In vista dell’inaugurazione del 2025 Summer Fancy Food, la fiera dell’agroalimentare più importante degli Stati Uniti e della quale l’Italia è country partner per questa edizione, sono numerose le autorità che hanno raggiunto New York. Fra queste, anche Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna. Forse una delle più rappresentate per numero di aziende presenti, delle quasi 350 che compongono l’Italian Pavilion, ma di sicuro “una delle influenti in termini di esportazioni verso gli Stati Uniti”, ha confermato de Pascale.
Presidente de Pascale, che valore ha essere a New York a rappresentare l’Emilia-Romagna?
“È molto importante esserci. Gli USA non sono un mercato come tutti gli altri: ci sono circa 26 milioni di cittadini di origine italiana che mangiano, vestono, guidano italiano. Per noi, rappresentano qualcosa di insostituibile. Siamo qui per promuovere i prodotti Made in Italy, ma anche per mandare il messaggio che dobbiamo difendere un perimetro di libero scambio, di trasparenza nella qualità e nella origine dei prodotti e di relazioni che sono nel DNA tanto degli Stati Uniti quanto dell’Italia e dell’Europa”.

In questo contesto, dove si posiziona l’Emilia-Romagna?
“In questi anni, la Regione si è resa protagonista di infrastrutture molto importanti per favorire l’equilibrio della bilancia commerciale. Per esempio, uno dei due rigassificatori che consentono l’acquisto di gas americano è in Emilia-Romagna. Pensiamo che sia un errore strategico indebolire e rallentare lo scambio commerciale per i nostri Paesi e quindi noi non rinunciamo a questa relazione”.
Quali sono gli strumenti che la Regione mette a disposizione delle aziende agroalimentari emiliano-romagnole per sostenerle nelle esportazioni?
“Chiaramente questo progetto e la partecipazione sono sostenuti dalla Regione. Inoltre, l’Emilia-Romagna incentiva e favorisce anche le produzioni DOP e IGP, quelle che hanno un riconoscimento dell’identità. Stiamo lavorando sulla normativa che tutela i nostri prodotti all’estero. Infine, sosteniamo la strategia commerciale, quindi tutte le iniziative di promozione internazionale dei nostri consorzi vedono il protagonismo della Regione. L’export verso gli Stati Uniti rappresenta per il nostro territorio circa 10 miliardi di euro – una quantità enorme, talmente fondamentale che senza l’Emilia-Romagna non esisterebbe.”