cerca di un padre per il suo futuro figlio. Una coppia risolve nell’attrazione fisica i propri guai, uno dei quali è il sospetto, più che fondato, che il partner maschile sia anche il padre del nascituro. Due fratelli, uno timido e infantile, l’altro estroverso e narcisista, convivono con una madre-natura corpulenta e canora – la performer ma anche mezzo-soprano Eurudike De Beul, dal 2000 interprete assidua del gruppo –  qui impegnata a convogliare il figlio fragile nelle braccia della gravida. Per questi intricati legami la piccola comunità è in preda a disperate solitudini e a terremoti che si scaricano spesso sulle loro fragilissime abitazioni. In fondo, stiamo già assaggiando ciò che riserva la Trilogia famigliare. Ci incanta la stessa bravura degli interpreti nell’invenzione di una danza che scatta in insiemi persino pericolosi, in assoli acrobatici. I corpi sembrano di plastilina, tanto si sanno piegare, attorcigliare, avvinghiare. La musica – di solito pezzi classici o pop, abbinati a gorgheggi e tumulti canori senza firma – li avvolge con qualche piccolo testo sparso qua e là. Un montaggio quasi cinematografico dal timing perfetto, giustappone le loro continue sorprese.

Peeping Tom, Trilogy

   Nel montanaro 32, Rue Vandenbranden , là dove forse abita anche l’ultimo dei Moicani, la comunità infreddolita è in via di autodistruzione. Ogni personaggio non riconosce più il confine tra ciò che è successo in realtà e ciò che crede sia successo. Un’ultima danza di gruppo con mirabolanti slanci femminili, ci dice che la neve incarognita o fiabesca, funge solo da propulsore per questo iper-realismo sempre in fuga da se stesso, e in bilico tra inconfessabili misteri e blande certezze, come in certo teatro del regista svizzero Christhof  Marthaler,

   L’habitat  è importantissimo anche nella Trilogia. In Vader (Padre) siamo in una casa di riposo, in Moeder (Madre) in un museo e in Kind (Figlio) in un anfratto boschivo. L’ospizio di Vader, popolato per lo più da vecchi, (sette protagonisti, diventano 18 con attive comparse) è quasi sotterraneo: la luce filtra da un’unica finestra e sembra già di essere tra la vita e la morte. Il padre è lo straordinario ottantenne Leo De Beul talvolta in carrozzella, talaltra concentrato in balli assecondati da un’orchestrina che suona canzoni orecchiabili. Suo figlio – un gigante di mezza età – entra ed esce solo per visite fugaci ed è a sua volta padre di un giovanotto che gli rimprovera di non aver mai condiviso nulla con lui e con la famiglia. Tre generazioni a confronto: un micidiale cocktail di indifferenza affettiva rotta dal vecchio padre: ben accudito da inservienti/ballerini dell’ospizio li crede figli segreti, tra momenti di presenza e allucinazioni, anche esilaranti. E’questo una sorta di Dio smemorato senza più alcun potere sulle proprie creature e in procinto di abbandonarci come ci ha del tutto lasciati, nel bene e nel male, la figura del pater familias del XIX secolo.

In Moeder siamo pure in un interno: il museo è asettico e strano. Accoglie una camera funeraria o una sala parto? Un maturo padre e custode del museo, annuncia la tristezza del giorno: una donna (madre?) rantolante appare su di una bara nella sala parto. Il dolore di una figlia si liquefa in una danza strascicata a terra, sull’acqua creata da effetti sonori, ma anche sulle copiose lacrime di un’immobile donna delle pulizie. Una giovane culla il suo neonato: esplode la gioia. Nella sala parto tutti si trasformano in rock-star e cantano. Peccato che la vertigine dinamica, avvolta nel cellophane in cui si esalta la genitrice, le faccia sottrarre il pargolo da una feroce infermiera asiatica, sempre dolorante e, nel corso della pièce, sempre incinta. Ai genitori del neonato sottratto- una bimba- vengono consentite visite solo per i compleanni.

    Intrappolata com’è entro un’incubatrice, la piccola ingigantisce ad ogni genetliaco sino a diventare una debordante massa di carne. Raggelante. Tanto più quando si scopre  tra i quadri del museo, il disegno di un cuore pulsante, sanguinolento e in un cassetto della parete la figlia obesa dell’incubatrice: morta. Sua madre insegue (in sogno?) una ragazzina “normale”; il padre-custode dichiara di essere orfano e vedovo due volte. Ironia pruriginosa e brutale, rafforzata nel finale quando la sala parto acquista i colori di un giardino fiorito. Una danzatrice aveva accostato la sua guancia a un paesaggio di natura: la madre, figura centrale per lo sviluppo cognitivo- emotivo dei figli, è oggi troppo spesso sfuggente, irraggiungibile. Un nostalgico profumo di fiori?

