Nel bel mezzo dei lavori di scavo nella Valle dei Templi è affiorato un prezioso tesoro collocato nella casa VII b, ovvero ciò che resta del complesso abitativo situato sulla collina nord del tempio di Giunone.
Si tratta di un deposito votivo contenente una vastità di oggetti, quali statuette, protomi (elementi decorativi, incisi, dipinti o a rilievo), lucerne, piccoli vasi e frammenti in bronzo insieme a numerosi resti di ossa.
Ciò ha portato gli archeologi a concludere che tali reperti appartengono alla cultura degli abitanti di Akragas del 406 a.C. e permettono di comprendere e ricostruire con maggiore precisione, le dinamiche che portarono alla distruzione della città per mano dei Cartaginesi, i quali costrinsero gli abitanti all’esodo verso l’odierna Gela, lasciando “tutto quello che aveva costituito la loro felicità” – come testimonia Diodoro Siculo nei suoi scritti.
Secondo gli studiosi infatti, è probabile che dopo il saccheggio i greci che si insediarono in un secondo momento, abbiano raccolto i beni che erano stati dispersi per ricollocarli in una fossa con l’intento di proteggerli.
Questi oggetti legati a particolari culti greci e usati per la preghiera rivelano momenti di vita quotidiana e fanno luce su pratiche religiose antichissime. Tuttavia, la funzione precisa di tale deposito, che finora sembra essere posizionato sopra i livelli di una casa di età greca distrutta, dovrà essere ulteriormente approfondita attraverso un lavoro di ricerca archeologica, che porrà massima attenzione agli elementi stratificati nel tempo. Intanto, per quanto riguarda i reperti già recuperati si sta procedendo al loro restauro e alla valorizzazione immediata.
Francesco Paolo Scarpinato, Assessore ai Beni Culturali e all’identità siciliana – afferma: “I ritrovamenti della Valle, che in questo momento sta vivendo una stagione straordinaria con gli oltre 23.400 visitatori soltanto nell’ultimo weekend, giungono durante una campagna di scavi avviata nel 2019 e poi bloccata dal Covid e questo rende ancor più significativo il ritrovamento. Sembra che ogni sito in questo momento abbia qualcosa da dirci”.