Il Made in Italy è da sempre sinonimo di eccellenza, stile e qualità in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, in particolare, il fascino del marchio italiano ha conquistato il cuore degli americani, che ammirano l’artigianalità, il design e l’eleganza dei prodotti della penisola.
In un panel all’Italian Trade Agency di New York dal titolo “The Building of a Brand: Made in Italy in the US”, tre figure di spicco dell’industria italiana hanno condiviso esperienze e strategie per costruire e consolidare i brand nel mercato a stelle e strisce. Introdotto dal direttore dell’ITA Antonino Laspina, il dibattito ha avuto come protagonisti tre speaker d’eccezione: Stefano Pagani, Head of Research and Market Intelligence di Confindustria Nautica, Paolo Trevisan, Vice President Design di Pininfarina America, Dino Borri, Vicepresidente di Eataly e Luciano Moresco.
“Molti non lo sanno – ha spiegato Pagani – ma l’Italia ha circa la metà del mercato degli yacht di lusso nel mondo. È importante essere qui oggi a New York e domani a Newport per mostrare davvero ciò che gli italiani sono in grado di fare in questo settore. Dopo la pandemia, abbiamo registrato numeri eccellenti. Abbiamo cambiato mentalità, attraendo nuovi clienti desiderosi di vivere un nuovo tipo di vacanza che hanno scoperto le barche e oggi continuano a comprarle. Questa è la parte migliore del nostro lavoro: raggiungere nuove persone un tempo lontane da noi”.

Clienti attratti dalla qualità dei prodotti offerti, sia nella nautica che nelle automobili, dove Pininfarina rappresenta un maschio di eccellenza. “Per noi è stato importante non soltanto mettere l’italianità nel nostro prodotto – ha raccontato Trevisan – ma anche essere sul posto e comprendere le necessità degli americani e del loro mercato. Detto ciò, è indubbio e impossibile negare che solo il fatto di essere rappresentanti del Made in Italy ti dia, nel mercato estero, una vera marcia in più. È un bollino di garanzia difficile da pareggiare per gli altri paesi”.
Stessa cosa vale per il food, di cui Eataly, nel mondo, è diventato un simbolo riconosciuto e apprezzato. “Eataly è un museo dove i produttori e i prodotti sono pezzi di arte – ha detto Borri – siamo arrivati negli Stati Uniti nel 2010 e da allora abbiamo fatto di tutto per diffondere il ‘saper fare italiano’. Ci stiamo continuando a espandere, ma tutto ciò sarebbe impossibile senza la garanzia di avere alle spalle prodotti che sai non ti deluderanno mai. Con soli tre ingredienti puoi fare un piatto per un’intera famiglia: questo è il motivo per cui, in cucina, l’Italia ha conquistato il mondo”.