CALMIERARE I PREZZI DEI FARMACI
Donald Trump rilancia la crociata contro i prezzi dei farmaci. Un nuovo decreto collegherebbe alcuni prezzi dei medicinali statunitensi a quelli praticati da altri Paesi avanzati, riprendendo una proposta già bocciata dai tribunali nel primo mandato del presidente. Trump firmerà un ordine esecutivo in questo senso, ha annunciato domenica sera su Truth Social; non ha dato dettagli sui farmaci e sul tipo di assicurazione sanitaria a cui si applicherà la nuova norma, ma ha ribadito che gli Stati Uniti dovrebbero pagare il prezzo più basso tra i Paesi simili.
QUATTRO GIORNI IN MEDIO ORIENTE
Donald Trump parte oggi per un viaggio di quattro giorni in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, una missione che, secondo quanto riferisce il Washington Post, si concentrerà soprattutto su accordi commerciali e nuovi investimenti. È il primo grande viaggio internazionale del secondo mandato di Trump, e rappresenta un’ulteriore conferma della sua intenzione di ridimensionare l’importanza dei tradizionali alleati degli Stati Uniti, che di solito sono le prime destinazioni estere di un nuovo presidente. Riflette inoltre il suo apprezzamento per la regione, per la sua ricchezza e per il fasto che i paesi ospitanti intendono riservargli.
IL DONO PIU’ COSTOSO DELLA STORIA USA
Durante il viaggio verrà ufficializzato il regalo a Trump da parte della famiglia reale del Qatar di un lussuosissimo Boeing 747-8 da 400 milioni di dollari, che fungerà da Air Force One fino alla fine del secondo mandato per poi essere trasferito alla biblioteca di Trump (che continuerà a usarlo). Disagio non solo fra i Dem ma anche fra i repubblicani. Ma l’accordo, pur toccando il delicato tema della Clausola sugli emolumenti della Costituzione, è stato ritenuto legale dai consulenti della Casa Bianca, poiché prevede un uso temporaneo da parte dell’Air Force prima del trasferimento finale alla fondazione privata. Sarà il dono più costoso mai offerto agli Stati Uniti da un governo straniero.
OK ALL’ARRIVO DI SUDAFRICANI BIANCHI
49 sudafricani bianchi arrivano a Washington su un aereo privato, dopo aver ottenuto lo status di rifugiati dall’amministrazione Trump nell’ambito di un nuovo programma annunciato a febbraio.
Il gruppo è composto da famiglie con bambini piccoli. Si tratta dei primi afrikaner – minoranza bianca in Sudafrica – a essere ricollocati dopo che Donald Trump, a febbraio, ha emesso un ordine esecutivo in cui accusava il governo sudafricano, guidato dalla popolazione nera, di discriminazione razziale nei loro confronti e annunciava un programma per offrirgli il trasferimento negli Stati Uniti.