Tornano in Europa a partire dall’appuntamento più atteso della stagione dei festival di inizio estate, il Primavera Sound di Barcelona, dove si esibiranno a notte fonda nella serata di chiusura sul palco Adidas (tutte le date del tour qui http://ho99o9.com/shows) . Il nome – HO99O9 – si pronuncia più semplicemente HORROR e deriva dalla loro sconfinata passione per i classici della tradizione cinematografica del genere, dai cult-movie degli albori alle opere di Rob Zombie. Il nome non si sposa soltanto con il background artistico-culturale che si può apprezzare anche dalle grafiche tutte rigorosamente curate da uno dei due membri del duo, Eaddy, illustratore di culto dell’underground americano. Horror riflette l’approccio estremo e radicale delle loro performance sempre scioccanti e sconsigliate ai palati più deboli.
Il loro motto è “don’t expect anything, but expect everything” e con questa attitudine gli HO9909 riescono come pochi affini (si pensi ai Death Grips) a unire la furia rumorosa dell’hardcore più violento alla cattiveria del flow e dei contenuti tipica della scuola gangsta rap newyorchese degli anni Ottanta e Novanta. Non a caso Eaddy e theOGM crescono entrambi a poche miglia da New York, in New Jersey. Diventano amici uniti dai comuni gusti musicali. Spesso si trovano a scorrazzare in auto insieme dalle parti di Queens e Brooklyn alla ricerca di serate e concerti rap e hardcore. Un po’ per gioco e per sfida personale nasce l’idea di mettere insieme un progetto che riesca a mettere insieme queste anime apparentemente molto distanti delle loro passioni: il punk, l’hip hop e la street art. Proprio in macchina nasce il primo verso, una sorta di jam improvvisata con una base fatta suonare a palla in radio. L’effetto è stupefacente e il gioco si trasforma in una carriera che in poco tempo li trasforma in un fenomeno di culto internazionale. Corre l’anno 2012, entrambi sono entrati a far parte del collettivo artistico NJstreetKLAN (noto anche com JerseyKLAN) che riunisce altri concittadini e colleghi del New Jersey. Eaddy cresce tra Newark e Union, theOGM, figlio di genitori haitiani, tra Elizabeth e Linden. Come molti coetanei afroamericani si avvicinano alla musica grazie all’hip hop di maestri quali DMX, Ja Rule, Bone Thugs, ma la loro suggestione per gli spazi Do It Yourself di Brooklyn li avvicina alle sonorità estreme di band quali gli Hoax e i Dawn Of Humans. Black Flag, Big Black e Bad Brains diventano per i due i punti di riferimento fondamentali sia dal punto di vista delle asperità sonore che per l’approccio radicale e scioccante degli show, molto vicino all’hardcore-punk della prima ora. Il loro nome inizia a circolare nel 2014, quando decidono di trasferirsi sulla costa opposta, a Los Angeles. Anche lì trovano un terreno piuttosto fertile dove far coesistere l’anima hip hop con quella punk. Il loro habitat è tra Downtown ed East LA dove entrano in contatto con le variegate comunità di Latinos vicine all’underground hardcore. Nello stesso anno escono per FAMILY Mutant Freax e Casey Jones / Cum Rag che mettono subito a fuoco l’originale formula musicale degli HO9909.
Le liriche sono crude e spietate quanto la loro attitudine e la curiosità attorno alle loro performance li porta a suonare ovunque sulla West Coast e oltre. Nel 2014 in mezzora di show lasciano a bocca aperta il pubblico dello storico Afropunk Festival di Brooklyn. Il loro show, pirotecnico, fulminante e acrobatico, cerca sempre il contatto con la platea che non esita a reagire con la stessa frenesia, in piena tradizione punk. A Los Angeles la polizia si trova costretta a interrompere un live dei due, in una serata che li vede coprotagonisti di un’altra horror-punk band dalle attitudini on stage tutt’altro che tranquille, i Trash Talk.
Ma gli HO99O9 non perdono fama e interesse per il mondo dell’arte. Il video della titletrack di Casey Jones/Cum Rag, girato insieme a due nomi prestigiosi quali Bryan Ray Turcotte e il fotografo Estevan Oriol, viene presentato in anteprima al Museum of Contemporary Art di Los Angeles. Nel 2015 arrivano le prime apparizioni di un certo livello anche dalla parte opposta dell’Oceano e ora finalmente i due si preparano a sbarcare nel vecchio continente, da protagonisti.
Intanto sono arrivati due ulteriori capitoli della loro saga horror in chiave rap, The Horrors of 1999 e Dead Bodies In the Lake. Al loro esordio al celebre SXSW di Austin non hanno deluso le attese e sono stati segnalati tra i migliori live act della rassegna texana. Se non siete troppo abituati a certe sonorità, portate con voi un paio di tappi per le orecchie per limitare l’assedio sonoro. E soprattutto, non aspettavi niente, ma aspettatevi di tutto.