I cani da slitta di oggi non sono più gli animali di cui abbiamo letto le gesta nei libri di Jack London. Non devono più temere la dura legge del bastone e raramente scappano per andare a vivere nella foresta con i lupi. Siamo però pur sempre nella Tundra artica in inverno, e la muta dei cani di Josh, che vedrete in questa puntata, non è composta da un branco di “pets”, ma di “working animals”. Non quindi cagnolini affettuosi e paffuti che riportano la pallina al padrone, ma animali più simili ai primi lupi addomesticati.
Ben nutriti, allenati, curati e mai abbandonati, questi “sprinters” hanno nel DNA lunghe corse nel wilderness, sul ghiaccio o sulla neve fresca. Sono abituati al freddo polare d’inverno e al caldo soffocante d’estate. Possono dormire all’aperto (sulla paglia o sui rami di pino che fanno da isolante) e correre per gare di oltre 800 km. A Fort Yukon si può ancora osservare la dura vita di uomini e animali che fianco a fianco, sopravvivono in uno dei luoghi più inospitali della Terra: l’Alaska.
Josh alleva cani per partecipare a gare che si svolgono tutto l’anno e mi ha portato in giro sulla sua slitta (seduto su un ceppo), mostrandomi come vive un “musher” in capo al mondo.