Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
April 25, 2022
in
Politica
April 25, 2022
0

Le lotte intestine del Partito Repubblicano, in attesa della resa dei conti di midterm

Il GOP è dilaniato dallo scontro che contrappone i seguaci di Trump e parte della vecchia guardia. Intanto ancora guai giudiziari per la cerchia dell'ex presidente

Massimo JausbyMassimo Jaus
Le lotte intestine del Partito Repubblicano, in attesa della resa dei conti di midterm

Former US President Donald J. Trump speaks with supporters at a Save America rally at the Iowa State Fairgrounds in Des Moines, Iowa, USA, 09 October 2021 - ANSA/EPA/STEVE POPE

Time: 5 mins read

Trump sì, Trump no. Tempi difficili per il Partito Repubblicano, dilaniato dalla lotta intestina tra gli “ortodossi” e i “trumpiani”. La resa dei conti avverrà alle elezioni di metà mandato dell’8 novembre, quando si capirà se Donald Trump abbia ancora in mano il partito o se, invece, il Grand Old Party abbia voluto voltare pagina dopo il tentativo insurrezionale del 6 gennaio, abbandonando al suo mesto destino l’ex presidente. Fino ad allora, le due fazioni si sfideranno nella scelta dei candidati per le primarie. E la rivalità tra le due anime del Gop diventerà sempre più evidente.

Sabato sera Donald Trump è salito sul palco dei Delaware County Fairgrounds davanti a migliaia di suoi sostenitori accorsi per salutarlo con applausi e cori. Il 3 maggio si voterà per le primarie in Ohio, e il senatore Rob Portman ha detto che non si ricandiderà. Per il seggio sono scesi in campo 7 repubblicani, e l’ex presidente Trump ha dato il suo appoggio politico a J. D. Vance (sul palco accanto al magnate newyorkese), mentre l’apparato “ortodosso” sostiene Jane Timken.

Intervistato dalla CNN, David Cochran, uno dei partecipanti al rally, ha detto che ha deciso che sosterrà JD Vance, autore del film Elegia americana e stratega di investimenti ad alto rischio, dopo la benedizione di Donald Trump. Quando gli è stato chiesto perché a novembre voterà per Vance, Cochran ha detto: “Francamente, non so nulla di lui, ma se Trump dice che bisogna votarlo, io gli do il voto”. E con lui molti seguaci dell’ex presidente che accettano ciecamente le scelte del loro leader.

Sempre il 3 maggio si terranno le primarie in Indiana, per un seggio al Senato e uno alla Camera. Al Senato è data per sicura la riconferma del repubblicano centrista Todd Young, laddove alla Camera è lotta per il seggio lasciato vacante dal GOP Trey Hollingswort, che ha abbandonato la politica. Ma in questo stato il partito è strettamente legato all’ex vicepresidente Mike Pence e al fratello maggiore, Gregg, congressman di Columbus, Indiana, che con i “trumpiani” non hanno più molto in comune.

Capitol Hill in Washington DC (Photo @CapitolPolice)

Che i politici siano poco sinceri è risaputo. Il problema per loro nasce quando le frottole che hanno raccontato in pubblico si scontrano con ciò che hanno detto in privato, soprattutto quando qualche sodale di partito ha registrato le loro dichiarazioni. Sono passati più di 15 mesi dal tentativo insurrezionale del 6 gennaio e le ripercussioni, politiche e giudiziarie, sono più che mai attuali.

La notizia che ha sconquassato il tiepido weekend di Washington l’ha pubblicata il New York Times mercoledì sera. “Basta, questo tizio ha stufato”, ha detto il leader della minoranza repubblicana alla Camera Kevin McCarthy, sfogandosi con alcuni suoi colleghi sul ruolo avuto da Donald Trump nel tentativo insurrezionale, aggiungendo: “Gli dirò che si deve dimettere”. Dopo che il prestigioso giornale aveva pubblicato la notizia, McCarthy l’ha prontamente smentita. “Non è vero nulla. Mai dette quelle cose”. E giovedì il New York Times è tornato alla carica pubblicando la registrazione della conversazione di McCarthy con gli altri parlamentari in cui riafferma tutte le cose che ha smentito.

Venerdì sera c’è stato poi un faccia a faccia telefonico tra McCarthy e Trump. Secondo McCarthy l’ex presidente avrebbe accettato di assumersi un minimo di responsabilità per l’assalto al Congresso. Notizia peraltro smentita dal Wall Street Journal, che ha parlato con Trump, il quale ha negato qualsiasi assunzione di responsabilità nell’attacco, contrariamente a quanto affermato dallo stesso McCarthy. Trump ha minimizzato le divergenze con il leader repubblicano pur non confermando il sostegno alle sue ambizioni di diventare il prossimo speaker della Camera se i repubblicani riusciranno a conquistarla nelle elezioni di midterm. Trump ha inoltre riferito al Wall Street Journal che non gradì la telefonata di McCarthy, ma che quest’ultimo non gli chiese mai di dimettersi. Un fatto, questo, ritenuto dall’ex presidente come “un grande complimento” perché lui ed altri repubblicani “capirono che stavano sbagliando e mi sostennero”.

