Colossal Biosciences, l’azienda texana specializzata in de-estinzione genetica, un campo di ricerca scientifica che mira a riportare in vita animali o piante estinti utilizzando tecnologie avanzate come l’ingegneria genetica e la clonazione, ha annunciato la nascita di tre cuccioli di lupo terribile (dire wolf), predatore preistorico estinto da 13.000 anni. È la prima specie riportata in vita con successo grazie al DNA antico. I cuccioli, chiamati Romulus, Remus e Khaleesi, sono stati generati a partire da materiale genetico estratto da un dente dell’animale proveniente dall’Ohio e da un cranio dell’esemplare trovato in Idaho, e portati a termine da madri surrogate canine. Il progetto, guidato da Colossal e co-fondato dal biologo di Harvard George Church, mira anche a far rinascere il mammut lanoso, una specie estinta di elefante che visse durante il Pleistocene, in un periodo compreso tra 200.000 e circa 5.000 anni fa, in Europa, Asia e Nord America, il tilacino noto anche come lupo marsupiale o tigre della Tasmania, un carnivoro che visse in Australia, Tasmania e Nuova Guinea estintosi negli anni trenta del Novecento e il dodo, un uccello estinto che viveva nelle isole Mauritius diventato emblema dell’impatto umano sulla biodiversità.
Il lupo terribile era originario del Nord America dove secondo gli esperti, ha vissuto per migliaia di anni insieme a tigri dai denti a sciabola e mastodonti. Il CEO e cofondatore di Colossal Biosciences, Ben Lamm ha detto in un comunicato stampa: ”Il nostro team ha preso il DNA da un dente di 13.000 anni fa e da un cranio di 72.000 anni fa e ha creato cuccioli di lupo sani”. L’esperto ha poi aggiunto con entusiasmo: “Una volta si diceva: qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. Oggi, il nostro team svela parte della “magia” su cui stanno lavorando e il suo più ampio impatto sulla conservazione”.
I cuccioli vivono attualmente in una riserva ecologica di 809 ettari nel nord degli Stati Uniti. Lamm ha raccontato che sono molto amichevoli con il team poichè li ha cresciuti e nutriti con il biberon da quando erano molto piccoli. Adesso che hanno circa sei mesi e stanno crescendo a contatto con l’esterno, stanno diventando più indipendenti così come è nella natura di questi predatori.