Quest’estate sarà meglio lasciare i propri amici a quattro zampe a casa invece di portarli in spiaggia – o quantomeno prestare loro molta attenzione, se proprio non si può fare a meno della loro affettuosa compagnia.
A spiegarlo sono stati i veterinari USA, secondo cui in spiaggia molti cani potrebbero ingerire sabbia mentre stanno giocando – sia intenzionalmente che per errore – facendo insorgere gravi problemi di salute. La sabbia è infatti composta da particelle molto piccole, ma una volta ingerita, questa si bagna a causa della saliva e di altri liquidi intestinali e si agglomera, diventando decisamente più pesante.
Secondo la veterinaria Laura Plyforth, questa condizione è nota come “compressione da sabbia” e può causare gravi problemi di salute.
“Che ci crediate o meno, è noto che alcuni cani mangino la sabbia quando vanno in spiaggia. La maggior parte, tuttavia, la ingerisce accidentalmente scavando o raccogliendo ripetutamente palline e giocattoli di sabbia”, ha scritto Plyforth sulla rivista Vets Now. “Se un cane ingerisce una quantità sufficiente di sabbia, può sviluppare un’ostruzione nell’intestino, chiamata ‘compressione da sabbia’. I sintomi della malattia, che richiede un trattamento veterinario urgente, includono vomito, disidratazione e dolore addominale”.
L’American Kennel Club consiglia perciò di adottare alcune misure preventive, come tenere sotto controllo il cane, fargli bere tanta acqua fresca e vietargli di dissetarsi con acqua salata (potenzialmente vettrice di batteri e parassiti), oltre a portare con sé giocattoli che non assorbano la sabbia, come ad esempio un frisbee di plastica.
Inoltre, dopo aver lasciato la spiaggia, i proprietari dovrebbero pulire i loro cani dopo per eliminare la sabbia e gli altri detriti che potrebbero essersi incastrati nel pelo e nelle zampe, nonché il sale che potrebbe seccare la pelle e le zampe.