Sean Bowie è uno di quei personaggi che per estetica e immaginario potremmo associare ai vari Lotic, Serpentwithfeet, LE1F e Mykky Blancob, per non elencare artisti legati alla scena Tri Angle che vi abbiamo fatto conoscere su queste pagine negli ultimi anni. L’unico collegamento immediato è con l’ultimo degli artisti menzionati, con il quale ha lavorato fianco a fianco, pubblicando i suoi primi lavori su Dogfood Music Group, la label-collettivo dell’icona della scena queer hip hop. Musicalmente lo si potrebbe piuttosto accostare a Lotic, ma la proposta musicale di Yves Tumor, suo nome d’arte, si discosta al mood tetro e post-industriale che ha contraddistinto Lotic e affini con una proposta musicale più eclettica. Semmai è la storia di “emigrazione” interna a renderlo assimilabile a Lotic, texano di Houston.
Sean Bowie è originario di Knoxville, Tennessee e anche lui per potersi esprimere senza freni è fuggito da quel mondo bianco e conservatore che non rappresenta certamente l’habitat ideale per un afroamericano che ama travestirsi e suonare elettronica sperimentale. Grazie a questo senso di inevitabile alienazione trova il tempo di isolarsi per approfondire le sue scoperte musicali, come i Throbbing Gristle che diventeranno presto uno dei suoi punti di riferimento musicali.
A soli 20 anni, Sean fugge a Ovest, prima dalle parti di San Diego e poi a Los Angeles dove arriva la svolta. È il 2012 ed è qui che incontra Mykki Blanco, come ha raccontato, al Mustache Mondays. I due si conoscono e si trovano a meraviglia, con loro ci sono anche Boychild e Larry B, così Mykki propone a Sean di seguirlo in tour. Sean accetta e da questo momento in poi inizia la sua lunga peregrinazione in giro per il mondo, praticamente per due anni e mezzo.
Intanto prende forma in maniera più delineata il progetto elettronico Yves Tumor ospitato con un brano in una compilation pubblicata da Mykki sulla sua neonata label Dogfood Music. Yves Tumor trova spazio anche sulla label NON conoscendo da anni il co-fondatore Chino Amobi, al secolo Diamond Black Hearted Boy.
Sean finisce a Lipsia dove si mette al lavoro per dare luce al suo primo album. Nel 2015 esce il primo LP autoprodotto, When Man Fails You, quasi un EP, a dispetto della durata, dove Sean inizia a mettere in mostra il suo gusto allucinato per sonorità morbide ed eteree, scosse da improvvise spinte rumoriste. Per il secondo disco si guarda in giro, soprattutto in Europa. I primi provini convincono Bill Kouligas di PAN, label berlinese tra le più celebrate da appassionati e addetti ai lavori nel panorama elettronico più sperimentale e concettuale degli ultimi anni (vedi M.E.S.H., Lee Gamble, Helm e Objekt). Così dopo mesi di lavorazione arriva finalmente il seguito Serpent Music, uscito ufficialmente il 23 settembre.
Il lavoro è molto complesso, ostico, difficilmente inquadrabile, ma ha un fascino contemporaneo che rapisce già a un primo ascolto. Nel disco convivono loop soul destrutturati, elettronica psichedelica dal retrogusto ’70/’80, lo-fi, apnee ambient e inevitabili vortici industrial. Tra scenari ripescati dal mondo biblico e scenari hi-tech, l’esordio di Yves Tumor è stato registrato in giro per il mondo tra Los Angeles, Lipsia, Miami e Berlino, e risente di questo alternarsi di claustrofobie angoscianti e atmosfere più respirabili.
Al momento non ha ancora confermato le prime date del suo tour, ma seguitelo su Facebook e su Twitter per restare aggiornati.