Il delfino di fiume amazzonico è sempre più a rischio estinzione e la colpa, ancora una volta, è dell’uomo.
“La pesca può esaurire le popolazioni di prede dei delfini – ha spiegato Elizabeth Campbell del Centre for Ecology and Conservation del Penryn Campus di Exter – che sono anche a rischio di uccisioni intenzionali e catture accidentali”.
Una minaccia, quella della cattura, nota da molti anni, ma della quale ancora non si hanno dati certi in termini numerici. A questo problema si unisce poi la crescente costruzione di dighe, che rovinano l’ambiente amazzonico e mettono in pericolo le specie che lo popolano: 175 sono in funzione o in costruzione e oltre 428 sono previste nei prossimi 30 anni, durante i quali i quattro fiumi principali saranno dragati per l’ampliamento dei porti che permetterà la navigazione facilitata dei corsi d’acqua.
I ricercatori sono seriamente preoccupati e sperano di poter convincere il governo peruviano a prendere in considerazione gli effetti negativi di queste attività, permettendo così la protezione della biodiversità dell’ambiente fluviale amazzonico che rimane una risorsa preziosa per il pianeta.
Nell’ambito della ricerca orientata alla protezione dei delfini, gli scienziati hanno avviato nel frattempo programmi di monitoraggio per migliorare la conoscenza sul comportamento e gli spostamenti degli animali.