Nel bel mezzo di ordinari lavori di disboscamento e pulitura del più grande Parco Archeologico d’Europa – quello di Selinunte in Sicilia – è affiorato improvvisamente sulla sponda occidentale del fiume Gorgo Cottone l’angolo di un grosso blocco presto rivelatosi una struttura imponente che, secondo gli archeologi, apparterrebbe al porto commerciale dell’antica città che ospitava la colonia greca di Megara Iblea.
Le attività di disboscamento sono state subito interrotte per consentire indagini più approfondite e, grazie anche all’ausilio del georadar, è stato possibile constatare e definire la presenza della struttura facente parte dell’antico impianto urbanistico. Si tratta di quattro filari di blocchi lunghi 15 metri e alti 1,80m che erano rimasti sepolti per secoli sotto la sabbia vicino a quella che un tempo era con molta probabilità una darsena, riconoscibile grazie a pareti e scanalature a intervalli regolari forse collegate alle 80 fornaci già scoperte in precedenza. Altra ipotesi che gli studiosi stanno valutando è una base di un ponte costruito sul fiume.
Agli scavi tuttora in corso, hanno partecipato varie figure professionali sia locali che di altri Paesi europei e, per l’occasione, sono stati coinvolti anche alcuni studenti dell’Università degli Studi di Palermo. Già impegnati in una campagna di ricognizione del territorio urbano, collaborando sotto le direttive dei professionisti, hanno contribuito, in un primo momento, a portare alla luce l’intera facciata della struttura sulla quale si sta ancora studiando per capirne l’utilizzo e il significato.
Sia i risultati degli scavi che gli studi sulla ricostruzione storica del sito portano gli archeologi a credere che l’intero impianto strutturale potrebbe essere parte integrante di uno dei due imponenti porti che caratterizzavano Selinunte come la più importante città commerciale del Mediterraneo per le rotte navali verso Oriente. La conferma di questa versione arriva anche dall’archeologo tedesco Dieter Mertens che ha condotto importanti studi sull’impianto urbanistico di Selinunte e che puntualizza: “Senza dubbio è una parte integrante della pianta della città greca, visto che è perfettamente in linea con la rete stradale del sistema meridionale”.