Il Made in Italy è ormai termine retorico? No, decisamente no. E lo si è visto di recente alla Fortezza da Basso di Firenze, con l’appuntamento di Pitti TASTE giunto alla 17.a edizione.
Certo, le aziende vanno supportate, ascoltate, rese partecipi di ulteriori progressi, anche decisionali politici, ma il nostro Made In è degno di grande rispetto e di riconoscenza.
Taste è anche questo: il salone di Pitti Immagine che raccoglie i professionisti del settore agroalimentare. Tema di questa edizione: “Colors are served!”, attraverso i colori, definiti come cibo per l’anima, si celebra il variegato e poliforme mondo dei prodotti gastronomici e delle materie prime. A questa edizione hanno partecipato oltre 650 aziende italiane, da nord a sud, per raccontare la propria storia, di cui 150 per la prima volta a Firenze.
In tre giorni sono passati tra gli stand 8.250 operatori del settore, di cui 7.150 buyer. Indubbiamente il salone del gusto ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico internazionale, con una presenza di compratori provenienti da oltre 50 Paesi che hanno segnato un + 25%, di cui 750 buyer esteri. Un grande successo che in totale ha avuto circa 12 mila visite.
Partecipare a Taste significa questo: conoscere la storia di nuovi prodotti alimentari. assaggiare prelibatezze, otre che ammirare la storia di tante aziende, anche piccole e la loro particolarità. È una vetrina capace di riunire in un unico contesto sia le piccole realtà sia le aziende più strutturate che riescono a soddisfare mercati più ampi pur mantenendo intatte qualità e artigianalità.
Tante sono state anche le novità, i talk a cura dell’esperto Davide Paolini, gli appuntamenti e le degustazioni, oltre agli eventi in città del circuito FuoriDiTaste (attività enogastronomiche collaterali dove degustare alcuni prodotti), e lo spazio dedicato alla birra artigianale, che da sempre ha un ruolo importante al Pitti Taste. Quest’anno c’erano oltre 23 aziende che commercializzano birra, tra cui diversi ottimi birrifici artigianali italiani e toscani. Oltre agli Spirits, una vera e propria sezione con 24 etichette top del bere italiano: qualche vino e alcolici di pregio come Gin, Vermouth, e molto altro.
Iniziamo il tour dai salumi, con la rinnovata bontà e bellezza dell’azienda Grigio del Casentino , il prosciutto tagliato al coltello sul momento è uno spettacolo di sapore, come i loro insaccati all’insegna della tradizione toscana, così la loro simpatia e la loro idea d’azienda, nata per concepire una carne sana, di qualità, gustosa, in tutte le sue declinazioni, sia fresca, cotta e stagionata.
La sorpresa de La Latteria Moro di Moro Sergio, ha fatto innamorare dei loro cioccolatini al formaggio e un Macaron al carbone vegetale farcito di formaggio Tatie al Vermouth, che è la fine del mondo. La loro azienda dal 1930 è la famiglia di affinatori di formaggi per eccellenza ad Oderzo.
Altra realtà che ogni volta incanta i migliori palati è il Trombolotto di Simposio di Sermoneta. Un infuso/olio aromatizzato, realizzato da un limone autoctono (Il Trombolotto, appunto) frutto del loro territorio. Con questo agrume viene realizzato un profumatissimo olio, ricco di tutte le migliori proprietà del limone e dell’oliva, buonissimo con il pane, ma molto versatile per ogni preparazione culinaria.
Le Salse di Baronti sono autentiche, genuine, come fatte dalla nonna , con antiche ricette della nostra tradizione : Impepata di Cacio e Pepe, Pesto San Bennato, per la pasta, e Salsa Verde (ottima con le carni bianche ed i bolliti).
Passiamo alla nostra Maremma toscana, dove troviamo il podere Scovaventi, bellissima azienda biologica, che non nasce come azienda agricola ma come “nido, come rifugio dai tempi troppo chiassosi in cui viviamo” raccontano Luca De Filippo e Carolina Rosi, che qui venivano a rintanarsi e rigenerarsi nelle pause tra una tournée teatrale e l’altra. Innamorati della campagna, esperti gourmet, Carolina e Luca cominciano pian piano a restaurare la colonica, a migliorare il fondo del terreno e a preparare conserve con i tanti prodotti che l’orto gli offre. Quindi, olio, conserve, confetture di vero valore, e soprattutto di sapore autentico.
Come di sapore autentico possiamo parlare dell’azienda I Fortini di Pietrasanta. Biscottificio a conduzione familiare, che ha come produzione biscotti di frolla, di tanti gusti, impacchettati ad uno ad uno, realizzati da antica ricetta della loro nonna. Sono spettacolari!
