Mi sono presa delle belle vacanze. Dai giornali. Per non essere tentata di leggerli, me ne sono andata in clausura. Sì, proprio in un monastero. Una settimana di nuoto, corsa, scritture e chiacchierate con monache ed amici, perché qualche volta uscivo e scendevo in piazza, al caffè. Insomma vacanze come una volta, senza aria condizionata. Tornata, è tutto come prima: i partiti che pensano di galleggiare ma affondano, Monti che fa l’iperboreo ma ci fa sudare più del sole per pagare improponibili tasse, Berlusconi che cerca di risorgere e il comico Benigni che dice a Bersani: “Alzati e cammina”. Se non fosse che dovrei alzarmi alle 4.30 del mattino ogni giorno, quasi quasi mi farei monaca. Magari non subito, ma fra un po’. Ma è mai possibile che da una settimana i giornali italiani riportino con dovizia di particolari cosa ha detto Grillo di Bersani, cosa ha detto Bersani di Grillo, cosa ha detto Benigni di Grillo…
E non vi dico cosa, perché non me ne frega un fico secco. Ho mangiato dei fichi buonissimi dall’albero dei fichi delle monache di Arbe, che cresce in un giardino a picco sul mare; il terreno meno inquinato al mondo. Come tutti i paradisi terrestri che si rispettino, ha fatto la sua comparsa un serpentello che, appena ha visto la scopa, è fuggito nel sottosuolo. Cercava un po’ d’acqua in questa torrida estate. Oggi, venerdì 31 agosto, è il primo giorno che piove: giustamente, perché c’è da pagare l’Iva. Piove, governo ladro. Ho passato la mattina alla Agenzia delle Entrate a farmi timbrare un documento per un lavoro che ho fatto all’estero: sono 21 giorni che supplico questa firma per essere esonerata dalla doppia tassazione. Si sono inventati qualsiasi scusa per non farla: nessuno dei funzionari voleva assumersi tale responsabilità! Poi quando ti devono mandare una multa, grazie alla quale ricevono incentivi economici, sono pronti tutti a intingere l’inchiostro. Fatto sta che, dopo tre settimane, è tornato dalle ferie il direttore dell’Agenzia delle Entrate che si è preso questa responsabilità!
Un sacco di italiani ha rinunciato alle vacanze per mandare con i suoi tributi in vacanza funzionari pubblici e i politici che ci governano. E credono che lo faranno per sempre. Stanno studiando una nuova legge elettorale che assicuri tramite liste bloccate il diritto ad essere rieletti ai politici ”di alto livello”. Il Cavaliere è certo di essere di alto livello, almeno per i soldi che ha. Benché Putin, dopo aver fatto anni fa l’ospite povero nelle magioni berlusconiane in Costa Smeralda, in questi ultimi anni l’abbia smaccatamente sorpassato comprandosi 20 ville, 43 aerei e 15 elicotteri con i soldi del popolo russo. Mica male per un ex comunista. Bersani è convinto di essere di alto livello perché crede di avere dello spirito eccelso, mentre Grillo crede di essere di alto livello perché ritiene che a lui non spetti pagare le tasse (L’ultima, ma non l’unica, è che percepì 10 milioni di lire in nero per uno spettacolo).
Solo che Bersani, che tanto vorrebbe far ridere per tirare su il morale, non appena apre bocca, fa cadere le braccia perfino a lavoratori che finora l’hanno votato, e Grillo è credibile solo come comico per tutti quelli che non lo votano. Ma se la polis è malata l’eros è depravato: apprendiamo che una coppia padovana aveva stipulato un contratto di servitù. Lei aveva accettato di chiamare il suo lui “padrone”, di rinunciare al proprio piacere, di essere obbligata ad avere rapporti sessuali con altri e venir filmata, di essere punita… Dopo 7 anni si è ribellata e l’ha denunciato. Ma sembra che la rottura del menage sia avvenuta per questioni economiche… Apprendiamo pure che Berlusconi e sua moglie, che tutti i giornali ci mostrano in una foto di almeno vent’anni fa quando erano giovani e felici, sono ancora distanti da un accordo sul divorzio: lei vuole 43 milioni di euro l’anno, lui gliene offre 7. Poverina. E povera Italia, finché ci saranno donne senza dignità.