Il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato martedì a John Hopfield e al “padrino dell’intelligenza artificiale” Geoffrey Hinton per aver realizzato una serie scoperte che hanno fornito la base del machine learning e dell’IA contemporanei.
Ellen Moons, membro della commissione Nobel della Accademia reale delle scienze svedese, ha spiegato come i due luminari abbiano “usato concetti fondamentali della fisica statistica per progettare reti neurali artificiali, capaci di fungere da memorie associative e di scoprire schemi all’interno di enormi set di dati”. Le reti non hanno avuto solo un impatto significativo nella ricerca scientifica, ma sono diventate protagoniste in applicazioni quotidiane come il riconoscimento facciale e la traduzione automatica, rendendo la tecnologia sempre più accessibile al grande pubblico.
Moons ha tuttavia avvertito che “sebbene l’apprendimento automatico porti enormi vantaggi, il suo rapido sviluppo ha sollevato preoccupazioni sul nostro futuro”. Non a caso Hinton ha recentemente lasciato il suo ruolo presso Google per avere maggiore libertà di esprimere i suoi timori riguardo agli sviluppi incontrollati delle tecnologie che egli stesso ha contribuito a creare.
“Sono sbalordito. Non avevo idea che questo potesse accadere”, ha dichiarato a caldo il britannico-canadese Hinton, che insegna all’Università di Toronto – laddove il collega statunitense Hopfield è affiliato all’Università di Princeton.
Il premio Nobel per la Fisica, come da tradizione, è accompagnato da un premio in denaro di 11 milioni di corone svedesi (circa 1 milione di dollari). I due fisici ritireranno la nedaglia commemorativa in una cerimonia solenne il 10 dicembre, data che segna l’anniversario della morte di Nobel.
Domani è atteso l’annuncio del premio Nobel per la chimica e, giovedì, quello per la letteratura. Il Nobel per la Pace sarà invece assegnato venerdì, mentre il riconoscimento per le scienze economiche sarà rivelato solo il 14 ottobre.