Abitano le nostre case come piccoli idoli, misteriose creature, tutti uguali e tutti diversi. Sono quasi 100 milioni negli Stati Uniti (dati dell’American Pet Products Association) e circa 8 milioni in Italia, più dei cani. Proliferano i gruppi a loro dedicati sui social, i meme, i reel: sono i nostri padroni, i gatti.
Catturano il cuore degli umani, forse perché agli umani somigliano nella loro imprevedibilità. Affettuosi ma indipendenti, buffi e creativi ma pieni di dignità: oggi il mondo celebra la Giornata Internazionale del Gatto. In Europa il Paese che ospita più gatti è l’Ungheria, con 23 ogni 100 milioni; tanti anche in Francia che ne ospita 11 milioni (18 ogni 100 abitanti). I piccoli leoni domestici piacciono ai bambini, ai ‘gattari’, ma soprattutto fanno impazzire chi li scopre in età adulta e resta ammaliato dalla loro capacità comunicativa.
Di più: il gatto non sceglie l’essere umano come unico punto di riferimento come il collega cane, però sa creare una rete di rapporti complessi e profondi con i suoi coinquilini a due zampe, e allo stesso tempo mantenere un’aura di selvaggia estraneità che ci porta in casa un pezzo di giungla (come molti scoprono amaramente se il micio di casa può uscire e decide di cimentarsi nella caccia, riportando con fierezza uccelletti, o magari topi, o alla peggio lucertole e gechi).
In teoria il gatto vuole vivere libero. Ma nel nostro ambiente antropizzato questo spesso significa la morte. È estate, e le cosiddette “gattare” raccattano cucciolate malmesse o gattine primipare: negli Stati Uniti è più raro, in Europa del sud è purtroppo comune vedere gatti in cattive condizioni, investiti ai margini delle strade, abbandonati nei giardini delle case di villeggiatura.
L’appello di associazioni, gattili e volontari è sempre lo stesso: sterilizzate. Gli adorabili gattini che vi crescono in casa (non c’è letteralmente nulla più carino e divertente di un gattino di due mesi) diventeranno in fretta degli adulti pronti a riprodursi, e i randagi spesso fanno una brutta fine. Purtroppo le amministrazioni locali, soprattutto nel sud Italia, non sono disposte a investire denaro in campagne di sterilizzazione; gatti e cani liberi sembrano la norma, fin quando non diventano un problema.
Per chi di noi ha un felino in casa e teme di non dargli una vita abbastanza felice: ci sono molti modi per soddisfare l’inesauribile curiosità gattesca anche fra quattro mura. Se poi avete un terrazzo o un giardino tanto meglio, ma prima di farlo uscire, soprattutto in città, valutate i pro e i contro; esiste un diritto del gatto ad avere sempre tutte le porte aperte, ma anche il diritto a mangiare e vivere bene, e dormire sul divano.