I veterani del Summer Fancy Food di New York tornano in Italia col cuore pieno. Il prosciutto di Parma di Fratelli Galloni partecipa da oltre 35 anni alla fiera agroalimentare più importante degli Stati Uniti ed “è come sempre un’esperienza d’amore”, ha commentato il presidente del salumificio, Carlo Galloni.
“Tornare qui a New York – ha spiegato il capofamiglia, anche leader dell’azienda – è come rivedere la prima fidanzata, una grande emozione. A volte dall’Europa ci viene il dubbio che l’America sia cambiata. Invece noi abbiamo trovato la stessa italianità, la stessa capacità di creare buone relazioni. Oltre a essere una grande esperienza di business, abbiamo incontrato quei valori che fanno parte del nostro essere”.

Dopo tre giorni di fiera, il salumificio di Fratelli Galloni si conferma un ponte fra due Paesi. “Oggi circa il 40% delle nostre produzioni arriva negli Stati Uniti – ha dichiarato il presidente –. Su un totale di 800.000 mila prosciutti di Parma venduti sul territorio americano, una metà viene affettata e l’altra è intera. Di quest’ultima parte, solo noi abbiamo uno share del 20% servendo soprattutto deli e ristoranti, che è una cifra molto importante”.
Il prosciutto di Parma è una questione familiare, intrinseca nell’albero genealogico dei Galloni. Carlo insieme alla sorella Mirella sono la seconda generazione, già accompagnati anche dai figli Luca, Federico e Francesco. Questo valore viene trasmesso anche al personale che viene educato con la stessa passione e attenzione al prodotto. “La piccola azienda non ha una quantità di funzionari che si occupano di diritto doganale, finanza, tasse – ha commentato Galloni –. Quindi dobbiamo strutturarci per fare fronte con i nostri mezzi ad alcuni problemi che vanno via via crescendo. Come diceva mio padre, è solo questione di svegliarsi un’ora prima”.
Di fronte all’ipotesi dei dazi, Galloni non sembra preoccupato. “A rendere più difficile il commercio è in realtà l’incertezza, ma rimangono fiducioso perché penso che il prosciutto sia un lusso sostenibile”.