   In Kind siamo all’aperto: l’anfratto boschivo è anche roccioso, delimitato da un alta e piatta parete bianca sempre in procinto di sgretolarsi. Il paesaggio è notturno, a tratti dal sapore romantico e fiabesco. Sa proporci una grossa luna, laggiù nel fondale. Forse perché solo la fantasia di un bambino percepisce un mondo capace di offrigli sogni e sicurezza affettiva. Qui, però, nulla è rassicurante. Vi ritroviamo la stessa meravigliosa performer dell’incubatrice di Moeder:  scorazza come una normale bambina su di una bicicletta che a stento contiene il suo corpo. Si addolcisce quando vede sbucare dalla foresta un cervo dalle gambe umane e in tacchi a spillo. Ma poi è pronta a imbracciare il fucile contro una famigliola di turisti in tenda nascosta nel fogliame, come fa il suo violento padre, una guardia forestale.

La paternità si risolve in un continuo rimbrotto e pestaggio della figlia, nell’insegnamento ad uccidere e nella totale indifferenza ai richiami d’affetto. Del tutti elusi anche dalla presunta madre, una sorta di ninfomane, che costringe la guardia forestale  a una maratona di baci acrobatici di grande sensualità e fluidità danzante. Di punto in bianco il “Kind” al femminile ci trasporta nella Liebestod di Richard Wagner con voce sostenuta e limpida. Spiazzante dettaglio poetico, lanciato verso un altrove di amore e morte per lo meno inaspettato. Nel finale apocalittico, con pioggia di rocce e alberi, emergono figure nude quasi di gommapiuma con il volto all’incontrario o biancovestiti alieni che si abbracciano. Stirpe del futuro nell’immaginario della figlia? Se è così, si getta una luce di speranza, ma ancora una volta di mistero nella cosmogonia traballate dei Peeping Tom capaci di buttarci a capofitto nella voragine delle nostre tribolate relazioni famigliari ed umane, e di volarne via con speziati picchi di danza. Magici.

Share on FacebookShare on Twitter
Marinella Guatterini

Marinella Guatterini

Saggista e critico di danza e balletto dagli anni Ottanta, è docente di Estetica e Teoria della danza alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano e responsabile delle attività del Corso Danzatori. Ha scritto e scrive saggi e libri. Ospite, dal 1999, come maître de conference all’Université Paris III – La Sorbonne, dal 2004 ha tenuto corsi di “Metodologia della critica di danza” al Dams dell’Università “Alma Mater” di Bologna per sette anni e di “Scrittura critica” presso l’Università Cattolica di Milano per due anni. Tiene conferenze e ha allestito mostre sulla danza, elaborando altresì progetti speciali. An essayist, dance and ballet critic since the 1980s, she teaches aesthetics and dance theory at the university 'Paolo Grassi' Civic Theater School in Milan, and is responsible for the activities of the Dancers’ Course for Dancers. She has written essays and books on all aspects of dance, and on its leading protagonists. Beginning in 1999, she became a maître de conference at the Université Paris III - La Sorbonne; from 2004, she has held courses in 'Methodology of dance criticism' at Dams of the Alma Mater Studiorum in Bologna, the oldest University in the world. She also created a course in ‘Critical Writing’ at the Catholic University of Milan. Currently, she holds conferences and organizes exhibitions on dance, while also developing special projects related to performance and research of the Italian dance scene.

DELLO STESSO AUTORE

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

byMarinella Guatterini
Mara Galeazzi in “Portrait of Silvana Cenni” by Felice Casorati, one of the reinterpretations of “Through the Frame - When the Journey Begins” by Marco Pelle

Marco Pelle and “Through The Frame,” Dancing Paintings at IIC New York

byMarinella Guatterini

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Gli incontri di Ilica a New York con i premiati del gala e la danza protagonista

Next Post

Spiegazione per gli italiani sul perché gli italo americani difendono Colombo

DELLO STESSO AUTORE

Marco Pelle e “Through The Frame”,  i quadri danzanti all’IIC di New York

Marco Pelle e “Through The Frame”, i quadri danzanti all’IIC di New York

byMarinella Guatterini
Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

byMarinella Guatterini

Latest News

SWAIA Native Fashion Week 2025: la moda indigena conquista Santa Fe

SWAIA Native Fashion Week 2025: la moda indigena conquista Santa Fe

byFilomena Troiano
Romania at a Crossroads: Pro-European Forces Rally Behind Nicușor Dan in Pivotal Presidential Runoff

Romania at a Crossroads: Pro-European Forces Rally Behind Nicușor Dan in Pivotal Presidential Runoff

byEuropean Democratic Party

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Spiegazione per gli italiani sul perché gli italo americani difendono Colombo

Spiegazione per gli italiani sul perché gli italo americani difendono Colombo

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?