Novità per i turisti a Siracusa: il tempio greco in stile ionico dedicato alla Dea Artemide – o Diana per la cultura romana – situato nell’acropoli della splendida isola di Ortigia, torna ad essere nuovamente visitabile con rinnovati servizi di fruizione per il pubblico. Adesso i visitatori potranno ammirarlo lungo un nuovo percorso completamente accessibile anche per i disabili.
Il progetto museografico ha dato risalto soprattutto all’accessibilità delle informazioni: il percorso è stato progettato con pannelli trasparenti grazie al quale il visitatore può “leggere” i resti e le strutture che osserva oltre che il testo, ripercorrendo la storia dell’antica architettura e delle diverse ricerche archeologiche che si sono susseguite da quando il complesso venne scoperto dall’archeologo italiano Paolo Orsi, all’inizio del Novecento.
Il Tempio, noto anche come Artemision, era stato descritto da Cicerone nel testo Orazioni contro Verre. Questo ha permesso di confermare la sua edificazione in onore della Dea, la bellissima divinità della caccia, personificazione della forza della natura e della femminilità.
L’Artemision, che risale all’epoca dei Gamoroi, o Geomori, discendenti dai coloni corinzi che avevano fondato la città della Magna Grecia nel 733 a.C., è simile ai modelli dell’Asia minore. Secondo gli archeologi però la sua costruzione rimase incompleta.
Per chi volesse visitarlo, il Tempio-Museo si trova nell’area che si estende al di sotto del Palazzo Vermexio, in linea tra piazza Minerva e piazza Duomo, e fa parte del complesso architettonico e archeologico che componeva l’acropoli della città antica.
Oltre al percorso museale il visitatore potrà infatti ammirare numerosi resti di altre antiche strutture vicine: dal villaggio che sorgeva nell’Età del Bronzo, alle case arcaiche dei primi coloni greci che fondarono la città, al tempio di Atena in tufo bianco di Siracusa ritrasformato in cattedrale.
Vicino al complesso dell’Artemision si trovano anche la chiesa medievale di San Sebastianello e un padiglione architettonico contemporaneo, vincitore del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana in occasione della Triennale di Milano 2012.