Donald Trump ha scelto il suo vice presidente. Lo ha annunciato precisando di “non averlo ancora detto a nessuno”: la nomina ufficiale è attesa alla kermesse dei repubblicani a Milwaukee, e tra i favoriti ci sono Marco Rubio, il senatore della Florida che in questi giorni sta aiutando il tycoon a prepararsi al dibattito con Joe Biden del 27 giugno, Doug Burgum, governatore del North Dakota, e il senatore dell’Ohio J.D. Vance, autore del bestseller ‘Hillibilly Eleby’.
Trump ne ha parlato rispondendo a una domanda di NBC News a margine di un comizio a Philadelphia: “in testa ce l’ho” ha detto e ha aggiunto “molto probabilmente” sarà presente (chissà, forse fra il pubblico o fra le quinte?) al dibattito di giovedì con il presidente in carica Joe Biden, suo rivale democratico per la Casa Bianca. “Ci sarà” ha detto, “penso che ci sarà molta gente”. Facile previsione…
I due preferiti in gara secondo NBC sarebbero comunque Burgum e Vance; Rubio è ancora in gara ma c’è un problema costituzionale perché presidente e vicepresidente non possono avere la residenza nello stesso Stato, e quindi o lui o Trump dovrebbero trasferirsi legalmente fuori dalla Florida.
Il balletto dei nomi vicepresidenziali – alimentato dallo stesso Trump – aveva incluso negli ultimi mesi anche il governatore della Florida Ron DeSantis, l’ex deputata democratica Tulsi Gabbard, il deputato repubblicano Byron Donalds, il senatore repubblicano Tim Scott, l’imprenditore biotecnologico ed ex candidato alle primarie GOP Vivek Ramaswamy, e la governatrice del Sud Dakota Kristi Noem, che si è auto-eliminata a fine aprile dalla corsa rivelando nella sua autobiografia No Going Back: The Truth on What’s Wrong with Politics and How We Move America Forward di aver ucciso il suo cane, un bracco a pelo corto, perché, quando andava a caccia, invece di puntare i fagiani, inseguiva le galline.
Trump, che a giugno ha compiuto 78 anni, ha detto in passato che la “prima qualità” che cerca in ogni potenziale compagno di corsa è la capacità di essere “un buon presidente”. “Se dovesse succedere qualcosa, devi avere qualcuno che sarà un grande presidente”.