L’omertoso silenzio degli altri repubblicani sulla vicenda del leader della minoranza repubblicana alla Camera ha mandato su tutte le furie la senatrice democratica Elizabeth Warren. “Kevin McCarthy è un bugiardo e un traditore degli Stati Uniti”, ha detto la parlamentare del Massachusetts a Dana Bash durante un’intervista domenicale alla CNN. “Kevin McCarthy si deve solo vergognare, e con lui i repubblicani che lo difendono”.

Trump ally and former White House adviser Steve Bannon (C) arrives to turn himself into authorities at the FBI Field Office in Washington, DC, USA, 15 November 2021 EPA/PETE MAROVICH

Nel frattempo, nei giorni scorsi la congresswoman trumpiana Marjorie Taylor Greene è stata interrogata in tribunale in Georgia per un’azione legale avviata da un gruppo di attivisti democratici che contestano alla sfegatata supporter di Trump il diritto di candidarsi nel ballottaggio per le prossime primarie in Georgia. Tre ore di interrogatorio in cui la parlamentare in modo goffo, tra sorrisini, occhi al cielo, sbuffi e risatine, si è trincerata affermando di non ricordare se avesse affermato e poi postato su Facebook che Nancy Pelosi è una traditrice della Costituzione; che un proiettile nella testa della speaker avrebbe risolto il problema dell’impasse legislativo alla Camera; che quelli che avevano preso parte al tentativo insurrezionale erano dei patrioti; che le elezioni fossero state truccate, e che Biden sia un presidente illegale. Ha pure rifiutato di dire se, come da lei postato su Facebook, interferire illegalmente, senza nessuna prova, al conteggio dei voti elettorali in un’elezione presidenziale sarebbe stato un atto di patriottismo.

Infine due stretti collaboratori e amici di Steve Bannon, accusati di una truffa ai danni di quanti avevano inviato delle somme di denaro destinate a finanziare la costruzione del muro con il Messico, si sono dichiarati colpevoli e potrebbero finire dietro le sbarre per anni.

Brian Kolfage e Andrew Badolato hanno detto a un giudice federale a Manhattan di aver usato i soldi dati all’organizzazione no-profit Build the Wall Inc. per spese personali nonostante avessero detto ai donatori che ogni centesimo sarebbe stato utilizzato per finanziare il muro di confine con il Messico. Bannon, ex stratega dell’ex presidente Donald Trump che era stato arrestato e rinviato a giudizio insieme ai due, è stato graziato da Trump l’ultimo giorno del mandato presidenziale nel gennaio 2021 e non è più perseguibile. Un quarto uomo accusato nel caso, Timothy Shea, il mese scorso ha raggiunto un accordo in linea di principio per dichiararsi colpevole, ma poi ha deciso di andare avanti con il processo.

Steve Bannon era il più noto dei quattro imputati accusati di aver saccheggiato le casse della società We Build the Wall, che aveva raccolto 25 milioni di dollari. I pubblici ministeri affermano che $1 milione del denaro è stato utilizzato per viaggi e spese personali, incluso l’acquisto di una Range Rover per Bannon. Gli imputati inizialmente avevano affermato che l’accusa era motivata politicamente e avevano negato gli illeciti. Secondo gli inquirenti federali, i quattro truffatori avrebbero detto ai donatori che “il 100% dei fondi raccolti” per We Build the Wall sarebbe stato utilizzato per la costruzione, ma poi hanno iniziato a escogitare modi per dirottare i fondi pagando in eccesso gli appaltatori per ricevere tangenti, versando questi fondi in una società di comodo che poi li riversava direttamente nei loro conti in banca.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Trump, ‘Prevost primo papa americano, un onore’

I MAGA bocciano Papa Leone XIV: è un “esecutore anti-Trump”

byMassimo Jaus
Bessent, vogliamo vedere le tasse digitali rimosse nell’Ue

Scott Bessent Will Negotiate with Chinese Officials on Tariffs in Switzerland

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: Andrew Badolatoassalto Capitol HillBrian KolfageCongresso USADonald TrumpElizabeth WarrenGopGregg PenceKevin McCarthyMarjorie Taylor GreeneMike PencePartito RepubblicanoSteve BannonTrey HollingswortUSA
Previous Post

Von der Leyen, a maggio strategia Ue su energia solare

Next Post

Putin si congratula con Macron, gli augura ‘successo’

DELLO STESSO AUTORE

Carney, colloquio con Trump molto costruttivo

Carney a Washington: toni più distesi, ma non c’è ancora un accordo sui dazi

byMassimo Jaus
Bessent, ‘Wall Street è cresciuta ora tocca a risparmiatori’

Scott Bessent inviato a Ginevra per trattare con i cinesi sui dazi

byMassimo Jaus

Latest News

Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

byAnsa
Fonti Usa, colloqui incoraggianti con Iran, proseguiranno

Fonti Usa, colloqui incoraggianti con Iran, proseguiranno

byAnsa

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Putin si congratula con Macron, gli augura ‘successo’

Putin si congratula con Macron, gli augura 'successo'

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?