In treno da Firenze a Ravenna, per un’avventura nel tempo e nella storia, a bordo del “Treno di Dante”, il mitico “Centoporte” – ispirato alle diligenze dei primi del ‘900 – che percorre i 136 km dalla Toscana alla Romagna e in 3 ore attraversa 6 Comuni lungo una tratta ferroviaria inaugurata nel 1893. Fino al 30 ottobre, con una corsa straordinaria il 1° novembre, nei weekend si può viaggiare in carrozze di prima e seconda classe o in quelle in legno di terza classe, le più divertenti per gustare in pieno questo insolito viaggio.
Il treno parte da Firenze e ferma a Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza prima di arrivare a Ravenna. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato da Apt Servizi Emilia-Romagna con Toscana Promozione Turistica (www.iltrenodidante.it). Il programma, giunto alla seconda edizione (è nato l’altr’anno per celebrare i 700 anni dalla morte del sommo poeta) quest’anno prevede due formule: nelle giornate di domenica il Treno di Dante parte da Firenze alle ore 8.50 per giungere a Ravenna in mattinata (ore 11.57), sosta in stazione a Ravenna sino alla ripartenza, prevista per le ore 17.54.

Nelle giornate di sabato si può scegliere la nuova formula “crociera”, con tre soste tecniche e la sosta prolungata (1h.30’) a Brisighella e Faenza in maniera alternata. Con la formula “crociera” i viaggiatori possono completare l’acquisto con le opzioni di escursione a Brisighella e Faenza. Il mio viaggio inizia a Firenze, con una visita guidata ai luoghi della città dove Dante Alighieri visse dalla nascita (1265) all’esilio (1302).

Si comincia dal “Sasso di Dante” a ridosso del Duomo di Firenze, ovvero la pietra sulla quale usava sedere il sommo poeta. Dice una tradizione he un giorno passò di lì un suo amico e gli chiese quale fosse il suo piatto preferito e lui rispose “l’uovo”. Passò un anno, dante era di nuovo lì seduto e l’amico lo incontrò e gli chiese “Con cosa?” e lui “Con il sale”. Una storiella che forse ha poco a che vedere con la storia vera ma vuole sottolineare la memoria di Dante. Sulle cui tracce andiamo seguendo le “pietre parlanti”, le epigrafi che sui muri fiorentini ricordano i luoghi danteschi o da lui citati nella Divina Commedia, un itinerario che ci porta dalla presunta casa natale del Poeta alla Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi dove avvenne il primo incontro con Beatrice, e dove la giovane sarebbe sepolta.
Una curiosità da vedere: il profilo del Poeta scolpito sul pavimento della piazzetta della Chiesa. Ma un’altra versione vuole che Beatrice sia sepolta in Santa Croce nella tomba di famiglia del marito, e in questa straordinaria chiesa fiorentina termina il mio itinerario dantesco fra storia e leggenda. Il mio viaggio prosegue per Borgo San Lorenzo da dove il giorno dopo salirò sul Treno di Dante.
Una gradevole sorpresa è una visita alla casa di Giotto, a Vicchio, dove mi attende un gradevole rinfresco e una visita all’edificio che, secondo la ristrutturazione del 2008, non si presenta come un museo tradizionale , ma come spazio di esperienza, di incontro e di produzione artistica (Museo Casa di Giotto tel. 055844782, cell: 3285990920. Dopo una cena al “Ginepraio Agriristoro” dove lo chef Marco Bianchini propone rivisitate le tradizionali ricette toscane (agriturismovitanova.com), pernotto a Villa Campestri (www. villacampestri.com), un resort di lusso immerso nel verde, a circa 6 km da Vicchio: è un’esperienza da consigliare, è una villa rinascimentale di grande fascino (con una bella grande piscina) dalle camere spaziose e suggestive e dall’arredamento d’epoca, e dove l’accoglienza è perfetta.

Alla mattina si parte per Borgo San Lorenzo dove si sale sul Treno di Dante, accolti da Dante in persona, con tanto di mascherina regolamentare. E è Dante (al secolo Riccardo Stranotti, guida turistica dantesca, (www.danteflix.com) che ci intrattiene lungo il tragitto, raccontando del sommo poeta, narrando la storia dei luoghi da lui toccati durante l’esilio, che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera ma anche illustrando il treno, coi suoi 230 posti a cui si aggiungono il vagone postale e la motrice storica. Dante e gli altri assistenti – fra i quali spicca Gaetana detta Tana, la sorella di Dante della quale poco si conosce ma che è realmente esistita- forniscono anche preziose indicazioni su cosa visitare a ogni fermata del treno: musei, rocche, teatri e palazzi, cui i passeggeri potranno accedere gratuitamente esibendo all’ingresso il biglietto del Treno di Dante, anche in un giorno diverso da quello del viaggio. Inoltre si ha diritto a uno sconto nei ristoranti e locali convenzionati dei paesi toccati dalla tratta.

La fermata successiva è Faenza (Ra), dove si visitano il famosissimo MIC, il Museo Internazionale delle Ceramiche, ed alcuni laboratori. Poi si riparte per Ravenna, la città in cui il Sommo poeta completò la Commedia e trascorse gli anni della sua vita fino alla morte nel 1321. Si pranza al Mercato Coperto (mercatocopertodiravenna.it), che già esisteva fin dal IX secolo e che dopo alterne vicende oggi, grazie alla partnership tra Molino Spadoni e Coop Alleanza 3.0, è per i cittadini un modo di gustare e acquistare le eccellenze della Romagna. Ravenna non delude mai, imperdibile la visita alla Basilica di San Vitale, al Mausoleo di Galla Placidia, alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, per perderci nei famosi mosaici e vivere a ritroso un pezzo di storia. Il mio excursus dantesco termina con una bella iniziativa del Comune di Ravenna che, in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Alighieri, ha dato il via al progetto “L’ora che volge il disìo” – lettura perpetua della Divina Commedia. L’iniziativa prevede la lettura di un canto tutti giorni, presso la tomba di Dante, alle 18 da aprile a ottobre e alle 17 da novembre a marzo.
La serata si conclude al ristorante La Piaggia di Marina Romea, sul mare e con un tripudio di pesce freschissimo: fischioni al forno, fritto misto, ali di razza, catalana di ombrina, un rombo gigante e tanto altro…

Dopo una notte a Villa Foris a Ravenna (villaforis.it), dalle belle camere spaziose, si lascia la città con la sensazione di avere vissuto in una favola. Grazie al Treno di Dante.
Su iltrenodidante.it tutte le info sul Treno di Dante e sui pacchetti che si possono prenotare. Si parte da 38 euro per il biglietto standard, 46 euro per andata e ritorno.