A Calenzano (Firenze) troviamo un pastificio artigianale degno di nota: Pasta Michele Portoghese. Pochi ma ottimi formati realizzati con farine speciali e molta cura. Anche il packaging ha il suo perché.
E parlando sempre di pasta, andiamo a sud. A Taste quest’anno risplende l’azienda ” 28 Pastai Gragnano“, che ha una grande particolarità: è la prima pasta di Gragnano Certificata Zero Pesticidi e Glifosato.
Perché è importante mangiare una pasta senza pesticidi e glifosato? Parafrasando il poeta e agricoltore Wendell Berry: “mangiare è un atto di salute. Individuale e globale, verso noi sessi e verso il pianeta. In 28 Pastai ci siamo posti da subito l’obiettivo di portare a tavola una pasta buona, ma che faccia bene anche alla salute, priva di pesticidi e glifosato” raccontano. A picco sulla Valle dei Mulini di Gragnano nasce questo piccolo pastificio artigianale, un luogo dove, all’inizio dell’800, la sorgente Forma alimentava 28 Mulini e i loro 28 Pastifici. Una sinergia di elementi che ha ispirato il nostro nome: 28 Pastai, che con i loro volti, i loro nomi e le loro storie, vi racconteranno attraverso i vari formati, la storia di questo pastificio.
Torniamo in Toscana, esattamente per I sughi della Salsamenteria Giò e Giuà, ottimi per condire la grande pasta gragnanese. Le ricette dei sughi pronti nascono dallo scambio epistolare di due nonni, uno del sud ed uno toscano. Un tesoro fatto di storie, racconti e ricette che i nipoti di Giò e Giuà hanno scoperto e hanno deciso di custodire, dando vita a sapori quasi persi, difficili da trovare, con preparazioni laboriose e lunghe. Sanno di casa e dei pranzi delle occasioni speciali. Sanno di buono.
E dei tartufi toscani ne vogliamo parlare? La bellissima realtà di Stefania Calugi Tartufi nasce nel 1987 dal forte legame tra Stefania Calugi e suo papà, Renato, appassionato discendente di tartufai. Il padre le trasmette la voglia di provare e il coraggio di osare senza aspettare gli altri, dalla madre invece impara la precisione, la costanza e l’amore per la buona cucina. È questo forte legame che spinge Stefania a coltivare il sogno di far conoscere e apprezzare i classici sapori toscani rielaborati in chiave contemporanea ad un pubblico man mano più grande

Last but not least, impossibile non sgranare gli occhi di fronte alla piramide di uova colorate della azienda The Garda Egg Co., esposta in bella vista…Galline che ne combinano davvero di tutti i colori! (foto della installazione artistica del maestro Michele Bertellotti)
L’azienda The Garda Egg Co. di Lazise nasce dal progetto di Federica Bin, una donna amante della natura e degli animali, ma anche molto coraggiosa! Dopo essersi occupata per anni del negozio di alimentari di famiglia, infatti, ha deciso di cambiare vita e di dedicarsi all’allevamento di galline ovaiole che naturalmente producono uova colorate. Una grande casa immersa nel verde, da cui si scorge l’azzurro delle acque del lago di Garda, permette alle galline di disporre di ampi spazi (in ogni pollaio non ci sono mai più di 200 galline) e sono libere di razzolare. Inoltre, sono nutrite solo con granaglie biologiche certificate, così crescono sane e felici. Insomma, un vero spettacolo di colori, oltre che tanta bontà e genuinità!
Inoltre, alcuni angoli dedicati:
NEW EGG: Giannoni & Santoni presenta la collezione di pollai domestici del duo artistico Vedovamazzei, un progetto a cura di Nicolas Ballario, con il prezioso contributo del produttore di uova di alta qualità Paolo Parisi Giannoni & Santoni, realtà specializzata nella progettazione di spazi e opere ad alto valore artistico. Oggetti che travalicano i confini tra arte, design e architettura.
Il Consorzio dell’Olio Toscano IGP, l’eccellenza toscana che raggruppa quasi 9.000 olivicoltori toscani che ogni anno partecipa al salone con uno spazio speciale alla Sala dell’Arco dell’Area Monumentale, in cui propone masterclass dedicate all’olio: training esperienziali durante il quale i partecipanti, guidati da assaggiatori professionisti in un percorso di analisi sensoriale di diverse tipologie di oli, impareranno a riconoscere le caratteristiche distintive dell’olio e differenziare un olio di qualità da uno scadente.
Ogni anno Taste rappresenta veramente un bel viaggio per conoscere prodotti e aziende che sono davvero un’eccellenza per il nostro Paese. Non si può che rimanere incantati dalla tanta passione che tutti mettono nella loro attività, nonostante le difficoltà che esternano, ed anche nel raccontarla.